Rimesse dei lavoratori stranieri in italia superano gli 8 miliardi di euro nel 2024, boom per bangladesh e pakistan
Nel 2024, le rimesse inviate dagli immigrati in Italia raggiungono 8,29 miliardi di euro, con Roma e Milano che contribuiscono al 25% del totale, sostenendo economie di paesi a basso reddito.

Nel 2024 le rimesse inviate dagli immigrati in Italia verso i paesi d’origine sono aumentate a 8,29 miliardi di euro, con Roma e Milano che contribuiscono a un quarto del totale. Questi trasferimenti rappresentano un sostegno fondamentale per le economie di molti paesi a basso e medio reddito. - Unita.tv
Le rimesse inviate dagli immigrati in Italia verso i paesi d’origine hanno segnato nel 2024 un incremento leggero, toccando quota 8,29 miliardi di euro, importi aggiornati all’inflazione. La crescita coinvolge soprattutto alcune città italiane, con Roma e Milano che contribuiscono a un quarto dell’intero flusso. Questi trasferimenti rappresentano una risorsa importante per le economie di molti paesi a basso e medio reddito, in un contesto globale che vede oltrepassare il volume degli aiuti internazionali e degli investimenti diretti esteri.
L’aumento delle rimesse nel 2024 e il ruolo di roma e milano
Nel corso del 2024 le rimesse ufficiali inviate dai lavoratori stranieri in Italia verso i loro paesi d’origine sono cresciute da 8,24 a 8,29 miliardi di euro. Questi dati, elaborati dalla fondazione Leone Moressa e basati sulle statistiche della Banca d’Italia, si riferiscono alle somme trasferite attraverso canali monitorati come banche, uffici postali, operatori di money transfer e modalità mobili. Roma si è confermata la città da cui parte il maggior volume di denaro, superando 1 miliardo di euro, mentre da Milano sono partiti 911 milioni. Insieme, queste due città generano quasi il 25% delle rimesse totali. Altri centri urbani importanti includono Napoli, Bari, che sono fondamentali per i trasferimenti verso specifiche nazioni come Georgia.
Rimesse informali e stime aggiuntive
La Banca d’Italia ha creato anche una stima sulle rimesse informali, cioè quei trasferimenti che sfuggono ai canali ufficiali. Questi spostamenti includono ad esempio il denaro consegnato a viaggiatori diretti nei paesi di origine o gestito da persone di fiducia. La fondazione Moressa ritiene che l’ammontare di questi trasferimenti non tracciati possa oscillare tra 1,2 e 3,7 miliardi di euro, cifra che se aggiunta a quella ufficiale, porterebbe il totale ben oltre gli 8 miliardi.
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L’impatto delle rimesse sulle economie dei paesi di origine
Le rimesse sono un sostegno cruciale per le economie più fragili, fornendo liquidità e mantenimento a milioni di famiglie. Nel mondo, le somme inviate dai migranti verso i paesi a basso e medio reddito negli ultimi dieci anni hanno superato i 5mila miliardi di dollari. Questo flusso monetario ha superato l’ammontare ufficiale degli aiuti pubblici allo sviluppo e gli investimenti esteri diretti, diventando una risorsa concreta e reale per molte comunità.
Obiettivi internazionali e costi di trasferimento
Gli organismi internazionali, come le Nazioni Unite, si sono dati obiettivi precisi entro il 2030, tra cui ridurre le commissioni per inviare rimesse al di sotto del 3% e azzerare quelle superiori al 5%. Purtroppo, nel febbraio 2025, i costi medi per trasferire 150 euro dall’Italia restano ancora al 3,97%, un livello non lontano ma superiore a quello auspicato dagli accordi internazionali. Queste spese di transazione limitano le somme che realmente raggiungono le famiglie nei paesi d’origine.
Bangladesh e pakistan in testa alle destinazioni delle rimesse
La classifica dei paesi destinatari delle rimesse dall’Italia vede al primo posto il Bangladesh, con 1,4 miliardi di euro nel 2024, pari al 17% del totale e un aumento del 19% rispetto all’anno precedente. Questo incremento potrebbe derivare sia dall’aumento dei cittadini bengalesi residenti in Italia, sia dal cambiamento delle regole sulle segnalazioni impostae dal 2018. Da quell’anno, infatti, sono stati inseriti nuovi operatori di money transfer specializzati verso il Bangladesh, le Filippine e il Pakistan, con conseguente crescita dei flussi rilevati dalla Banca d’Italia.
Al secondo posto resta il Pakistan, con quasi 600 milioni, seguito dal Marocco con 575 milioni. Le Filippine si posizionano tra i primi destinatari e quasi il 60% degli invii verso questo paese proviene da Roma e Milano. Napoli e Bari contribuiscono per circa un quarto alle rimesse destinate alla Georgia, che nel 2024 ha ricevuto 501 milioni complessivi. Questi trasferimenti diventano così un indicatore preciso delle comunità straniere che vivono e lavorano nelle diverse aree d’Italia.
Rimesse e composizione demografica degli immigrati in italia
Nel 2024 la popolazione straniera residente nel paese ha superato i 5,3 milioni. Questo dato permette di calcolare che mediamente ogni immigrato invia circa 131 euro al mese verso il paese di origine in forma di rimesse. Le regioni che spiccano come maggiori esportatrici di denaro sono la Lombardia con 1,816 miliardi, che rappresenta oltre un quinto del totale nazionale.
Seguono il Lazio con 1,271 miliardi, l’Emilia-Romagna con 826 milioni e il Veneto con 694 milioni. Roma e Milano, le capitali di queste due regioni, sono center nevralgici da cui partono le principali somme destinate alle reti di sostegno in paesi lontani. I dati segnalano come ci sia un legame forte tra la distribuzione territoriale degli stranieri in Italia e i flussi di denaro verso l’estero. Questo rende il fenomeno delle rimesse un elemento centrale intrecciato alla dinamica demografica del paese e al tessuto urbano di alcune grandi città.