Il Senato ha detto sì alla delega per la riforma fiscale, confermando il testo già passato alla Camera il 16 luglio. Un passaggio importante, arrivato proprio prima della pausa estiva dei lavori parlamentari.
Riforma fiscale, il voto in Senato chiude l’iter
L’aula del Senato ha approvato la delega senza modifiche, con 92 voti a favore e 62 contrari. La Camera l’aveva già approvata a metà luglio, quindi ora il percorso parlamentare si chiude qui. Con questa delega, il governo ha il via libera per rivedere le leggi fiscali, seguendo le linee guida decise dal Parlamento.
Il voto si è svolto in un clima intenso. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato che si trattava dell’ultima votazione prima della pausa estiva. Così, i senatori hanno completato uno degli snodi più importanti della riforma tributaria, che promette di essere tra le più significative degli ultimi anni.
I 92 sì su 154 presenti raccontano di una maggioranza solida, ma non schiacciante. La giornata ha messo in luce le posizioni politiche sulla delega, che continuerà a far discutere nelle prossime settimane, durante la stesura dei decreti attuativi.
Ora la riforma passa alla fase operativa, si attendono i decreti
Con il via libera del Senato, la riforma fiscale entra nella fase pratica. La delega dà al governo il compito di preparare i decreti legislativi per cambiare il sistema tributario. Questi dovranno rispettare le indicazioni contenute nel testo approvato dal Parlamento.
Il testo resta quello votato il 16 luglio alla Camera, senza modifiche. La riforma punta a un intervento a tutto tondo: semplificare norme e procedure, rivedere aliquote e detrazioni.
Adesso tocca al governo trasformare la delega in leggi concrete, stabilendo tempi e modi di attuazione. Questa fase sarà decisiva per capire l’impatto reale della riforma su tasse e contribuenti. Sono previsti altri passaggi parlamentari per esaminare e approvare i decreti.
L’appuntamento è al 10 settembre, quando riprenderanno i lavori in Parlamento e si potrà seguire da vicino l’evoluzione della riforma, in un clima politico ancora fresco dopo la pausa estiva.
Pausa estiva: stop ai lavori parlamentari fino a settembre
Dopo il voto sulla riforma fiscale, il Senato si è preparato a fermare i lavori fino a dopo l’estate. Il presidente La Russa ha annunciato che la pausa parte subito e la ripresa è fissata per il 10 settembre alle 10 del mattino.
Questa pausa segna un momento di attesa e riflessione per il Parlamento, che ha appena completato uno degli ultimi passaggi chiave prima della vacanza. Ripartire a settembre prepara il terreno per una seconda metà dell’anno densa di impegni, a partire proprio dall’iter della riforma fiscale.
Al ritorno in aula, i parlamentari torneranno a discutere e votare su vari temi, inclusa la fase decisiva per l’approvazione dei decreti attuativi della delega concessa. Osservatori e cittadini aspettano con attenzione le mosse sul fronte fiscale, che potrebbero cambiare il quadro tributario nazionale nei mesi a venire.
La pausa estiva diventa così un momento utile per mettere a punto strategie e documenti, in vista della nuova sessione autunnale del Parlamento.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi