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Parlamento europeo condanna elezioni truccate in Georgia e chiede nuove consultazioni con monitoraggio internazionale

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Il Parlamento europeo ha espresso un giudizio netto sulle elezioni parlamentari svoltesi in ottobre 2024 in Georgia, definendole manipolate e segnando una svolta autoritaria nel paese candidato all’ingresso nell’Unione europea. La maggioranza degli eurodeputati ha sottolineato come questi comizi abbiano permesso al partito di governo, Georgian Dream, di consolidare il controllo sugli organi statali a scapito delle garanzie democratiche. Il testo approvato chiede nuove elezioni sotto osservazione indipendente per ristabilire la legittimità democratica.

Le violazioni nelle elezioni parlamentari del 2024 in georgia

Le votazioni dello scorso ottobre hanno rappresentato un momento critico nella storia recente della Georgia. Secondo il rapporto adottato con 490 voti favorevoli, 147 contrari e 49 astensioni, le procedure elettorali sono state gravemente compromesse da brogli che hanno favorito il partito Georgian Dream. Questo gruppo politico ha approfittato delle irregolarità per impossessarsi indebitamente delle istituzioni statali e indebolire i controlli democratici previsti dalla costituzione.

Repressione e limitazioni delle libertà

In particolare si evidenzia come le forze al potere abbiano promosso leggi repressive limitando la libertà di espressione e contrastando attivamente l’opposizione politica. Giornalisti critici sono stati oggetto di intimidazioni mentre manifestanti pacifici sono stati duramente repressi dalle forze dell’ordine. Questi sviluppi hanno fatto sì che la strada verso l’ingresso nell’Ue venga ora messa seriamente a rischio.

La richiesta del parlamento europeo per nuove elezioni sotto supervisione

Di fronte alla crisi democratica evidenziata nel paese caucasico gli eurodeputati ribadiscono la necessità di organizzare nuove consultazioni parlamentari sorvegliate da organismi internazionali insieme a osservatori interni indipendenti. Fino a quel momento non verranno riconosciuti né l’attuale parlamento monocolore né il presidente eletto tramite queste procedure contestate.

Parallelamente viene chiesto all’Unione europea e agli Stati membri di imporre sanzioni personali coordinate nei confronti dei principali responsabili della deriva autoritaria appartenenti al partito Georgian Dream. Il testo sollecita anche una verifica approfondita della politica comunitaria verso la Georgia con particolare attenzione all’applicazione dell’accordo di associazione Ue-Georgia che regola i rapporti bilaterali.

Solidarietà con il popolo georgiano e appello alla ripresa delle riforme democratiche

Gli eurodeputati esprimono vicinanza al popolo della Georgia sostenendo le sue aspirazioni europeiste nonostante le difficoltà politiche attuali. Viene sottolineato che le prossime elezioni municipali non potranno riflettere realmente la volontà dei cittadini finché rimarranno detenuti leader dell’opposizione arrestati durante questa fase turbolenta.

Preoccupa inoltre lo stato dei media locali caratterizzato da restrizioni crescenti ed episodi intimidatori contro giornalisti indipendenti o fazioni contrarie al governo centrale. Alcuni esponenti del Georgian Dream avrebbero addirittura paventato azioni per dichiarare incostituzionali alcuni gruppi politici d’opposizione mettendo ulteriormente a rischio pluralismo politico nel paese caucasico.

Il punto della relatrice rasa juknevičienė sulla situazione attuale

Rasa Juknevičienė, deputata del Partito Popolare Europeo dalla Lituania e relatrice del dossier sulla Georgia nel Parlamento europeo, ha descritto uno scenario drammatico: dopo aver guidato positivamente i paesi partner orientali ora questo Stato si è trasformato in una dittatura repressiva senza spargimenti di sangue ma con arresto sistematico degli oppositori politici più influenti.

Ha ricordato come i media indipendenti siano prossimi al collasso mentre molte organizzazioni civili affrontano minacce continue o pesanti vincoli legislativi imposti dal regime dominante. Nonostante ciò migliaia di cittadini proseguono manifestazioni quotidiane da oltre 200 giorni resistendo alla repressione violenta.

Un appello urgente all’ue e all’europe

La relatrice conclude richiamando l’urgenza perché Ue ed Europe possano intervenire concretamente: prima che sia troppo tardi lasciando sola una popolazione determinata ma vulnerabile nella sua lotta per un futuro libero ed orientato verso l’Europa.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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