L’Unione Europea sta progettando di introdurre dazi fino al 25% su una serie di prodotti statunitensi come risposta alle tariffe imposte dal presidente Donald Trump su acciaio e alluminio. Tuttavia, il bourbon è stato escluso dalla lista per proteggere i vini e gli alcolici europei dalle possibili rappresaglie. Questa decisione, emersa da un documento visionato dall’Afp, evidenzia la strategia dell’UE nel gestire le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, mentre si cerca di mantenere aperti i canali di negoziazione.
La strategia dell’Unione Europea
La posizione dell’Unione Europea rimane chiara: l’obiettivo è evitare l’imposizione di dazi. Olof Gill, portavoce della Commissione Europea, ha dichiarato in una conferenza stampa che l’UE sta adottando un approccio “calmo e calibrato” e che è in costante comunicazione con gli Stati membri e le industrie. Gill ha sottolineato che l’Unione non ha creato questa situazione e che attende che gli Stati Uniti si impegnino in negoziati significativi. La Commissione sta preparando una lista di prodotti statunitensi che potrebbero essere soggetti a dazi, con un voto previsto per domani in comitato.
Gill ha anche chiarito che l’UE è aperta al dialogo con Washington, affermando che “la porta è aperta” per discussioni future. Ha inoltre menzionato lo strumento anti-coercizione dell’UE, creato per affrontare situazioni di coercizione economica, evidenziando che l’Unione è pronta a reagire in modo più rapido rispetto alle misure commerciali tradizionali. Nonostante ciò, l’UE spera di evitare un conflitto commerciale su larga scala, definito “Big Bang”.
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L’elenco dei prodotti colpiti dai dazi
Bruxelles ha deciso di escludere il bourbon da un elenco preliminare di prodotti statunitensi da colpire con dazi, in risposta alle pressioni dei principali esportatori di vino, come Francia e Italia. Questi paesi temevano che le tariffe del 200% annunciate da Trump sulle beverage alcoliche europee avrebbero avuto un impatto devastante sulle loro esportazioni. Il whiskey americano, quindi, non figura nell’elenco finale che è stato condiviso con i rappresentanti degli Stati membri dell’UE.
La lista dei prodotti soggetti a dazi include beni come soia, pollame, riso, mais dolce, frutta, noci, legno, motociclette, plastica, tessuti, dipinti, apparecchiature elettriche e prodotti di bellezza. Fino ad ora, l’Unione Europea ha mantenuto una posizione di attesa riguardo ai dazi del 20% imposti da Trump, cercando di evitare un’escalation delle tensioni commerciali attraverso il dialogo.
L’UE sta rispondendo, però, alle tariffe sui metalli, con un piano in due fasi che si svilupperà nelle prossime sei settimane. La prima fase prevede la reintroduzione di dazi precedentemente sospesi, mentre la seconda fase riguarderà nuovi dazi su beni statunitensi. Se approvati, molti di questi dazi entreranno in vigore a metà maggio, mentre alcune tariffe, come quelle sulle mandorle, inizieranno a dicembre.
Le dichiarazioni dei rappresentanti europei
Il commissario al Commercio dell’UE, Maros Sefcovic, ha affermato che la risposta europea non raggiungerà il livello di 26 miliardi di euro, poiché l’Unione ha ascoltato attentamente le preoccupazioni degli Stati membri. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito l’importanza di escludere il bourbon dall’elenco dei prodotti colpiti, sottolineando che tale decisione sarebbe stata “controproducente” per le esportazioni di vino italiano.
Tajani ha espresso la sua opinione durante un incontro a Lussemburgo con i ministri del commercio dell’UE, dove si discutevano le nuove misure tariffarie annunciate da Trump. La posizione dell’Italia riflette una preoccupazione più ampia all’interno dell’Unione Europea riguardo all’impatto delle tariffe statunitensi sulle proprie esportazioni e sull’equilibrio commerciale tra le due sponde dell’Atlantico.