Un episodio inquietante ha catturato l’attenzione delle autorità italiane e europee: un drone di origine russa ha sorvolato più volte, nel mese di marzo, la sede dell’Ispra, situata sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. Questo luogo non è solo un centro di ricerca, ma ospita anche il Joint Research Centre della Commissione Europea. La vicinanza agli stabilimenti di Leonardo, una delle aziende più importanti nel settore aerospaziale e della difesa, ha ulteriormente accresciuto le preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale.
Reazioni delle autorità politiche
La notizia, riportata per prima da Il Corriere della Sera, ha suscitato reazioni immediate da parte di esponenti politici. Salvatore De Meo, membro della Commissione Sicurezza e Difesa al Parlamento Europeo e presidente della Delegazione Ue per i rapporti con la Nato, ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare questi eventi. “Merita la massima attenzione. Non possiamo ignorare episodi che, se confermati, potrebbero rappresentare un serio rischio per la sicurezza nazionale ed europea“, ha dichiarato De Meo in una nota ufficiale.
In risposta a questa situazione, De Meo ha annunciato che Forza Italia presenterà un’interrogazione alla Commissione Europea. L’obiettivo è chiarire se siano già state attuate misure di protezione per le infrastrutture strategiche legate all’industria della difesa italiana e dell’Unione Europea. “È fondamentale tutelare i nostri centri di ricerca e garantire che siano al riparo da qualunque possibile minaccia esterna”, ha aggiunto.
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La richiesta di trasparenza e collaborazione
De Meo ha anche evidenziato la necessità di una maggiore trasparenza e collaborazione tra le autorità nazionali ed europee. Secondo lui, la sicurezza scientifica e tecnologica rappresenta un pilastro fondamentale per l’autonomia strategica dell’Unione. “Chiediamo massima trasparenza e collaborazione tra le autorità nazionali ed europee, nel rispetto delle competenze di ciascuno”, ha concluso.
Anche il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva, ha espresso preoccupazione per il sorvolo del drone russo su obiettivi sensibili. “Questo episodio impone immediate verifiche e risposte adeguate”, ha affermato Borghi. Ha annunciato che Italia Viva chiederà in tutte le sedi istituzionali competenti informazioni specifiche per tutelare la sicurezza nazionale e le produzioni strategiche italiane. Inoltre, ha confermato che sarà presentata una specifica interrogazione parlamentare.
Dettagli sul sorvolo e le misure di sicurezza
Il sorvolo del drone russo ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture strategiche. È importante notare che su questo centro e su altri nelle vicinanze è attiva una “no fly zone“. I responsabili del Centro Comune di Ricerca Europeo hanno segnalato la presenza del drone, utilizzando un sistema di rilevamento sperimentale per velivoli sconosciuti. Questo sistema ha intercettato almeno cinque passaggi del drone, attivando così l’allerta.
Il drone, di fabbricazione russa, potrebbe essere equipaggiato con telecamere e strumentazioni digitali in grado di catturare immagini dettagliate anche in condizioni di scarsa illuminazione e di eseguire mappature tridimensionali. Tuttavia, dopo i ripetuti sorvoli, il velivolo a comando remoto non si è più ripresentato e non ha lasciato tracce visibili.
La situazione rimane sotto osservazione, mentre le autorità competenti continuano a monitorare la sicurezza delle infrastrutture strategiche e a valutare le misure necessarie per prevenire futuri incidenti simili.