Il Parlamento ha dato il via libera definitivo al testo unificato che disciplina l’obbligo delle banche di aprire conti correnti a richiesta e riduce le possibilità di chiusura unilaterale con saldo attivo. La normativa nasce dalle segnalazioni di cittadini rimasti senza conto corrente, difficoltà che impedisce loro l’accesso a operazioni economiche di base come ricevere lo stipendio o pagare le bollette. Il provvedimento introdotto apporta modifiche al Codice civile, puntando a garantire maggiore tutela agli utenti bancari e a evitare esclusioni dal sistema finanziario.
Cosa prevede la nuova legge sulle aperture e chiusure dei conti correnti
Il testo approvato unifica due proposte di legge e si compone di un unico articolo che aggiunge una norma al Codice civile. Le banche saranno obbligate ad aprire un conto corrente a chiunque ne faccia richiesta, a meno che non emergano motivi legali, in particolare legati alla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo. Se la banca decide di rifiutare l’apertura del conto, deve comunicarlo per iscritto, spiegandone le ragioni entro dieci giorni dalla richiesta. Questo garantisce trasparenza e permette al cliente di conoscere subito i motivi del diniego. Viene inoltre vietato alle banche di chiudere unilateralmente un conto corrente con saldo positivo, a tempo determinato o indeterminato, a meno di giustificazioni legate agli stessi motivi antiriciclaggio o antiterrorismo.
In più, la nuova legge abroga una precedente disposizione che consentiva ai professionisti del settore finanziario di recedere senza preavviso e senza fornire spiegazioni, in presenza di un “giustificato motivo”. Tale abrogazione punta a eliminare clausole considerate potenzialmente vessatorie, perché lasciavano il cliente scoperto di fronte a decisioni improvvise e senza spiegazioni.
Perché nasce la nuova normativa: i problemi segnalati dai cittadini
L’iter che ha portato a questa legge nasce dalla testimonianze accumulatesi negli ultimi anni in cui molti utenti si sono trovati a dover fronteggiare la chiusura improvvisa dei loro conti correnti, a volte senza alcuna motivazione chiara né possibilità di replica. In diversi casi, questi conti avevano saldi in attivo e non presentavano rischi evidenti per la banca. Il blocco improvviso ha impedito alle persone l’accesso a strumenti essenziali per la gestione delle proprie finanze quotidiane, come l’accredito dello stipendio o il pagamento delle bollette tramite domiciliazione.
Questa pratica ha sollevato preoccupazioni di esclusione dal sistema bancario, soprattutto per coloro che possono venire segnalati come “non bancabili”. La legge intende quindi impedire che queste situazioni si moltiplichino, garantendo un diritto di accesso al conto corrente nell’ambito delle regole antiriciclaggio. Il divieto di chiusura con saldo attivo tutela il cliente da chiusure arbitrarie e garantisce stabilità nei rapporti bancari.
Le critiche dell’associazione bancaria italiana
L’Associazione bancaria italiana ha espresso valutazioni critiche nei confronti del disegno di legge approvato. L’Abi sostiene che la chiusura dei conti correnti, pur segnalata da più utenti, non rappresenta un fenomeno diffuso o sistematico, quindi non giustifica un intervento normativo così vincolante. Inoltre, l’associazione sottolinea come l’introduzione dell’obbligo di apertura e i limiti al recesso possano violare il principio di libertà contrattuale, principio centrale nel diritto comune e tutelato dalla Costituzione.
Secondo l’Abi, il provvedimento rischia anche di entrare in conflitto con la normativa europea vigente, creando un disallineamento che potrebbe complicare i rapporti tra banche italiane e regolatori continentali. La federazione delle banche invita quindi a riflettere sull’impatto di queste modifiche, proponendo un approccio che contempli maggiore equilibrio tra tutela dei clienti e autonomia degli istituti di credito.
Le nuove regole, pensate per mettere un freno a chiusure reputate ingiustificate, dovranno trovare un assetto operativo e interpretativo coerente con le norme europee. Restano da verificare gli effetti concreti di questa legge, che rappresenta un passo importante nella disciplina dei rapporti tra clienti e banche, con una stretta particolare sulle pratiche di apertura e chiusura dei conti correnti.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi