Il 13 luglio 2025 segna il 160° anniversario dalla fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. La sua attività si estende lungo quasi 8.000 chilometri di coste italiane, accomunando dovere e professionalità a un ruolo chiave nella sicurezza, nell’economia e nella tutela ambientale del mare. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto esprimere il proprio riconoscimento rivolgendosi al Comandante Generale, ammiraglio Nicola Carlone, sottolineando l’importanza della Guardia Costiera nella vita del Paese.
Un corpo nato nel 1865: radici profonde nella gestione del mare italiano
Il Corpo delle Capitanerie di Porto nasce nel 1865 con l’obiettivo di gestire le attività marittime e portuali. Nel corso dei decenni ha sviluppato funzioni sempre più ampie e articolate. Le donne e gli uomini che ne fanno parte operano in condizioni spesso difficili, garantendo la sicurezza delle navigazioni commerciali e diportistiche ma anche proteggendo gli ecosistemi marini. La dimensione geografica dell’Italia, con quasi ottomila chilometri di costa, impone un lavoro intenso che interessa porti, pesca, ambiente e controllo migratori.
Nel messaggio del Presidente Mattarella si ricorda come questo impegno abbia contribuito in modo significativo allo sviluppo sociale ed economico marittimo italiano. La Guardia Costiera si configura non solo come corpo di sicurezza ma anche come elemento determinante della cosiddetta economia blu, che comprende la pesca, il turismo costiero e la tutela dell’habitat marino.
Le tante missioni della guardia costiera: un lavoro tra sicurezza, soccorso e salvaguardia ambientale
Oggi, il Corpo delle Capitanerie di Porto opera sotto l’egida di vari dicasteri, con competenze ampliate che riguardano diversi settori della vita marittima. Il Presidente ha citato alcune delle mansioni principali: dalla ricerca e soccorso in mare, che resta una delle attività più emblematiche, al controllo della navigazione per tutti i tipi di imbarcazioni, compresi quelle mercantili, da pesca e da diporto.
Un altro ruolo cruciale è la protezione dell’ambiente marino: la Guardia Costiera vigila sugli inquinamenti e promuove la tutela degli habitat. Controlla inoltre i flussi migratori via mare e svolge attività specifiche volte a salvaguardare la filiera della pesca e la balneazione, aspetti fondamentali sia per la salute pubblica che per l’economia locale.
L’elevata professionalità e il senso del dovere di questo personale emergono nella capacità di intervenire con umanità in situazioni di emergenza e difficoltà. La complessità di queste funzioni comporta una preparazione continua e un’organizzazione interna adatta a rispondere con prontezza a ogni tipo di crisi marittima.
Il riconoscimento del presidente mattarella: memoria e ringraziamento per il sacrificio del personale
In occasione del 160° anno di attività, Sergio Mattarella ha rivolto un omaggio particolare alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali e allo Stendardo delle unità navali della Guardia Costiera, simboli del legame con la storia militare italiana. Non ha dimenticato chi ha perso la vita durante il servizio, ricordando il sacrificio e l’impegno di tutti i caduti.
Il messaggio esprime gratitudine nei confronti degli operatori, attivi o in congedo, e delle loro famiglie, mettendo in luce il valore sociale e umano del loro lavoro. Questo saluto istituzionale sottolinea la funzione fondamentale che rivestono le Capitanerie di Porto nella protezione e nello sviluppo delle comunità costiere e marittime.
L’anniversario diventa così il momento per ribadire l’importanza strategica della Guardia Costiera nella vita italiana, riconosciuta come un pilastro della sicurezza e della tutela ambientale sui mari che circondano la penisola.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Andrea Ricci