Negli ultimi giorni papa Prevost ha movimentato la sua estate pontificia tra Villa Barberini a Castel Gandolfo e incontri di rilievo internazionale. Tra visite di capi di stato come Zelensky e colloqui con rappresentanti religiosi, il Papa ha alternato momenti di preghiera e relax al lavoro diplomatico. Oggi si conclude la sua residenza estiva nella sede storica che ospitò anche precedenti pontefici, per riportarlo nel cuore del Vaticano in vista di impegni sempre più intensi.
Soggiorno a Villa Barberini, la residenza storica scelta per la pausa estiva
Dal 6 luglio papa Prevost ha trascorso le sue giornate nella villa pontificia Barberini, a Castel Gandolfo, un complesso residenziale vicino Roma tradizionalmente utilizzato per il riposo estivo dei pontefici e sede un tempo del Segretario di Stato vaticano. La residenza, immersa nei paesaggi dei Castelli Romani e con vista sul lago di Albano, ha offerto al Papa un rifugio tranquillo lontano dalla frenesia romana.
Questo spazio verde e isolato ha permesso al Pontefice momenti di preghiera nelle aree naturali attorno al Borgo Laudato Si’, un’area che incornicia un ambiente sereno, ideale per ricaricare le forze. Durante il soggiorno, Prevost ha mantenuto un contatto semplice con la popolazione locale, spesso affacciandosi per salutare bambini e pellegrini, quasi a ribadire un legame diretto con la comunità castelgandolfese e i visitatori. Ha alimentato anche tante iniziative di carattere sociale e turistico dando nuova vita alla tradizionale presenza papale nel territorio.
Il Papa ha usato Villa Barberini come un “Vaticano secondo”, un modello abitativo già sperimentato da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che si distaccavano dall’imponente Palazzo Apostolico per vivere un ambiente più intimo e raccolto. Anche la popolazione ha preferito questa presenza regolare, vedendovi un richiamo per valorizzare i Castelli Romani a livello turistico.
Incontri con leader internazionali e dialoghi religiosi nel cuore dell’estate
Durante la permanenza a Castel Gandolfo, papa Prevost ha ricevuto visite importanti. Tra queste la più significativa è stata quella del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il cui incontro ha sottolineato l’attenzione del Pontefice alle crisi geopolitiche, in particolare il conflitto in Ucraina. Zelensky ha intavolato con il Papa una discussione sui temi della pace e del sostegno umanitario.
Prevost ha concentrato molte energie su dossier internazionali, portando avanti un ruolo attivo nelle relazioni diplomatiche a livello globale. È noto che il Pontefice sta preparando nomine cruciali in Vaticano, come quella del Prefetto per la Congregazione dei Vescovi, incarico vacante da tempo, ma per ora prevale l’impegno sulla scena esterna.
Nel prossimo futuro, c’è l’incontro con Abdelmadjid Tebboune, presidente algerino, interessante anche per motivi storici e culturali legati a S. Agostino, originario dell’odierna Algeria. Prevost vuole approfondire anche i rapporti con la Chiesa ortodossa russa. Ha in programma un colloquio con il metropolita Antonij, il ministro degli Esteri del Patriarcato di Mosca, puntato a riannodare i rapporti al di là delle tensioni generate dal conflitto russo-ucraino e dalle divisioni che ancora persistono.
Questi appuntamenti segnano una fase di intensificazione della diplomazia papale e un tentativo di contribuire a ridurre le fratture ecclesiastiche e politiche in vari continenti.
Impegni liturgici e appuntamenti con i giovani nel calendario vaticano
Il calendario religioso del Papa per le prossime settimane prevede alcune modifiche rispetto alle consuetudini. L’udienza generale del mercoledì non si terrà domani in piazza San Pietro, ma domenica si svolgerà l’Angelus, come ormai tradizione, dalla finestra del Palazzo Apostolico che si affaccia sulla piazza.
Prevost si sta preparando agli eventi di fine luglio e inizio agosto dedicati in particolare ai giovani. Il Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici rappresenta una novità nel modo di comunicare la fede, mentre il momento centrale sarà l’incontro con migliaia di giovani da tutta Italia e da vari Paesi in occasione del Giubileo dei Giovani previsto dal 28 luglio al 3 agosto nel complesso di Tor Vergata. Le autorità stimano la partecipazione di un milione di persone, a conferma del richiamo enorme che questo evento esercita su questa fascia d’età.
I giovani saranno al centro dell’attenzione della Santa Sede in questo periodo, simbolo di un rinnovamento e di una volontà di dialogo con le nuove generazioni. La presenza del Papa in questi incontri rappresenterà un momento fondamentale per rafforzare la rete di fede anche nella società digitale.
Ritorno a Castel Gandolfo per le celebrazioni di ferragosto e ritmi più leggeri
Dopo il rientro a Roma, papa Prevost farà nuovamente tappa a Castel Gandolfo per le celebrazioni di Ferragosto. Il programma includerà la messa tradizionale dell’Assunzione nella grande villa pontificia, seguita dall’Angelus del 15 agosto. Il Pontefice resterà qualche altro giorno, fino al 17, forse per un altro Angelus e per qualche momento di relax.
Si racconta che in questi giorni di semi vacanza il Papa abbia mostrato una certa predilezione per i maritozzi, dolci tipici dei Castelli Romani, simbolo di una semplicità che caratterizza anche i momenti di pausa.
La scelta di tornare a Castel Gandolfo aiuta a mantenere viva una consuetudine importante della storia papale, che lega la figura del Pontefice ai luoghi fuori Roma, capaci di offrire pause rigeneranti e contatti più diretti con la gente. Restano in programma nuove sfide, ma per ora c’è spazio per rinfrescarsi prima dei prossimi impegni.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi