Il senatore del Partito Democratico, Marco Meloni, ha rilasciato un’intervista a Fanpage.it, affrontando temi cruciali come i referendum del 9 giugno, il riarmo, la cittadinanza e le alleanze politiche. Meloni ha espresso preoccupazione per la strategia del governo, che ha fissato le date dei referendum in concomitanza con i ballottaggi delle amministrative, evidenziando un tentativo di ridurre la partecipazione degli elettori. La discussione si è poi spostata su questioni di politica estera e interna, rivelando le tensioni all’interno della maggioranza e con il Movimento 5 Stelle.
La strategia del governo sui referendum
Marco Meloni ha denunciato la scelta del governo di tenere i referendum l’8 e 9 giugno, lo stesso giorno dei ballottaggi per le amministrative, come un chiaro tentativo di ostacolare la partecipazione degli elettori. Secondo il senatore, la coincidenza delle date è un modo per ridurre l’affluenza, poiché storicamente i ballottaggi attirano meno votanti rispetto al primo turno. Meloni ha sottolineato che, nonostante questa strategia, c’è un aspetto positivo: i cittadini fuori sede potranno esercitare il loro diritto di voto. Ha espresso la speranza che il governo stabilisca una normativa chiara per garantire la possibilità di voto per tutti gli elettori, indipendentemente dalla loro residenza.
Il senatore ha anche evidenziato l’importanza della partecipazione democratica, definendo il tentativo di limitare il voto come un pericolo per la democrazia. Meloni ha invitato a considerare la questione da un punto di vista positivo, sottolineando che l’apertura al voto per i fuori sede è un passo avanti, sebbene sia necessario un impegno costante per garantire che tutti possano votare in ogni occasione elettorale.
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Le divisioni sul riarmo e le alleanze politiche
Un altro tema centrale dell’intervista è stato il riarmo, su cui il Partito Democratico ha cercato di trovare un’unità interna dopo le recenti tensioni. Meloni ha affermato che il partito ha raggiunto una certa compattezza nel chiedere miglioramenti al piano di riarmo proposto dal governo. Tuttavia, ha evidenziato che all’interno della maggioranza ci sono ancora divisioni significative, con diverse posizioni che emergono tra i membri del governo.
Riguardo alle relazioni con il Movimento 5 Stelle, Meloni ha commentato le dichiarazioni di Giuseppe Conte, sottolineando che le posizioni espresse dal leader del M5S non sono sempre condivisibili. Tuttavia, ha manifestato apertura verso un dialogo costruttivo, auspicando che Conte possa avvicinarsi alle posizioni del Partito Democratico su questioni di politica estera.
Riforma del Jobs Act e cittadinanza
Il senatore ha anche affrontato il tema del Jobs Act, evidenziando che la decisione di sostenere il referendum contro questa legge è stata presa dal partito e non è solo un’opinione personale della segretaria Elly Schlein. Meloni ha sottolineato che il Jobs Act è ormai superato e che ci sono questioni più urgenti da affrontare, come il salario minimo e le condizioni di lavoro. Ha ribadito l’importanza di garantire stipendi adeguati e di investire nella sanità pubblica e nell’istruzione.
In merito alla proposta di riforma della cittadinanza, Meloni ha espresso la necessità di superare il legame tra cittadinanza e sangue, sostenendo che chi vive e lavora in Italia dovrebbe avere la possibilità di ottenere la cittadinanza più facilmente. Ha sottolineato che, nonostante i requisiti complessi, è fondamentale riconoscere il diritto di cittadinanza a chi contribuisce attivamente alla società .
La posizione del Pd sul piano di riarmo europeo
Infine, Meloni ha discusso la posizione del Partito Democratico riguardo al piano di riarmo europeo, chiedendo una revisione radicale. Ha evidenziato l’importanza di costruire una difesa comune europea, che integri le difese nazionali e garantisca l’autonomia dell’Europa. Secondo Meloni, è cruciale che l’Europa non dipenda dagli Stati Uniti per la propria sicurezza e che si lavori per un’industria della difesa europea forte e indipendente.
Ha criticato la visione del governo attuale, che sembra confondere gli interessi europei con quelli americani, sottolineando che l’Europa è il risultato di un impegno collettivo per la libertà e la democrazia. Meloni ha concluso affermando che il Partito Democratico è pronto a costruire alleanze chiare e trasparenti, basate su posizioni condivise, per affrontare le sfide attuali e future.
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