Riforma pensioni 2025: le proposte del Partito Democratico e le richieste della FNP-CISL

Il Partito Democratico propone di fissare a 67 anni l’età pensionabile in Italia, mentre la FNP-CISL chiede meccanismi di rivalutazione degli assegni e riconoscimento del lavoro di cura.
Il segretario generale della Uil Pensionati, Carmelo Barbagallo, al suo arrivo al Tavolo sindacati-Ministero del Lavoro sulla previdenza alla presenza del ministro Elvira Calderone. Roma, 26 giugno 2023. ANSA/CLAUDIO PERI

Il dibattito sulla riforma delle pensioni in Italia si intensifica nel 2025, con il Partito Democratico che ha presentato una proposta di legge per congelare l’adeguamento automatico dell’età pensionabile. Questa iniziativa mira a stabilire a 67 anni il limite per andare in pensione, senza ulteriori modifiche legate all’aspettativa di vita. Il deputato Arturo Scotto ha sottolineato l’urgenza di calendarizzare questa proposta, ma rimangono incertezze riguardo ai requisiti per la pensione anticipata, attualmente fissati a 42 anni e 10 mesi di lavoro, e 41 anni e 10 mesi per le donne. È importante notare che l’età media di pensionamento è attualmente inferiore ai 67 anni, sollevando interrogativi sulla sostenibilità di tali misure.

Le proposte del Partito Democratico

Arturo Scotto ha comunicato che il Partito Democratico ha depositato una proposta di legge che potrebbe avere un impatto significativo sul sistema pensionistico italiano. L’obiettivo principale è quello di congelare l’adeguamento automatico dell’età pensionabile, fissandola a 67 anni. Questa proposta è stata accolta con attenzione, poiché l’attuale sistema prevede che l’età pensionabile possa variare in base all’aspettativa di vita, un meccanismo che ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori.

Il deputato ha richiesto che la proposta venga discussa con urgenza, evidenziando la necessità di stabilità per i lavoratori e i pensionati. Tuttavia, resta da chiarire se questa modifica influenzerà anche i requisiti per la pensione anticipata, che attualmente consente di accedere alla quiescenza dopo un lungo periodo di lavoro. La questione è particolarmente rilevante, considerando che molti italiani si trovano a dover affrontare carriere lavorative discontinue e difficoltà economiche.

Inoltre, l’adeguamento automatico dell’età pensionabile ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini, che temono di dover lavorare più a lungo senza un adeguato supporto. La proposta del Partito Democratico potrebbe rappresentare un passo verso una maggiore equità nel sistema previdenziale, ma è fondamentale che venga discussa e valutata attentamente.

Le richieste della FNP-CISL

Durante il Congresso regionale della FNP-CISL in Basilicata, il Segretario generale Giuseppe Amatulli ha delineato le richieste del sindacato riguardo al sistema previdenziale. Tra le principali istanze vi è la necessità di un meccanismo di rivalutazione degli assegni pensionistici, affinché il potere d’acquisto dei pensionati sia maggiormente tutelato. Questo è un tema cruciale, poiché molti pensionati si trovano a fronteggiare difficoltà economiche a causa dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita.

Amatulli ha anche sottolineato l’importanza di riconoscere il lavoro di cura, spesso svolto dalle donne, ai fini pensionistici. Questa richiesta mira a garantire che chi si occupa di assistenza familiare possa vedere riconosciuto il proprio contributo nel calcolo della pensione. Un’altra proposta significativa è l’introduzione di una pensione di garanzia per coloro che hanno avuto carriere lavorative discontinue, un problema che colpisce molti lavoratori in Italia.

Infine, il Segretario nazionale della FNP-CISL, Girolamo Di Matteo, ha evidenziato la necessità di rivedere il sistema di calcolo delle pensioni, che spesso risulta insufficiente per garantire una vita dignitosa ai pensionati. La pressione fiscale sui pensionati italiani è tra le più elevate in Europa, e una riduzione di questo carico fiscale è vista come una misura necessaria per migliorare le condizioni di vita di questa fascia della popolazione.

Il dibattito sulla riforma delle pensioni continua a essere un tema centrale nel panorama politico italiano, con proposte e richieste che riflettono le esigenze di una società in evoluzione.