
Il Parlamento italiano sta esaminando una legge per migliorare la tutela dei minori in affidamento, introducendo un Osservatorio nazionale e registri per garantire trasparenza, efficienza e controlli nei procedimenti di affidamento. - Unita.tv
L’affidamento dei minori in situazioni di crisi familiare presenta criticità emerse negli ultimi anni. Si tratta di un processo delicato, dove possono manifestarsi alcune anomalie, come istituzionalizzazioni inappropriate o tempi di affidamento troppo lunghi. Per affrontare queste problematiche, il parlamento italiano sta esaminando un disegno di legge dedicato alla tutela dei minori affidati, con lo scopo di migliorare la trasparenza e l’efficacia degli interventi.
Distorsioni nelle procedure di affidamento e necessità di interventi mirati
La gestione degli affidi nei casi di emergenze familiari spesso rivela inefficienze. Sono stati rilevati casi in cui i minori vengono affidati a strutture o famiglie in modo improprio, senza una valutazione tempestiva dei bisogni o delle alternative possibili. Alcuni affidamenti si prolungano senza un termine definito, creando situazioni di incertezza per i minori e le famiglie coinvolte. Questo avviene non di rado quando si adottano misure cautelari prima che si siano esaurite altre possibilità di intervento.
L’onorevole Maria Carolina Varchi, relatrice della proposta di legge , ha sottolineato che questi fenomeni vanno affrontati con un controllo costante del quadro complessivo. Senza un monitoraggio regolare, si rischia di perpetuare errori o procedimenti non adeguati. L’intento è evitare che i minori restino in affidamento senza una chiara prospettiva di ritorno in famiglia o passaggio a soluzioni più stabili.
L’istituzione dell’osservatorio nazionale per l’analisi dei casi di affidamento
Tra le novità principali del disegno di legge c’è la creazione di un Osservatorio nazionale dedicato agli istituti di assistenza pubblici e privati e alle famiglie affidatarie. Questo organismo sarà incaricato di raccogliere e analizzare dati anonimi sui procedimenti di affidamento. I numeri non identificheranno persone o strutture ma serviranno a isolare situazioni ricorrenti e a comprendere le motivazioni che spingono i tribunali a scegliere determinate soluzioni.
L’obiettivo è individuare e correggere possibili distorsioni, limitare gli affidamenti troppo lunghi e sapere esattamente come si applicano le misure di protezione ai minori. L’Osservatorio avrà un ruolo chiave per mantenere sotto controllo l’efficacia degli interventi e segnalare tempestivamente eventuali criticità, permettendo dunque un miglioramento continuo del sistema di tutela.
Registri nazionali per istituti di assistenza e minori in affidamento
Il progetto legislativo prevede anche l’istituzione di due registri nazionali distinti. Il primo riguarderà gli istituti di assistenza minorile e le famiglie affidatarie, per avere un quadro aggiornato e regolato di tutte le realtà coinvolte nell’affidamento. Il secondo registro sarà dedicato ai minori in affidamento, collegato direttamente ai tribunali competenti.
Secondo Varchi, questi registri, lungi dall’essere strumenti di controllo punitivo, mirano a rafforzare e regolamentare meglio il sistema di affidamento. Permetteranno di raccogliere informazioni chiave per capire tempi, modalità e ragioni delle scelte compiute durante i procedimenti. In questo modo si eviteranno casi di affidamenti senza fine programmati e si costruirà un percorso di tutela più trasparente e condiviso. La maggiore conoscenza di questi dati aiuta a tutelare i diritti dei minori e a valorizzare gli istituti familiari preposti all’affidamento.