A due anni dalla morte di Silvio Berlusconi, il suo ruolo nella politica italiana resta centrale. Forza Italia non solo è sopravvissuta, ma continua a essere un attore importante nel centrodestra, grazie alla famiglia e ai leader che ne hanno preso le redini.
Il 12 giugno 2023 è stato un giorno di grande emozione per l’Italia intera. Quel giorno si è spento Silvio Berlusconi, imprenditore e politico che ha segnato la storia recente del Paese. A due anni dalla sua scomparsa, la figlia primogenita Marina ha voluto condividere con il Giornale ricordi molto personali.
Marina ha parlato delle ultime ore passate accanto al padre, delle conversazioni intime e degli appunti scritti con mano tremante in cui Berlusconi rivendicava la sua lunga carriera politica. Quegli scritti sono anche la storia di Forza Italia, il partito che lui stesso aveva fondato.
Il messaggio più forte? «Il primo desiderio di mio padre è sempre stato quello di sentirsi amato». Un ritratto umano che va oltre la figura pubblica del Cavaliere.
La tenacia della famiglia e di chi guida Forza Italia oggi
Dopo la morte di Berlusconi molti pensavano che anche Forza Italia sarebbe sparita presto dal panorama politico italiano. Invece non è andata così.
Due sono stati i pilastri su cui si è reggiunta la sopravvivenza del partito. Il primo è stata proprio la famiglia Berlusconi, con Marina in prima linea. Lei ha mantenuto vivo lo spirito politico del padre e ha garantito anche un sostegno economico costante al partito.
Il secondo elemento chiave è stato Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e figura centrale nella gestione interna del partito. Tajani non si è fatto mettere da parte dagli alleati né marginalizzare all’interno della coalizione di centrodestra sbilanciata verso altri leader.
Come la strategia interna ha rafforzato il partito azzurro
Sotto la guida di Tajani sono aumentati i contributi dei parlamentari azzurri, segno evidente di una maggiore coesione interna e capacità organizzativa.
Proprio in occasione del secondo anniversario della morte di Berlusconi, Tajani ha presentato l’Accademia della libertà dedicata ai giovani e intitolata al fondatore del partito. Un progetto pensato per trasmettere i valori berlusconiani alle nuove generazioni.
Forza Italia tra pesi politici e alleanze del centrodestra
Oggi Forza Italia mantiene un consenso stabile intorno all’8%, superando in alcuni sondaggi persino la Lega guidata da Matteo Salvini.
Nonostante i messaggi affettuosi come quello del segretario leghista — «Amico mio, ci manchi» — tra Salvini e Berlusconi ci sarebbero oggi differenze profonde nelle visioni politiche.
Marina stessa sottolinea come suo padre non avrebbe condiviso l’idea di chi vuole farsi temere o usare toni aggressivi nella politica internazionale o interna.
Un europeismo diverso da salvini
Berlusconi era un convinto europeista: vedeva nell’Europa una patria comune ispirata ai padri fondatori Adenauer, Schuman e De Gasperi. Amava parlare di «patriottismo europeo», legato a doppio filo all’alleanza con gli Stati Uniti.
Questa visione si contrappone a quella più nazionalista o sovranista portata avanti da altri leader oggi nel centrodestra italiano.
Marina ricorda anche come suo padre invocasse una giustizia giusta e una responsabilità civile dei magistrati — temi spesso al centro delle polemiche politiche italiane — oltre a condannare fermamente ogni forma di guerra definendola «la follia delle follie».
Il futuro incerto ma il brand berlusconiano rimane solido
Nonostante le voci circolate negli ultimi mesi su una possibile discesa in campo della primogenita Marina Berlusconi, lei stessa ha sempre smentito questa ipotesi.
Eppure il marchio Berlusconi continua ad avere appeal nel panorama politico italiano. Non sembra passato di moda né destinato a sparire presto dalla scena pubblica.
Marina sottolinea come se nel mondo ci fosse più Silvio Berlusconi forse ci sarebbe meno sofferenza — soprattutto pensando ai conflitti ancora aperti in Medio Oriente o nell’Est Europa.
Forse questo ricordo così forte spinge molti a guardare ancora oggi alla sua eredità politica con interesse e rispetto.
Silvio Berlusconi resta quindi un protagonista anche dopo due anni dalla sua morte: non solo nei ricordi personali della famiglia ma soprattutto nella realtà concreta della politica italiana dove Forza Italia continua a giocare un ruolo importante grazie alla tenacia dei suoi leader attuali e alla forza simbolica del suo fondatore.