
Il presidente Mattarella, ad Arezzo per il YouTopic Fest 2025, ha sottolineato l'importanza dell'unità europea e della pace basata sulle regole internazionali, richiamando i valori della Costituzione italiana e l'impegno dei giovani per un futuro di dialogo e convivenza. - Unita.tv
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato da Arezzo sulla necessità di ricostruire un sistema di rapporti internazionali fondato sulle regole, sottolineando il ruolo cruciale dell’Unione europea come perno del dialogo globale. In occasione del festival YouTopic Fest 2025 e della marcia della pace, Mattarella ha ribadito l’importanza di mantenere l’unità europea per affrontare le sfide interne ed esterne, ricordando il progetto di pace inscritto nella Costituzione italiana e l’origine storica dell’Unione stessa.
Il nuovo modello di coesistenza per la pace secondo mattarella
Mattarella ha spiegato che la pace non si ottiene solamente evitando i conflitti, ma costruendo un sistema di rapporti internazionali che riporti al centro il rispetto delle regole condivise. Ha evidenziato come l’Unione europea debba trasformarsi in un punto fermo del dialogo tra popoli e nazioni, diventando più coesa e resistente a pressioni e attacchi che provengono sia dall’interno sia da attori esterni. Il presidente ha richiamato la necessità che la Ue agisca unita per ridisegnare una convivenza possibile nel mondo di oggi.
La riflessione parte dal valore costitutivo dell’Unione europea, che ha segnato un cambiamento storico radicale rispetto al passato, trasformando rapporti di conflitto in collaborazione. Mattarella ha richiamato l’importanza di questo capovolgimento di prospettiva, nato proprio dall’aver compreso le conseguenze della violenza e dalla volontà di evitarla attraverso una comune ricerca di pace.
Il messaggio della costituzione italiana e la costruzione della pace
Il progetto di pace, ha ricordato il presidente, si fonda anche sull’articolo 11 della Costituzione italiana. Questo articolo esprime il rifiuto della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, mettendo invece al centro la collaborazione e la pace fra le nazioni. Mattarella ha sottolineato che questa visione ha guidato anche la nascita della Costituzione, che racchiudeva il desiderio di pace e cooperazione emerso dopo gli orrori della guerra.
Anche nei momenti in cui l’Italia ha dovuto difendersi attraverso le armi, l’obiettivo finale è sempre stato quello di ristabilire un equilibrio di pace e dialogo tra i popoli. Questo senso profondo di pace come meta ha accompagnato la storia repubblicana italiana sin dall’inizio, influenzando anche il contributo italiano all’Unione europea.
L’evento di arezzo: un appuntamento con i giovani in cammino per la pace
Sergio Mattarella è arrivato alla Cittadella della pace di Rondine, vicino ad Arezzo, per inaugurare la decima edizione del festival del conflitto YouTopic Fest 2025. Il festival coinvolge giovani provenienti da aree segnate da guerre e tensioni, come israeliani e palestinesi, russi e ucraini, studenti che a Rondine condividono percorsi di studio e convivenza per costruire un futuro senza nemici.
La giornata è stata caratterizzata dalla marcia della pace “In cammino per la pace”, che ha visto oltre 7mila persone, in maggioranza giovani, percorrere dieci chilometri da Arezzo fino alla Cittadella. Alla cerimonia hanno partecipato autorità locali e nazionali, tra cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e rappresentanti della Chiesa italiana come il segretario generale della Cei Giuseppe Baturi.
Mattarella ha avuto modo di incontrare personalmente molti ragazzi, ascoltando domande dirette e confrontandosi con loro sulla pace e sul loro impegno quotidiano. Presente anche una rappresentanza di europarlamentari e imprenditori, come Brunello Cucinelli, sottolineando l’attenzione sul valore civile e sociale del festival.
Un messaggio di pace e dialogo dopo l’incontro con il papa
Prima di partecipare all’evento di Rondine, il presidente Mattarella ha riferito di aver trasmesso al papa il sentimento e l’affetto dell’Italia. Questo passaggio ufficiale sottolinea il legame tra le istituzioni italiane e le realtà religiose impegnate nella costruzione della pace, rafforzando un front comune basato su dialogo e solidarietà.
L’incontro con i giovani di Rondine e la marcia della pace testimoniano la volontà di mantenere viva e concreta la ricerca di convivenza pacifica tra popoli diversi, in momenti storici segnati da nuove tensioni internazionali. Il ruolo delle istituzioni e dei cittadini appare centrale per evitare che i conflitti si ripetano e per promuovere una cultura basata sul rispetto reciproco e sulla collaborazione attiva.