L’Unione Europea continua a manifestare il proprio impegno per affrontare le sfide economiche e commerciali derivanti dai dazi imposti dagli Stati Uniti. Questo tema è stato al centro di una conversazione tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il primo ministro britannico, Keir Starmer. Durante il colloquio, von der Leyen ha espresso preoccupazione per le conseguenze dei dazi annunciati da Donald Trump, evidenziando la necessità di una risposta coordinata tra le nazioni.
La posizione dell’unione europea sui dazi
Ursula von der Leyen ha sottolineato la sua “profonda preoccupazione” riguardo ai dazi imposti da Trump il 2 aprile, che potrebbero avere effetti devastanti non solo per gli Stati Uniti, ma anche per gli altri Paesi, in particolare quelli più vulnerabili. La presidente ha riconosciuto che i dazi rappresentano un “importante punto di svolta” per gli Stati Uniti, ma ha anche chiarito che l’Unione Europea è pronta a difendere i propri interessi. In caso di necessità , l’UE potrebbe adottare contromisure proporzionate per mitigare l’impatto di queste misure commerciali.
La Commissione Europea ha reso noto che l’Unione è aperta al dialogo e alla negoziazione con gli Stati Uniti, ma non esiterà a proteggere i propri interessi economici. Questo approccio riflette una strategia più ampia dell’Unione, che mira a garantire stabilità e sicurezza economica in un contesto internazionale sempre più complesso.
Leggi anche:
Collaborazione tra unione europea e regno unito
Durante il colloquio, von der Leyen ha anche evidenziato l’importanza della cooperazione tra l’Unione Europea e il Regno Unito, specialmente in ambito di sicurezza e difesa. Entrambi i leader hanno concordato sull’importanza di lavorare insieme per affrontare le sfide globali, come il sostegno all’Ucraina e la gestione delle crisi internazionali. La presidente della Commissione ha ribadito l’impegno dell’Unione a collaborare strettamente con il Regno Unito, sottolineando che il prossimo vertice UE-Regno Unito, previsto per il 19 maggio, rappresenterà un’importante opportunità per rafforzare questa cooperazione.
In vista di questo incontro, von der Leyen ha confermato la sua presenza a Londra il 24 aprile, in occasione di un vertice internazionale dedicato alla sicurezza energetica. Questo evento sarà cruciale per discutere le strategie future e le politiche energetiche, in un momento in cui la sicurezza energetica è diventata una priorità globale.
Le dichiarazioni di keir starmer
Keir Starmer ha commentato la situazione attuale, affermando che “il mondo, come lo conoscevamo, è finito”. Il primo ministro britannico ha messo in evidenza l’assenza di vincitori in una guerra commerciale e ha dichiarato che il governo britannico è pronto a intervenire per proteggere le aziende locali dalla tempesta economica causata dai dazi. Starmer ha ribadito l’importanza di perseguire un accordo commerciale con gli Stati Uniti, per cercare di alleviare gli effetti negativi dei dazi.
Il premier ha anche riconosciuto che l’idea di un intervento statale per modellare il mercato potrebbe non essere ben vista da tutti, ma ha sottolineato che le circostanze attuali richiedono un approccio pragmatico e flessibile. La sua determinazione a proteggere le aziende britanniche è chiara, in un contesto in cui i dazi al 10% sull’importazioni dal Regno Unito, voluti da Trump, hanno creato preoccupazioni significative.
netanyahu e il dialogo con trump
In un contesto parallelo, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato la sua intenzione di discutere con Donald Trump durante la sua visita negli Stati Uniti. Netanyahu ha espresso la volontà di affrontare diversi temi, tra cui la questione degli ostaggi e le relazioni commerciali tra Israele e Stati Uniti, in particolare riguardo ai dazi del 17% imposti su Israele.
La visita di Netanyahu negli Stati Uniti, a pochi giorni dall’annuncio dei nuovi dazi, evidenzia l’importanza delle relazioni tra i due Paesi. Il premier israeliano ha sottolineato di essere il primo leader internazionale a incontrare Trump dopo l’introduzione delle nuove misure tariffarie, evidenziando il legame personale e strategico tra Israele e gli Stati Uniti in un momento di grande rilevanza geopolitica.