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Riforma delle quote e click day: il governo punta a un nuovo canale per lavoratori stranieri ad alta richiesta

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Nuovo canale per lavoratori stranieri ad alta domanda in arrivo dal governo - Unita.tv
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Il governo italiano sta lavorando a una revisione del sistema delle quote e delle modalità di ingresso per i lavoratori stranieri, riconoscendo le difficoltà attuali legate ai meccanismi vigenti come il click day. L’obiettivo è ampliare l’accesso a profili professionali definiti “ad alta tensione lavorativa” e introdurre percorsi più flessibili, per evitare la competizione serrata e immediata che caratterizza le procedure attuali. Questo intervento mira a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano e a snellire pratiche considerate troppo rigide.

Il problema delle quote e del click day nelle assunzioni di lavoratori stranieri

Le quote annuali assegnate ai lavoratori stranieri e il sistema del click day mostrano limiti evidenti secondo le autorità governative. Questi strumenti funzionano come un “rubinetto” con cui controllare gli ingressi di lavoratori extraeuropei, ma creano anche grandi ostacoli per datori e lavoratori che si trovano costretti a gareggiare su tempi estremamente ristretti per presentare le domande. Il click day, in particolare, si traduce spesso in una corsa contro il tempo che penalizza chi non riesce a connettersi nei primi istanti dell’apertura delle procedure.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha confermato che, sebbene non si possa abbandonare del tutto il sistema di quote per mantenere un certo controllo dei flussi migratori, è necessario introdurre vie più snelle per alcune categorie di lavoratori ad alta domanda. Ad esempio, il decreto legge 145/2024 ha già previsto misure straordinarie per consentire l’ingresso di 10.000 assistenti domiciliari per disabili e anziani, una decisione che sarà resa permanente senza contingenti numerici. Questi sbocchi fuori quote rappresentano un primo passo verso una maggiore flessibilità.

Mantovano ha anche sottolineato come la riduzione drastica delle domande presentate lo scorso anno, passate da 688.200 a 160.900, dimostri che la stretta sulle procedure è efficace nel bloccare tentativi fraudolenti. Restano però evidenti le difficoltà del sistema, soprattutto nel garantire tempi e modi adeguati per i flussi legali, che devono obbligatoriamente anche evitare infiltrazioni della criminalità. Il tema del controllo resta centrale, perciò ogni modifica deve assicurare trasparenza e sicurezza nei processi di ingresso.

Verso un nuovo canale per i profili più richiesti e una revisione dei criteri di accesso

Il governo prevede di introdurre un nuovo canale che consentirà l’ingresso a lavoratori con profili professionali particolarmente richiesti, definiti come ad alta tensione lavorativa, cioè quei ruoli in cui la domanda supera facilmente l’offerta nazionale. Questa misura dovrebbe ridurre la competizione estrema legata al click day e alle quote fisse, permettendo alle aziende di accedere più rapidamente a lavoratori specializzati senza dover aspettare procedure tradizionali e complesse.

Per ora questa opzione è in fase di studio e non sarà attiva immediatamente. Mantovano ha espresso la speranza che il Consiglio dei ministri approvi entro metà settembre il decreto Flussi per il triennio 2026-2028. Questo step è fondamentale per pianificare l’avvio delle precompilazioni a partire da ottobre 2025. Si punta così a una programmazione più ordinata, che consenta a chi cerca lavoro e alle aziende di prepararsi con anticipo.

Oltre al canale per i profili ad alta domanda, si consolida anche la crescita del percorso per i lavoratori formati nei Paesi di origine. Dal 2023 sono stati avviati più di 50 progetti in venti stati esteri che hanno coinvolto 6.000 persone, con oltre mille che hanno completato il percorso formativo. Questa modalità certifica competenze specifiche prima dell’ingresso e può aumentare l’efficacia dell’inserimento lavorativo. Va ricordato poi il ruolo importante delle quote destinate a settori come turismo e agricoltura, dove associazioni datoriali collaborano con il governo per definire richieste realistiche e coerenti con la domanda.

L’evoluzione delle politiche migratorie tra controllo e flessibilità

La gestione dei flussi migratori resta un tema molto delicato per il governo italiano. Da una parte è necessario mantenere il controllo per evitare fenomeni di illegalità e infiltrazioni criminali nelle assunzioni; dall’altra serve garantire risposte concrete al fabbisogno delle imprese che trovano difficoltà con il sistema attuale. Mantovano ha evidenziato come sia impossibile abbandonare del tutto il sistema delle quote, considerato “il rubinetto” che permette al governo di decidere quando aprire o chiudere i canali di ingresso.

I cosiddetti esperimenti fuori quota si sono moltiplicati negli ultimi anni, dimostrando la volontà di ricercare vie alternative. Questi metodi hanno consentito, ad esempio, l’entrata di operatori essenziali nei servizi di assistenza, senza dover sottostare alle rigide limitazioni numeriche imposte tradizionalmente. Questo segna una tendenza verso un modello più articolato e diversificato di gestione dei flussi.

La specifica citata da Mantovano sulla riduzione delle domande illustrate prima evidenzia come le misure di controllo all’interno della legislazione più recente abbiano ridotto il numero di richieste, limitando così accessi abusivi e procedure fittizie. Il governo parla di un percorso “senza ritorno”, sottolineando il carattere irrevocabile di questa linea di politica migratoria più rigorosa ma allo stesso tempo più flessibile nei canali ufficiali.

L’attuazione concreta di tutte queste novità dipenderà dalle decisioni del Consiglio dei ministri e dalle future norme che dovranno definire procedure, criteri e categorie protette. Per il momento si rivela un momento di transizione importante per il sistema italiano di ingresso di lavoratori stranieri, con l’intento di adeguare le regole alle esigenze di mercato, evitando disordini legati all’eccessiva rigidità delle regole oggi in vigore.

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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