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Nuova legge sulle esecuzioni immobiliari: trasparenza e regole più rigide nelle valutazioni e pubblicità

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La Camera alta ha approvato una proposta di legge che modifica le modalità di valutazione e pubblicizzazione degli immobili oggetto di espropriazione giudiziaria. Queste modifiche intervengono per rendere più chiaro e uniforme un processo spesso criticato per poca trasparenza e discrezionalità nelle stime. Il provvedimento punta a definire criteri tecnici più precisi per gli esperti e stabilisce limiti severi alla pubblicità delle vendite giudiziarie, da autorizzare esclusivamente dal giudice.

Criteri più rigorosi per le valutazioni degli immobili espropriati

La nuova normativa agisce sull’articolo 568 del codice di procedura civile, inasprendo le regole per determinare il valore degli immobili pignorati. Gli esperti nominati dovranno seguire standard nazionali e internazionali considerati i più efficaci, oltre a indicare nella relazione sia il valore globale che quello al metro quadro. Fondamentale è l’obbligo di spiegare con chiarezza i metodi e i criteri adottati per la valutazione, così da ridurre le discrepanze tra le perizie e guidare le decisioni del tribunale con dati oggettivi. Questa misura mira a contrastare valutazioni arbitrarie o divergenti da tribunale a tribunale, migliorando l’affidabilità delle perizie.

Effetti sulle valutazioni e sul mercato

Gli effetti di questa novità sono molteplici: le valutazioni più dettagliate e conformi ai mercati immobiliari favoriscono una maggiore coerenza tra stima e valore reale, supportando l’accesso a mutui e finanziamenti bancari basati su queste rilevazioni. Il cambiamento riprende un percorso di aggiornamento già avviato nel 2015, quando si era abbandonato il criterio «legale» di valutazione. La legge riflette inoltre le raccomandazioni del Consiglio superiore della magistratura emesse nel 2017 e nel 2021, con l’obiettivo di standardizzare la prassi giudiziaria in materia immobiliare.

Limitazioni e controllo più stringente sulla pubblicità delle vendite giudiziarie

Il testo modifica anche l’articolo 490 del codice di procedura civile, introducendo un divieto totale di pubblicizzare le vendite giudiziarie senza il via libera esplicito del giudice. Restano valide solo le eccezioni già previste nel sistema normativo. Il mancato rispetto di questa restrizione comporta la decadenza di ogni diritto a compensi o rimborsi per chi ha realizzato attività promozionali non autorizzate.

Tutela della riservatezza e regolarità

Questa misura nasce per proteggere la riservatezza e la regolarità delle aste immobiliari esecutive, arginando fenomeni di pubblicità non controllata che, in passato, hanno generato possibili distorsioni o forme di speculazione. Limitare la visibilità senza un accurato controllo dovrebbe contribuire a mantenere trasparenza e correttezza nelle procedure, evitando che vendite siano soggette a pressioni esterne o informazioni fuorvianti.

Il divieto nasce anche dalla volontà di rendere più snella e ordinata la gestione delle vendite, attribuendo al giudice l’ultima parola sulle modalità di comunicazione e pubblicizzazione. Così si riduce il rischio di situazioni ambigue o conflitti di interesse, contribuendo a un contesto più stabile e affidabile per gli operatori e i cittadini coinvolti.

Ripercussioni e ragioni dietro la modifica legislativa

Il provvedimento si concentra su un aspetto delicato del processo esecutivo, quello immobiliare, spesso caratterizzato da pratiche disomogenee e scarsa trasparenza. Definendo obblighi precisi per le valutazioni e stabilendo limiti sulla pubblicità, la legge vuole rallentare possibili abusi e rendere gli atti più uniformi. Non si tratta di una riforma di ampio respiro ma di un intervento tecnico che agisce su elementi fondamentali per la qualità e l’affidabilità degli esiti delle esecuzioni.

La precisione nelle perizie permette anche di tutelare meglio i diritti delle parti coinvolte, soprattutto del debitore e del creditore, assicurando che i valori degli immobili riflettano la realtà del mercato. Un sistema più trasparente e standardizzato consente alle banche di basare meglio le proprie decisioni su dati validi, migliorando le condizioni per chi cerca finanziamenti garantiti da immobili.

Queste modifiche si inseriscono in un quadro di aggiornamenti destinati a riequilibrare e precisare i meccanismi esecutivi. Lo sforzo punta a una maggiore affidabilità e coerenza giudiziaria, riducendo i margini di discrezionalità e standardizzando le procedure nelle varie sedi territoriali, con effetti diretti sul funzionamento complessivo del sistema civile.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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