Mario draghi e sergio mattarella al vertice cotec di coimbra: sfide e misure per l’europa
L’Europa, al vertice Cotec di Coimbra, affronta sfide economiche e politiche. Mario Draghi e Sergio Mattarella sottolineano l’urgenza di misure concrete per garantire stabilità e competitività nell’Unione europea.

Il vertice Cotec di Coimbra ha evidenziato le sfide economiche e politiche dell’Europa, con Draghi e Mattarella che hanno sottolineato l’urgenza di misure concrete per rafforzare la stabilità, la competitività e la coesione dell’Unione europea di fronte a tensioni commerciali e fragilità economiche. - Unita.tv
L’Europa affronta cambiamenti importanti in un contesto internazionale segnato da tensioni commerciali e fragilità economiche. Al vertice Cotec di Coimbra, ex premier Mario Draghi e il presidente della repubblica Sergio Mattarella hanno sottolineato la necessità di misure concrete per preservare la stabilità e la competitività dell’Unione europea, richiamando l’attenzione sulle difficoltà legate alla gestione del debito e alle divisioni politiche tra i paesi membri.
La crisi del sistema multilaterale e l’impatto delle tensioni commerciali
Mario Draghi ha descritto una situazione che si stava già aggravando da anni, ben prima dell’ultimo aumento delle tariffe commerciali. La frammentazione politica interna agli stati europei ha complicato la risposta comune ai problemi economici, indebolendo il coordinamento tra i paesi e rallentando le decisioni. Questa debolezza politica si è accompagnata a una crescita economica contenuta, che ha limitato le risorse a disposizione per interventi strutturali.
Il momento attuale segna un punto di rottura nel sistema multilaterale, osserva Draghi. L’adozione di azioni unilaterali, infatti, ha eroso la capacità di organismi come il Wto di gestire le dispute commerciali. Questa crisi dell’ordine internazionale ha fatto sì che le regole condivise perdano progressivamente efficacia, aprendo la strada a conflitti che si risolvono fuori dai canali diplomatici tradizionali.
Effetti sulla stabilità economica europea
Draghi ha rimarcato come quest’evoluzione renda complicato il mantenimento di relazioni economiche stabili, soprattutto in un momento in cui l’economia globale è soggetta a forti pressioni. La sfida per l’Europa è quindi duplice: contenere gli effetti negativi dei contrasti commerciali e rafforzare le reti di collaborazione interna per evitare rischi sistemici.
Le risposte dell’europa alle nuove sfide fiscali e di bilancio
Nel discorso al vertice Cotec, Mario Draghi ha evidenziato le mosse dell’Unione europea per rispondere alle difficoltà fiscali crescenti. L’Ue ha modificato le regole fiscali e avviato la cosiddetta “clausola di salvaguardia” per semplificare l’incremento delle spese militari, una priorità in un contesto geopolitico incerto.
Tuttavia, spiega Draghi, solo cinque paesi dell’area euro, rappresentanti circa la metà del Pil complessivo, hanno chiesto un’estensione del periodo di aggiustamento di bilancio. La situazione è complessa, considerando che molti stati hanno livelli di debito elevati, che limitano la possibilità di ignorare vincoli di spesa pubblica.
Il debito comune come strumento strategico
In questo quadro, l’emissione di debito comune appare uno strumento indispensabile per finanziare spese condivise e sostenere progetti che coinvolgano più paesi. Per Draghi questo debito comune rappresenta una tappa cruciale nella tabella di marcia europea, permettendo una gestione più solida delle risorse e una maggiore coesione politica tra gli stati membri.
L’appello di sergio mattarella sulla competitività e l’urgenza di agire
Sergio Mattarella ha preso la parola dopo Mario Draghi, ricordando che il simposio Cotec di Coimbra celebra quest’anno il ventesimo anniversario. Mattarella ha posto la competitività in cima all’agenda europea, come tema fondamentale per il futuro del continente.
Il presidente della repubblica ha avvertito che “fermarsi non è più possibile”. L’immobilismo rischia di provocare un arretramento in termini di benessere materiale per i cittadini europei e un distacco definitivo dalle frontiere tecnologiche globali. Questo scenario indebolirebbe l’Europa anche su piani strategici e geopolitici, riducendo la capacità di far fronte a sconvolgimenti nell’ordine mondiale.
Mattarella ha voluto sottolineare quanto siano evidenti questi rischi sia nel rapporto presentato da Draghi che in quello di Enrico Letta sul futuro del mercato interno. Per lui, “agire con tempestività e determinazione è un dovere per i governi e le istituzioni comunitarie”.
Un riferimento simbolico alla turandot di puccini per l’urgenza europea
Durante il suo intervento, Sergio Mattarella ha fatto un richiamo simbolico all’opera Turandot di Giacomo Puccini, citando la romanza “Nessun dorma” eseguita poco prima al vertice Cotec. Questa evocazione sottolinea l’urgenza che deve animare la politica comunitaria, un invito a non riposare sugli allori mentre l’Europa si trova ad affrontare sfide decisive.
Il presidente ha definito il simposio un momento cruciale per rilanciare il progetto europeo, invitando a un impegno condiviso che vada oltre le divisioni e si concentri su azioni concrete. Alla luce di questo senso di emergenza, il vertice ha rappresentato un’occasione per ribadire la necessità di un percorso chiaro e coerente verso un’Europa più solida e competitiva.