Stanziati 94 milioni per potenziare infrastrutture di ricerca italiane tra tecnologia quantistica e monitoraggio dei campi flegrei
Fondi per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca nel 2025, con 94 milioni di euro destinati a dieci enti pubblici italiani per potenziare monitoraggio sismico, tecnologie quantistiche e ricerche in Antartide.

Nel 2025 il ministero dell’Università e Ricerca destina 94 milioni di euro a dieci enti pubblici per potenziare infrastrutture scientifiche, con focus su monitoraggio sismico, tecnologie quantistiche, ricerca in Antartide, fisica nucleare e astronomia. - Unita.tv
I fondi per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca destinati al 2025 dal ministero dell’Università e Ricerca permettono importanti interventi in diversi ambiti scientifici. Tra le priorità ci sono il rafforzamento del sistema di monitoraggio sismico nella zona dei Campi Flegrei, lo sviluppo della dorsale nazionale per le tecnologie quantistiche e il miglioramento delle strutture di ricerca in Antartide. Questi investimenti coinvolgono dieci enti pubblici che avranno risorse per realizzare progetti fondamentali per la scienza italiana.
Modalità di assegnazione e principali destinatari
La ministra Anna Maria Bernini ha firmato il decreto che assegna 94 milioni di euro ai principali enti di ricerca italiani. La decisione arriva dopo la creazione del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca istituito per supportare progetti capaci di rafforzare le capacità scientifiche e tecnologiche del Paese. La ministra ha sottolineato come questi fondi siano essenziali per mantenere l’Italia competitiva, garantendo il sostegno alle strutture esistenti e sviluppando nuove tecnologie.
Nel dettaglio, il finanziamento interesserà da vicino le aree maggiormente strategiche, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti e alle infrastrutture di monitoraggio ambientale. Le priorità includono il potenziamento dei sistemi di controllo sismico, il supporto alla ricerca quantistica, e l’ammodernamento di basi operative in ambienti estremi come l’Antartide. Dieci enti pubblici si divideranno quindi le risorse per avviare o proseguire progetti già in campo.
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Gli investimenti all’infn
Una quota significativa, più di un terzo dei fondi, viene destinata all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare . In particolare, 34 milioni di euro permetteranno di cofinanziare AI Factory, una piattaforma europea di calcolo ad alte prestazioni rivolta alle applicazioni di intelligenza artificiale. Questa infrastruttura consentirà all’Italia di mantenere un ruolo di primo piano nelle tecnologie di analisi dati e simulazione.
In aggiunta, l’Infn acquisirà il laboratorio Lasa a Segrate, vicino a Milano, dove lavorerà su tecnologie d’avanguardia per gli acceleratori di particelle. Si prevede lo sviluppo di magneti superconduttori e materiali ad alta temperatura, fondamentali per migliorare le prestazioni e ridurre i costi energetici degli acceleratori. Secondo il presidente dell’ente, Antonio Zoccoli, questi investimenti non riguardano solo la ricerca pura, ma contribuiscono in modo diretto a innovazioni sociali e industriali.
Sostegno all’astronomia con i fondi per l’inaf
Oltre 26 milioni di euro sono stati assegnati all’Istituto Nazionale di Astrofisica per modernizzare gli osservatori sparsi sul territorio nazionale. Interventi strutturali riguarderanno sedi importanti come Torino, Milano, Padova, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo. Gli interventi mirano a migliorare la funzionalità dei laboratori e degli spazi destinati agli studi scientifici e alla divulgazione.
Il presidente dell’Inaf, Roberto Ragazzoni, ha spiegato che gli investimenti supportano la riqualificazione e l’acquisizione di nuove aree per ricerche e attività pubbliche. Gli obiettivi comprendono la valorizzazione delle risorse esistenti ma anche l’ampliamento della capacità di osservazione e analisi astronomica su diversi fronti. Questi miglioramenti sono fondamentali per mantenere alto il profilo scientifico italiano a livello internazionale.
Finanziamenti per l’inrim di torino
Quasi 7,5 milioni andranno all’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino. Qui i fondi finanzieranno interventi su fibre ottiche, tecnologie per la metrologia su chip, progetti di metrologia quantistica e supporti alla transizione energetica. Tra le infrastrutture gestite dall’Inrim c’è l’Italian Quantum Backbone, una rete in fibra ottica dedicata a esperimenti di rilevamento di tempo e frequenza, comunicazione quantistica e microfabbricazione.
Il presidente Pietro Asinari ha esposto l’importanza di questi fondi come riconoscimento delle attività scientifiche dell’istituto, iniziative che coinvolgono strumenti per la misurazione precisa, sistemi di comunicazione avanzata e tecnologie energetiche. Queste linee di ricerca sono essenziali per sostenere applicazioni scientifiche e industriali, favorendo sviluppi nei campi quantistici e nella microtecnologia.
Altri ambiti e priorità strategiche
Le risorse stanziate interessano anche la realizzazione di infrastrutture di controllo sismico nei Campi Flegrei, una zona vulcanica e geologicamente complessa. Il potenziamento di questo sistema mira a migliorare la sorveglianza e la sicurezza della popolazione locale attraverso strumenti di rilevamento più precisi e continui.
Ampio spazio viene dato al consolidamento delle basi di ricerca italiane in Antartide, con interventi volti a rinnovare edifici e tecnologie per garantire attività scientifiche in condizioni estreme. Questi interventi supportano studi ambientali, climatici e geologici essenziali per monitorare i cambiamenti in corso e per gli sforzi di cooperazione internazionale nell’area.
In totale, il finanziamento testimonia una strategia nazionale che punta a rafforzare scienza e innovazione con progetti spaziali, metrologici e di monitoraggio ambientale. La gestione di questi fondi avverrà nel corso del 2025, con l’obiettivo di portare a compimento opere e ricerche in modo coordinato e puntuale.