L’area verde dei giardini vaticani davanti al palazzo del governatorato si è arricchita di un nuovo motivo artistico. Lo stemma floreale di papa leone xiv ha preso forma su un pendio che scende verso l’abside della basilica di san Pietro. L’opera, composta da centinaia di piante colorate, riprende la tradizione degli stemmi vegetali visibili ogni anno dall’alto della cupola vaticana. I dettagli, la scelta delle piante e la realizzazione tecnica raccontano un intervento curato nei particolari, che si inserisce nel contesto storico e spirituale del Vaticano.
La realizzazione dello stemma: tempi e tecniche di lavoro
Il progetto è stato portato avanti dal servizio giardini e ambiente della direzione delle infrastrutture e servizi della santa sede. La composizione è stata curata per circa due settimane, viste le operazioni necessarie per sviluppare il disegno originale e poi riprodurlo sul terreno esposto del pendio. Mediamente hanno lavorato due operatori al giorno; un numero contenuto che testimonia la precisione richiesta. La base strutturale, definita la “cornice” dello stemma, ha mantenuto la configurazione usata in passato per papa francesco. Consiste in una mitra centrale, posizionata al centro tra due chiavi decussate d’oro e d’argento. Le chiavi sono legate da un cordone rosso che completa il quadro simbolico.
Attenzione ai dettagli simbolici
La parte che ha richiesto più attenzione è stata la riproduzione dei dettagli all’interno di questa cornice, che rimanda alle figure e ai simboli carichi di significato della figura papale.
Il significato dei simboli presenti nello stemma floreale di papa leone xiv
Il cuore dell’opera è lo scudo papale, diviso diagonalmente in due parti. In alto a sinistra, su uno sfondo azzurro, emerge un giglio bianco. Questo fiore è da sempre simbolo di purezza e verginità, anche collegato direttamente alla figura della vergine maria, così centrale nella tradizione cattolica. È un richiamo evidente a valori di santità e devozione mariana che accompagnano ogni pontefice nel suo mandato.
Nella parte inferiore dello scudo, lo sfondo chiaro ospita un motivo che ricorda lo stemma dell’ordine di sant’agostino: un cuore trafitto da una freccia posizionato sopra un libro. Questa immagine racconta in modo visivo e diretto la conversione di sant’agostino, indicata anche dai simboli da sempre legati alla sua figura. Il cuore trafitto rappresenta il momento in cui la parola di dio ha alterato profondamente l’esistenza del santo, simboleggiando la sua trasformazione interiore.
La tecnica nella rappresentazione dello stemma
Per la rappresentazione del libro sotto il cuore trafitto sono state coinvolte competenze tecniche specifiche. Il reparto fabbri della direzione infrastrutture e servizi del vaticano ha realizzato delle lamiere modellate ad hoc per ricreare la forma. All’interno della struttura sono stati posti materiali naturali: lapillo di colore rosso e ghiaia bianca per le parti più chiare. Questo mix di elementi naturali e lavorazioni artigianali ha conferito allo stemma un carattere tridimensionale e una texture particolare.
Lo stemma opera così una connessione fra natura e artigianato, unendo idealmente il mondo delle piante con quello dei materiali metallici. E proprio questa particolarità ha contribuito a distinguere il lavoro da semplici composizioni floreali, rendendolo un piccolo capolavoro che resta visibile ai visitatori del Vaticano, soprattutto a chi osserva dall’alto della cupola, da dove si possono ammirare i dettagli con un colpo d’occhio unico.
Il nuovo stemma di papa leone xiv nei giardini vaticani mostra la cura con cui vengono mantenute vive queste tradizioni simboliche, mescolando botanica, arte e lavoro tecnico sotto la guida della direzione servizi del Vaticano. Una testimonianza di fede e di attenzione ai dettagli che si rinnova ogni anno davanti alla basilica di san Pietro.