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Scontro nel governo su tasse e strategie politiche tra Meloni, Salvini, Tajani

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Il governo italiano mostra divisioni interne su tasse, riforme sociali e cariche regionali, con scontri tra Meloni, Salvini e Forza Italia su irpef, pace fiscale e terzo mandato. - Unita.tv
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Il governo italiano torna a mostrare divisioni evidenti nei suoi orientamenti sulle tasse e le riforme sociali. Durante un incontro istituzionale tra i vertici della maggioranza, emergono posizioni contrastanti soprattutto su irpef, pace fiscale e futuro delle cariche regionali. Il dibattito si svolge nello scenario degli stati generali dei commercialisti, con la premier Meloni che sorprende intervenendo a sorpresa e un Salvini che manifesta urgenza sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Anche forze come Forza Italia manifestano dissensi su temi come il terzo mandato per i governatori, aggiungendo ulteriori tensioni alla tenuta della coalizione.

L’intervento di meloni agli stati generali dei commercialisti e la strategia sul fisco

A Roma, il 17 aprile 2025, la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha preso la parola agli stati generali dei commercialisti con un discorso di circa dodici minuti, accolto da una standing ovation. Originariamente previsto un suo videocollegamento, la premier ha optato per la presenza diretta, mentre l’opposizione ha segnato assenze significative come quella di Elly Schlein. Meloni ha enfatizzato il ruolo del fisco come “strumento che deve aiutare, non opprimere”, illustrando i risultati ottenuti nella lotta contro l’evasione fiscale, definiti da lei senza precedenti nella storia recente.

Focus sulla riforma irpef

Nel suo discorso la premier ha ribadito la volontà di concentrare gli sforzi sulla riforma dell’irpef, con particolare attenzione al ceto medio. Palazzo Chigi ha confermato che l’obiettivo è intervenire sulle aliquote per redditi tra i 28mila e i 50-60mila euro, provvedimento atteso da alcuni anni. Il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha riportato questa priorità nell’agenda del governo, sebbene il ministro Giancarlo Giorgetti, presente anch’egli in sala, abbia mantenuto un atteggiamento più prudente rifiutando di dettagliarne i tempi, ricordando che ci sono ancora due anni e mezzo di legislatura.

La risposta della platea, formata da commercialisti e rappresentanti del mondo fiscale, è stata calorosa, soprattutto per la proposta di revisionare la responsabilità dei membri del collegio sindacale. Questo intervento rappresenta una sorta di manifesto sul fisco della maggioranza, dove la riduzione delle tasse per il ceto medio resta il cardine su cui si fonda la strategia economica della coalizione.

Il confronto acceso nel vertice di governo sul fine vita e la pace fiscale

Nella stessa giornata, a Palazzo Chigi si è svolto un vertice molto atteso con la partecipazione di Meloni, Salvini, Tajani, e altri membri chiave del governo, tra cui il guardasigilli Carlo Nordio e la ministra della famiglia Eugenia Roccella. Al centro del confronto c’era il disegno di legge sul fine vita, un tema delicato che coinvolge sfera etica e politica. Salvo alcuni passaggi con toni pacati da parte della premier, che ha elogiato i propri ministri e ha escluso polemiche, il dibattito ha mostrato alcune divisioni sull’approccio politico da adottare.

Focus sulla pace fiscale

Sul fronte della pace fiscale, Matteo Salvini ha alzato il tono, insistendo per considerarla una vera e propria emergenza. Ha sottolineato la necessità di procedere con la rottamazione di milioni di cartelle esattoriali, da tempo considerate un blocco per l’economia nazionale. La Lega da settimane collabora con il ministro Giorgetti su una proposta da presentare al parlamento, con un costo stimato intorno al miliardo di euro.

Nel corso del vertice si è evinto un distacco tra le posizioni di Salvini e quelle di Meloni, con una certa irritazione della premier nei confronti della linea dura adottata dalla Lega su temi fiscali e altri dossier strategici. Alcuni portavoce governativi parlano di tensioni anche riguardo a interventi politici della Lega nel campo dell’informazione pubblica, con possibili effetti sulle prossime fasi della legislatura.

Il nodo del terzo mandato e le tensioni nella coalizione sul futuro politico

Un’altra questione che infiamma la maggioranza è il dibattito sul terzo mandato per i governatori regionali. Forza Italia ha espresso chiaramente il proprio rifiuto alla possibilità di prorogare oltre i due mandati questa carica, mentre alcuni ambienti vicini a Meloni sembrano orientati a non spingere per questa possibilità. Tajani sostiene posizioni simili, creando un asse con la premier che potrebbe irrigidire la maggioranza sul tema.

La tattica dentro la coalizione

L’ipotesi di un compromesso o di una soluzione di “poliziotto buono-poliziotto cattivo” circola tra gli osservatori politici, suggerendo una tattica per mantenere equilibrio all’interno della coalizione in vista delle elezioni regionali di autunno, particolarmente importanti in regioni chiave come Veneto e Campania. Le tensioni tra i partiti della coalizione si estendono anche alle politiche sull’immigrazione e cittadinanza, punti di scontro che potrebbero pesare sull’unità fino alla prossima tornata elettorale.

La questione cittadinanza e i diversi orientamenti sullo ius soli e ius scholae

Sullo sfondo delle dispute fiscali e politiche, si profila uno scontro anche sulla legislazione relativa alla cittadinanza. Meloni ha confermato la sua fermezza nel non alterare l’attuale legge e dalla Lega è arrivata una posizione chiara: non si darà spazio né allo ius soli, sostenuto dalle opposizioni, né all’ius scholae proposto da Forza Italia.

Tajani ha sottolineato come ogni iniziativa legislativa passi attraverso il dibattito parlamentare e che, pur non imponendo direttive rigide, il movimento di Noi moderati presenterà proposte senza chiedere permessi o affanni. Questo clima di fermezza su temi sociali e civili si inserisce nella complessa cornice delle tensioni interne alla maggioranza, dove ogni questione sembra diventare potenziale terreno di scontro tra i principali attori della coalizione.

Il confronto acceso sul fisco, le riforme sociali e le cariche politiche apre una fase delicata della legislatura, dove ogni passo del governo sarà osservato con attenzione dagli osservatori politici e dai cittadini, in attesa di sviluppi che potrebbero cambiare gli equilibri degli schieramenti.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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