
Piero Bitetti è stato eletto sindaco di Taranto, confermando la vittoria del centrosinistra dopo una sfida elettorale intensa contro il candidato di centrodestra Francesco Tacente. - Unita.tv
La città di Taranto ha scelto il nuovo sindaco: piero bitetti ha conquistato la fascia tricolore dopo un confronto serrato con l’avvocato civico francesco tacente. Il risultato segna la nona vittoria consecutiva per il centrosinistra o forze ad esso vicine dal 1993. La sfida elettorale si è svolta tra due visioni contrastanti che hanno coinvolto una larga parte della popolazione nei mesi scorsi. Questi risultati offrono un quadro chiaro sulla distribuzione degli orientamenti politici nel capoluogo pugliese.
La vittoria di piero bitetti e la conferma del centrosinistra a taranto
piero bitetti ha superato il 54% delle preferenze al ballottaggio, rispetto al 37,39% ottenuto al primo turno, confermando con decisione la leadership del centrosinistra a taranto. Esponente di ‘con‘, partito locale riconosciuto, bitetti ha un curriculum politico che include ruoli da assessore e presidente del consiglio comunale. La sua candidatura ha trovato sostegno in ben otto liste, tra cui quelle di partiti nazionali come pd e azione, oltre a diverse realtà civiche come avs, demos e unire taranto.
La coalizione che ha appoggiato bitetti ha saputo mettere insieme una vasta area politica, in grado di assicurargli il successo al secondo turno. Questo risultato indica la volontà della città di mantenere una linea politica già sperimentata in passato, sottolineando una certa continuità nelle scelte amministrative e nella gestione degli affari locali.
Il ruolo del movimento 5 stelle e l’appoggio tacito al centrosinistra
Il movimento 5 stelle, pur non avendo formalizzato un accordo, è stato un fattore decisivo nel ballottaggio. Al primo turno la candidata m5s annagrazia angolano ha raccolto circa l’11% delle preferenze. Nonostante il movimento abbia comunicato l’intenzione di restare all’opposizione, ha invitato con decisione i propri elettori a sostenere bitetti per evitare l’ascesa del centrodestra.
Questa mossa ha creato un’area di consenso più ampia per il centrosinistra, favorendo il candidato in una fase finale dove, senza quel sostegno indiretto, il risultato sarebbe stato più incerto. L’azione del movimento ha indicato un interesse a contenere le forze di destra, un elemento che ha inciso negli equilibri del voto cittadino.
L’ascesa del centrodestra e la sconfitta di francesco tacente
francesco tacente, avvocato civico sostenuto da un centrodestra unito, ha ottenuto il 26,14% al primo turno. La coalizione a suo favore ha incluso fratelli d’italia, forza italia e noi moderati, che avevano appoggiato anche luca lazzàro, candidato che aveva avuto quasi il 20% delle preferenze. La lega è stata presente senza simbolo mentre l’udc ha confermato il proprio appoggio.
Nonostante questo apparente vantaggio e i vari apparentamenti, tacente non è riuscito a ribaltare il risultato. Ha raccolto oltre il 45%, un dato significativo ma insufficiente a conquistare la fascia tricolore. La sua proposta civico-moderata, pur supportata da diverse anime del centrodestra, non ha convinto un numero sufficiente di elettori per superare bitetti.
Le reazioni dopo il voto e le dichiarazioni dei protagonisti
La segretaria del pd elly schlein ha commentato che la destra ha perso in una serie di importanti città italiane, tra cui taranto. Su fronti opposti, matteo salvini ha elogiato tacente per l’impegno e la forza mostrata durante la campagna. Ha inoltre assicurato disponibilità verso la città, sia come vicepremier che come ministro.
piero bitetti ha preso la parola subito dopo la vittoria, sottolineando la difficoltà della gestione della città ma ribadendo l’impegno a lavorare per tutti i cittadini. Ha invitato a superare le divisioni elettorali e a collaborare nei ruoli istituzionali per il bene comune.
francesco tacente ha definito la fine della campagna un nuovo inizio, dichiarando che l’opposizione farà il suo dovere con responsabilità e costruttività. Ha promesso di portare avanti il proprio progetto politico con determinazione, mettendo a disposizione la propria esperienza per il dialogo con la nuova amministrazione.