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Meloni ricevuta da papa leone xiv in vaticano per discutere crisi internazionali e temi etici

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La presidente del consiglio Giorgia Meloni si è recata oggi in Vaticano per un incontro ufficiale con papa leone xiv, il primo dopo la sua elezione a maggio 2025. L’appuntamento, fissato alle 11:30 nel palazzo apostolico, si concentra su questioni internazionali urgenti come i conflitti in ucraina e nella striscia di gaza, oltre a temi delicati legati ai rapporti tra stato e chiesa e alle normative sul fine vita. Subito dopo l’udienza con il pontefice è previsto un colloquio con il segretario di stato vaticano pietro parolin.

L’incontro tra meloni e papa leone xiv: contesto e partecipanti

L’udienza odierna rappresenta la prima occasione ufficiale di dialogo diretto tra la premier italiana Giorgia Meloni e papa leone xiv dall’insediamento del pontefice avvenuto lo scorso 8 maggio. La visita si svolge nel cuore del Vaticano, presso il palazzo apostolico dove vengono affrontate tematiche che riguardano non solo la politica internazionale ma anche questioni sociali ed etiche rilevanti per entrambi gli interlocutori.

Meloni è accompagnata dal sottosegretario Alfredo Mantovano; una prassi consolidata prevede che al termine dell’incontro con il pontefice segua una conversazione istituzionale con pietro parolin, figura chiave della diplomazia vaticana. I precedenti scambi fra Meloni e Leone XIV erano stati limitati a due saluti brevi durante eventi pubblici – l’insediamento pontificio stesso e il giubileo dei governanti – oltre a due conversazioni telefoniche rese note nei giorni successivi.

Focus sui conflitti globali: ucraina, gaza e proposte di pace

Il tema centrale dell’incontro riguarda i numerosi scenari di guerra aperti nel mondo. In particolare vengono approfondite le tensioni legate alla guerra in ucraina che continua ad avere impatti devastanti sulla popolazione civile europea ed estesa attenzione viene dedicata alla crisi umanitaria nella striscia di gaza.

Durante i colloqui telefonici precedenti al faccia a faccia odierno Meloni aveva espresso apprezzamento per gli sforzi diplomatici della santa sede volti alla cessazione delle ostilità ovunque siano presenti conflitti armati. Il pontefice ha ribadito più volte la sua contrarietà al riarmo indiscriminato definendolo una “falsa propaganda” che alimenta soltanto “la legge del più forte”. Nel corso dell’udienza sono state verificate possibilità concrete affinché il Vaticano possa ospitare futuri negoziati diretti fra russia e ucraina; finora però non sono emerse condizioni favorevoli allo svolgimento degli incontri.

Dibattito sul fine vita: aspetti legislativi ed etici all’esame

Un altro punto importante discusso riguarda i dossier relativi ai diritti civili, nello specifico quello sul fine vita attualmente all’esame delle commissioni giustizia e affari sociali del senato italiano. Il governo ha presentato recentemente un testo normativo destinato ad arrivare in aula entro metà luglio 2025.

Nel ddl viene previsto un riferimento esplicito alle cure palliative destinate ai malati terminali; resta da chiarire se queste debbano essere obbligatorie o semplicemente rese concretamente disponibili secondo quanto auspicato dalla conferenza episcopale italiana . La normativa intende garantire sia l’assistenza necessaria sia la possibilità per i pazienti di scegliere trattamenti finalizzati alla conclusione dignitosa della propria esistenza senza forzature o imposizioni esterne.

Meloni ha ricordato nella lettera inviata al Papa dopo il conclave come lo stato italiano riconosca chiaramente la distinzione ma anche rispetto reciproco verso la chiesa cattolica sottolineando uno sviluppo parallelo nelle relazioni istituzionali fra poteri civili ed ecclesiastici.

Controversie sull’8xmille: modifiche recenti sollevano critiche dalla cei

Negli ultimi mesi è tornata sotto osservazione anche la questione dell’8xmille destinato alle confessioni religiose italiane attraverso accordo con lo stato. Nel 2023 era stata introdotta una nuova finalità d’impiego statale dei fondi raccolti tramite questa quota fiscale: programmi per recupero dalle tossicodipendenze accanto alle cinque già previste dal precedente governo conte2 nel 2020.

Questa modifica ha provocato reazioni negative soprattutto da parte della cei guidata dal cardinale matteo zuppi che ne ha contestato unilateralità definendo tale intervento lesivo degli equilibri pattizi esistenti fra stato italiano, chiesa cattolica altre confessione firmatarie degli accordi concordatari. Per questo motivo sono stati avviati tavoli tecnici bilaterali italia-santa sede volti a valutare eventuali aggiustamenti condivisi su ogni cambiamento riguardante questi accordi.

Tra le ipotesi allo studio vi sarebbe quella di offrire opzioni multiple nell’attribuzione delle quote relative all’8xmille, così da evitare disparità ingenerali tra diverse comunità religiose coinvolte nelle intese statali.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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