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Misure per alleggerire la pressione doganale sui pacchi piccoli acquistati online e garantire sicurezza nell’UE

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Ogni giorno, circa 12 milioni di pacchi di piccole dimensioni entrano nell’Unione europea grazie agli acquisti online. Questo flusso massiccio mette sotto pressione le autorità doganali e gli organismi di vigilanza del mercato, che faticano a controllare e garantire la sicurezza dei prodotti importati. Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante con l’obiettivo di proporre soluzioni concrete per affrontare queste difficoltà, migliorando i controlli senza rallentare il commercio digitale.

Proposte per snellire i controlli doganali attraverso magazzini europei

Una delle principali idee emerse riguarda il cosiddetto “immagazzinamento”. I deputati suggeriscono che i venditori extra-UE dovrebbero creare magazzini all’interno dell’Unione da cui spedire direttamente ai clienti europei. In questo modo, le autorità potrebbero effettuare ispezioni collettive sulle merci stoccate in un unico luogo invece di dover verificare ogni singolo pacco al confine. Questa soluzione mira a ridurre tempi e costi legati ai controlli doganali, rendendo più semplice individuare eventuali irregolarità o prodotti non conformi alle norme comunitarie.

Contesto attuale e vantaggi della concentrazione

Questa proposta si inserisce in un contesto dove attualmente molti pacchi vengono sottoposti a pochi o nessun controllo diretto proprio perché gestiti singolarmente lungo tutta la catena logistica internazionale. Concentrando le spedizioni in magazzini europei si potrebbe quindi migliorare la tracciabilità delle merci e rafforzarne la sicurezza prima della distribuzione finale ai consumatori.

Rimozione dell’esenzione dai dazi per merci inferiori a 150 euro

La risoluzione affronta anche il tema dei dazi doganali applicabili alle importazioni di basso valore. Attualmente esiste un’esenzione per le merci con valore inferiore a 150 euro che entra nell’UE senza tassazione aggiuntiva. I deputati chiedono l’eliminazione di questa soglia perché ritengono che favorisca pratiche scorrette: circa il 65% dei pacchi è infatti sottostimato intenzionalmente dagli operatori commerciali extra-europei per evitare tasse.

Impatto della rimozione dell’esenzione

Questo fenomeno genera una concorrenza sleale nei confronti delle imprese comunitarie, oltre ad alimentare rischiosi vuoti normativi sul fronte della sicurezza dei prodotti importati. La proposta sarà uno degli aspetti chiave nei negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio sulla riforma del Codice Doganale iniziata nel luglio 2025.

Introduzione della tariffa gestione da due euro sui pacchi extra ue

Tra le misure discusse c’è anche l’introduzione di una tariffa fissa pari a due euro su ogni pacco proveniente dall’esterno dell’Unione europea. Questa idea parte dalla comunicazione ufficiale della Commissione europea sull’e-commerce ed è volta a coprire almeno in parte i costosi processamenti amministrativi legati all’enorme volume degli invii internazionali.

I deputati però hanno chiesto alla Commissione europea ulteriori verifiche affinché questa somma sia proporzionata rispetto ai reali costi sostenuti dalle autorità doganali, rispettosa delle regole internazionali stabilite dall’Organizzazione mondiale del commercio e non ricada come onere aggiuntivo sui consumatori europei già penalizzati dalla concorrenza estera.

Digitalizzazione come strumento contro sovraccarico e rischiosità nelle frontiere

Il Parlamento ha indicato nella digitalizzazione uno strumento fondamentale per alleggerire il carico sulle strutture preposte al controllo delle merci transfrontaliere. Tecnologie come intelligenza artificiale o blockchain possono supportare procedure più rapide ed efficaci nella verifica della conformità dei prodotti alle normative UE.

Investimenti e sicurezza

Inoltre viene richiesto agli stati membri maggior impegno nel destinare risorse specifiche allo sviluppo tecnologico negli aeroporti, porti, punti d’ingresso strategici dove si concentrano ispezioni complesse su carichi voluminosi. Un punto cruciale riguarda poi l’esclusione dai sistemi critici – come quelli dedicati alla scansione o all’ispezione – dei venditori considerati ad alto rischio sotto vari profili: economico ma anche legato alla sicurezza nazionale o sanitaria.

Iter legislativo verso la riforma del codice doganale europeo

Le proposte contenute nella risoluzione approvata dal Parlamento saranno oggetto di discussioni approfondite durante i negoziati interistituzionali tra Parlamento stesso e Consiglio dell’Unione europea sul nuovo Codice Doganale, avviate ufficialmente dall’agosto 2025. Questi colloqui definiranno quali misure saranno effettivamente adottate diventando legge vincolante per tutti gli stati membri coinvolti nelle operazioni commerciali transfrontaliere. Il processo sarà seguito con attenzione dalle parti interessate dato l’impatto diretto sulle dinamiche commerciali digitali nel continente europeo.

Dichiarazioni sulla tutela consumatori imprese dopo voto parlamentari eu

Subito dopo il voto Salvatore De Meo , relatore principale sul dossier, ha sottolineato quanto sia importante proteggere salute, sicurezza e diritti dei consumatori. Questi ultimi spesso sono esposti al rischio derivante da operatori extracomunitari che aggirano regole vigenti creando condizioni sleali verso aziende europee. Le nuove disposizioni mirano quindi ad aumentare trasparenza, tracciabilità pratiche commerciali contrastando manipolazioni fraudolente dietro acquisti online. L’obiettivo dichiarato è costruire un mercato digitale equo, sicuro, trasparente, capace anche di difendere produttori locali.

Sfide aperte nel commercio elettronico internazionale verso europa sicura

L’espansione degli acquisti via web offre comodità mai viste prima ma porta con sé criticità rilevanti. Moltissimi articoli introdotti nell’Unione europea non rispettano standard minimi previsti, mettendo potenzialmente in crisi sistema sanitario sociale locale. Inoltre aziende comunitarie soffrono concorrenza distorta mentre cittadini sono vittime frequenti di trucchi, messaggi pubblicitari ingannevoli. Per finire cresce pure costo ambientale collegato allo smaltimento rifiuti derivanti dagli imballaggi spesso poco riciclabili. Tutti questi elementi spingono istituzioni UE ad agire tempestivamente affinché mercato digitale mantenga caratteristiche affidabili, sicure e economicamente sostenibili.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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