Riccardo Magi vestito da fantasma entra in aula durante il premier time con il premier Meloni
Riccardo Magi, deputato di Più Europa, protesta vestito da fantasma durante il premier time alla Camera, suscitando reazioni contrastanti e accendendo il dibattito su referendum e partecipazione politica.

Durante il premier time del 2025 alla Camera, il deputato Riccardo Magi (Più Europa) ha protestato entrando vestito da fantasma mentre parlava il capogruppo della Lega, suscitando reazioni e venendo espulso. - Unita.tv
La protesta insolita in aula alla Camera ha acceso la seduta durante il premier time del 2025. Riccardo Magi, deputato di Più Europa, ha scelto un modo molto simbolico per intervenire mentre il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, prendeva la parola. L’episodio ha suscitato reazioni immediate e acceso il dibattito tra le forze politiche presenti.
La scena in aula: magi entra vestito da fantasma
Nel bel mezzo del discorso di Riccardo Molinari, Magi ha fatto il suo ingresso nella sala della Camera con un costume da fantasma. La sua presenza ha attirato subito gli sguardi e ha interrotto il normale svolgimento della seduta. Il gesto voleva essere un chiaro segnale di protesta mentre interveniva il premier time, momento istituzionale dedicato alle domande al governo guidato da Giorgia Meloni.
La reazione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, non si è fatta attendere. Ha chiesto con decisione l’espulsione immediata di Magi, che è stato prontamente accompagnato fuori dall’aula dai commessi. Il deputato, mentre veniva allontanato, si è rivolto al premier rivolgendole una frase che ha risvegliato un tema politico ancora molto sentito.
Il messaggio di riccardo magi alla premier meloni
Mentre lasciava l’aula, Riccardo Magi ha urlato rivolgendosi a Giorgia Meloni. Ha ricordato i suoi precedenti ruoli, mettendo a confronto accuse mosse in passato verso altri governi rispetto alla situazione attuale: “Presidente Meloni, si ricorda quando accusava i governi di silenziare i referendum, di sfavorire la partecipazione? Era il 2016 e 2022”.
Con questo richiamo storico, Magi ha sottolineato un presunto cambio di atteggiamento rispetto agli anni in cui la stessa Meloni era all’opposizione. Il deputato ha cercato di far emergere una contraddizione, evidenziando come alcuni principi enunciati allora non sarebbero stati rispettati oggi. La frase è arrivata mentre la premier osservava tutto sorridendo, senza rispondere direttamente.
L’impatto politico e le reazioni in aula
L’episodio ha acceso una discussione accesa tra i banchi parlamentari. L’iniziativa di Magi ha diviso la maggioranza e l’opposizione, con reazioni che vanno dalla condanna al sostegno al gesto simbolico. La scelta di espellere immediatamente il deputato ha dimostrato quanto siano rigide le regole durante le sedute ufficiali ma anche la sensibilità alle forme di protesta che non passano inosservate.
Il momento è diventato virale anche sui social, dove sono circolate immagini e video della scena. Lo scontro politico si è riacceso intorno alla questione dei referendum e del diritto alla partecipazione, temi tornati spesso sotto i riflettori negli ultimi anni. L’intervento di Magi, nel suo modo teatrale, ha richiamato l’attenzione su un dibattito ancora aperto nelle aule parlamentari e fuori.
Il contesto del premier time e la presenza di riccardo molinari
Quella giornata in Aula alla Camera aveva come punto centrale il premier time, una sessione dove l’opposizione pone domande dirette al governo per chiedere chiarimenti su temi specifici. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, stava intervenendo proprio in quel momento, probabilmente su temi legati all’agenda politica del governo.
L’arrivo in aula di Magi, vestito in modo simbolico, ha interrotto quel momento istituzionale con un segnale forte di dissenso. L’azione si inserisce in un clima di tensione parlamentare che spesso si manifesta attraverso proteste o gesti eclatanti. Il presidente della Camera ha reagito rapidamente, seguendo le procedure per mantenere l’ordine durante le sedute.
Al centro dell’attenzione restano le parole pronunciate da Magi, che hanno lo scopo di tenere viva una polemica su atteggiamenti politici passati e presenti. L’episodio dimostra come, anche in momenti formali come il premier time, continuino a emergere tensioni e contrasti tra maggioranza e opposizioni.