Il congresso di Firenze ha approvato un nuovo statuto per la Lega, che segna un cambiamento significativo rispetto al regolamento precedente del 2018. Questo aggiornamento non solo riflette l’evoluzione del partito, ma stabilisce anche una struttura più centralizzata, con un focus sul potere del segretario federale. La Lega, sotto la guida di Matteo Salvini, si prepara a un nuovo capitolo, con un mandato di quattro anni per il segretario e una riorganizzazione dei poteri interni.
Cambiamenti fondamentali nello statuto
Il nuovo statuto della Lega sostituisce il regolamento del 2018, che aveva segnato la transizione dalla Lega Nord alla Lega per Salvini Premier. Questo passaggio era avvenuto in un contesto di difficoltà per il partito, segnato da guai giudiziari e da una condanna per truffa elettorale. Oggi, il nuovo statuto introduce una serie di modifiche che mirano a rafforzare la leadership di Salvini e a rendere la struttura del partito più coesa.
Uno degli aspetti più rilevanti è l’estensione del mandato del segretario federale, che ora durerà quattro anni anziché tre. Questo cambiamento si applica anche al Consiglio Federale, l’organo esecutivo del partito, che si riunirà regolarmente ogni tre mesi per definire le linee guida politiche. Inoltre, il prossimo congresso ordinario è programmato per il 2029, un intervallo di tempo che permette una pianificazione strategica a lungo termine.
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Maggiore potere per il segretario e i vice
Nel nuovo statuto, i poteri del segretario federale sono stati ampliati. Non solo il leader potrà nominare fino a quattro vice, ma potrà anche selezionarli da diverse articolazioni territoriali, garantendo così una rappresentanza equilibrata delle varie aree del paese. Questa mossa è strategica per rafforzare il legame tra il partito e le diverse regioni italiane, permettendo una voce per il nord, il centro, il sud e le isole.
Un altro cambiamento significativo riguarda la rimozione del requisito di anzianità per i vice, che in precedenza dovevano avere almeno dieci anni di militanza. Questo allargamento della base di selezione potrebbe portare a una maggiore diversità e freschezza all’interno della leadership del partito, consentendo a nuove figure di emergere e contribuire alla crescita della Lega.
Riorganizzazione del Consiglio Federale
Il Consiglio Federale della Lega ha subito un’importante ristrutturazione. Ora, i vicesegretari avranno diritto di voto e parola, aumentando così la partecipazione attiva all’interno dell’organo decisionale. Anche i segretari delle articolazioni territoriali regionali potranno partecipare, senza più il vincolo di avere un numero minimo di soci militanti.
Questa modifica mira a rendere il Consiglio Federale più inclusivo e rappresentativo delle diverse anime del partito. Inoltre, i membri eletti dal congresso non saranno più soggetti a requisiti di anzianità , permettendo una maggiore apertura a nuove idee e prospettive. Anche il coordinatore del movimento giovanile avrà diritto di voto, segnando un passo importante verso l’inclusione delle nuove generazioni nella politica del partito.
Il simbolo della Lega e la formazione politica
Un altro aspetto centrale del nuovo statuto riguarda il simbolo della Lega. Salvini ha recentemente registrato tre brevetti legati al marchio, tra cui quello attuale e uno con l’emblema storico di Alberto da Giussano. Il nuovo statuto ribadisce le caratteristiche del simbolo, mantenendo la scritta “Lega per Salvini Premier” in evidenza. Tuttavia, il Consiglio Federale avrà la possibilità di apportare modifiche al simbolo senza dover seguire un processo di modifica statutaria.
In aggiunta, il nuovo statuto sottolinea l’importanza delle ‘Scuole Quadri permanenti’ per la formazione politica dei militanti. La partecipazione a queste scuole diventa un requisito per la candidatura alle elezioni amministrative, evidenziando l’impegno del partito nella preparazione dei suoi membri. Gli eletti e i membri con incarichi retribuiti dovranno contribuire finanziariamente al partito, sottolineando una gestione economica più centralizzata e responsabile.
Questi cambiamenti rappresentano un passo significativo per la Lega, che si prepara a affrontare le sfide future con una struttura interna rinnovata e un focus sulla formazione e sulla rappresentanza.