Matteo Salvini rassicura: nessun attrito con Giorgia Meloni dopo la telefonata con il vicepresidente Usa

Il vicepremier Matteo Salvini, in videocollegamento con la scuola della Lega, smentisce tensioni con la premier Giorgia Meloni dopo una telefonata con il vicepresidente americano Vance, ribadendo l’importanza della pace in Ucraina.
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Matteo Salvini rassicura: nessun attrito con Giorgia Meloni dopo la telefonata con il vicepresidente Usa - unita.tv

Il vicepremier Matteo Salvini ha chiarito che non ci sono tensioni con la premier Giorgia Meloni a seguito della sua recente conversazione telefonica con il vicepresidente americano Vance. Durante un intervento in videocollegamento con la scuola di formazione politica della Lega, Salvini ha smentito le voci di conflitti interni, definendo tali affermazioni come “retroscena inesistenti e surreali”. La questione è emersa in un contesto di crescente attenzione verso le relazioni tra Italia e Stati Uniti, in particolare in relazione alla guerra in Ucraina.

La telefonata con il vicepresidente Vance

Matteo Salvini ha confermato di aver avuto una conversazione telefonica con il vicepresidente americano Vance, ma ha sottolineato che questo non ha generato alcun tipo di attrito con Giorgia Meloni. Il vicepremier ha reagito alle speculazioni dei media, affermando che le notizie di presunti conflitti tra lui e la premier sono infondate. “Ho letto alcuni giornali che parlano di guerra con Meloni sui contatti con gli Stati Uniti, ma siamo su scherzi a parte, non è giornalismo”, ha dichiarato. Questa affermazione mira a rassicurare l’opinione pubblica e a mantenere un’immagine di unità all’interno del governo italiano.

Riflessioni sulla guerra in Ucraina

Salvini ha poi ampliato il discorso, toccando il tema della guerra in Ucraina. Ha ricordato un incontro avvenuto alla Casa Bianca con Donald Trump, Vance e il presidente ucraino Zelensky, sottolineando come quel momento abbia segnato un cambiamento significativo nel modo di affrontare il conflitto. Secondo il vicepremier, Trump ha compiuto più progressi verso la pace in due mesi di mandato rispetto ad altri leader in anni. Ha esortato a sostenere il processo di pace, evitando di focalizzarsi su spese militari e armamenti. “La pace è un bene supremo da cui discende il benessere economico e spirituale”, ha affermato, evidenziando l’importanza di promuovere un clima di disarmo e pacificazione.

La posizione della Lega sulla sicurezza e la pace

Il leader della Lega ha ribadito la necessità di un approccio costruttivo verso la pace, affermando che il partito si colloca “dalla parte giusta della storia”. Ha parlato di valori come il lavoro, la famiglia e il benessere, invitando i membri del suo partito a diventare “costruttori di pace”. Salvini ha anche criticato le spese militari della Germania, avvertendo che un aumento degli armamenti non porta mai a buone notizie. Ha citato la situazione attuale, in cui si parla di investimenti massicci in armi, sottolineando che la retorica bellica non è la soluzione.

Critiche al discorso di riarmo europeo

Infine, Salvini ha espresso il suo apprezzamento per la posizione di Marco Travaglio riguardo al piano di riarmo europeo, sottolineando che, nonostante Travaglio non sia un sostenitore della Lega, ha mostrato lucidità nel commentare la situazione con la Russia. Ha messo in evidenza come le previsioni pessimistiche su Putin siano state smentite dalla realtà, con il leader russo che continua a rappresentare una minaccia. Questo contesto ha portato a una crescente pressione per investire in armamenti, un tema che Salvini ha affrontato con preoccupazione, evidenziando la necessità di un approccio più pacifico e diplomatico.

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