Protesta di Ultima Generazione al ristorante Cracco: “Un pasto per chi ha bisogno”

Il 19 marzo 2025, attivisti di Ultima Generazione hanno manifestato nel ristorante stellato di Carlo Cracco a Milano, chiedendo un pasto settimanale per i bisognosi e denunciando le disuguaglianze sociali.
Protesta di Ultima Generazione al ristorante Cracco: "Un pasto per chi ha bisogno" Protesta di Ultima Generazione al ristorante Cracco: "Un pasto per chi ha bisogno"
Protesta di Ultima Generazione al ristorante Cracco: "Un pasto per chi ha bisogno" - unita.tv

Oggi, mercoledì 19 marzo, un gruppo di attivisti di Ultima Generazione ha organizzato una manifestazione all’interno del ristorante stellato di Carlo Cracco, situato nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano. L’azione, avvenuta intorno alle 14, ha attirato l’attenzione dei passanti e ha sollevato interrogativi sul tema della disuguaglianza sociale e del costo della vita nella capitale lombarda.

L’azione di protesta e le richieste degli attivisti

I manifestanti, cinque in totale, sono entrati nel ristorante e hanno esposto uno striscione con un messaggio chiaro: “Chiediamo a Carlo Cracco di offrire un pasto a chi ha bisogno, un giorno alla settimana”. La loro azione ha avuto lo scopo di mettere in evidenza il contrasto tra il lusso del ristorante e le difficoltà economiche che molti cittadini milanesi affrontano quotidianamente.

Immediatamente dopo l’entrata degli attivisti, sono intervenuti gli agenti della Digos e della polizia locale, che hanno provveduto a far uscire i manifestanti dal locale. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, l’azione ha avuto un impatto significativo, attirando l’attenzione dei clienti presenti e dei media.

La situazione economica a Milano e le parole degli attivisti

Durante la protesta, i rappresentanti di Ultima Generazione hanno sottolineato che un quarto dei lavoratori a Milano fatica a coprire le spese quotidiane, mentre una ristretta élite vive nel lusso. “Il 57% degli italiani ha difficoltà ad arrivare a fine mese”, hanno dichiarato. “Non si tratta solo di persone ai margini della società, ma di lavoratori, studenti, genitori single e pensionati che, nonostante anni di sacrifici, non riescono a far quadrare i conti”.

L’azione è stata pensata come un richiamo alla responsabilità sociale, evidenziando come, al di fuori dei ristoranti di alta classe, ci sia un’Italia che lotta per la sopravvivenza. “Siamo entrati in questo simbolo del lusso e dell’opulenza per ricordare che c’è un Paese che ha bisogno di attenzione e supporto”, hanno aggiunto gli attivisti, sottolineando il contrasto tra chi può permettersi una cena con antipasti da 50 euro e chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.

La risposta del ristorante e il contesto della protesta

Al momento, non è stata rilasciata una dichiarazione ufficiale da parte del ristorante di Carlo Cracco riguardo all’accaduto. Tuttavia, la protesta ha riacceso il dibattito sulla responsabilità sociale dei ristoranti di alta gamma e sul loro ruolo nella comunità. Le richieste degli attivisti pongono interrogativi su come le strutture di ristorazione possano contribuire a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione.

Questo evento si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione verso le disuguaglianze economiche in Italia, dove molti cittadini si trovano a fronteggiare una crisi economica che sembra non avere fine. La manifestazione al ristorante Cracco rappresenta un esempio di come le azioni di protesta possano servire a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali, come la giustizia sociale e la lotta contro la povertà.

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