La posizione dell’Italia sulla pace in Ucraina: dichiarazioni di Antonio Tajani
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ribadisce la responsabilità della Russia per la pace in Ucraina e annuncia una conferenza a Roma sulla ricostruzione del paese nel luglio 2025.

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Il dibattito sulla pace in Ucraina continua a essere al centro dell’attenzione internazionale. Recentemente, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la posizione dell’Italia riguardo alla situazione, sottolineando che spetta alla Russia decidere se desidera realmente una tregua. Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un intervento alla Camera, in occasione dell’esame della Deliberazione del Consiglio dei ministri sulla partecipazione italiana a missioni internazionali per il 2025.
La responsabilità della Russia nella ricerca della pace
Antonio Tajani ha affermato che Kiev ha già mostrato la propria disponibilità a raggiungere un accordo di pace, lasciando ora la palla nelle mani di Mosca. Secondo il ministro, è fondamentale che la Russia dimostri la volontà di proseguire nel processo di pace, attuando le intese già concordate. Questo passaggio è cruciale per garantire una stabilità duratura nella regione, e l’Italia si propone come mediatrice in questo contesto.
Tajani ha sottolineato l’importanza di una pace giusta e duratura, che si basi su principi stabiliti durante la recente riunione dei Ministri degli Esteri del G7 in Canada. La posizione italiana si allinea con quella degli alleati, evidenziando la necessità di un approccio collettivo per affrontare la crisi ucraina.
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L’Italia e la ricostruzione dell’Ucraina
Un altro punto centrale del discorso di Tajani è stato l’impegno dell’Italia nella ricostruzione dell’Ucraina. Il ministro ha dichiarato che questo processo è un prerequisito fondamentale per una pace solida e duratura. A tal proposito, l’Italia ospiterà una Conferenza sulla ricostruzione a Roma nel mese di luglio, con l’obiettivo di trasformare l’evento in un trampolino di lancio per la pace.
La conferenza rappresenta un’opportunità per mobilitare risorse e supporto internazionale, coinvolgendo attori chiave nella ricostruzione del paese. Tajani ha espresso la volontà di lavorare a stretto contatto con i partner europei e occidentali per garantire un futuro stabile all’Ucraina, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato.
Garanzie di sicurezza e ruolo delle Nazioni Unite
Tajani ha chiarito che non è prevista alcuna partecipazione nazionale italiana a una forza militare sul terreno in Ucraina. Tuttavia, ha evidenziato la necessità di un monitoraggio efficace del cessate il fuoco, sostenendo un ruolo delle Nazioni Unite in questo processo. La cornice autorizzativa del Consiglio di Sicurezza, che include anche Russia e Cina, è considerata fondamentale per garantire un consenso internazionale ampio.
Il ministro ha ribadito che garanzie di sicurezza efficaci per l’Ucraina devono essere costruite in collaborazione con gli alleati, in particolare gli Stati Uniti. Tajani ha menzionato l’interesse crescente per un modello che possa richiamare l’articolo 5 del Trattato di Washington, suggerendo che questa ipotesi potrebbe fornire una base solida per le future garanzie di sicurezza.
L’Italia, quindi, si posiziona come un attore chiave nel panorama internazionale, cercando di promuovere la pace e la stabilità in Ucraina attraverso un approccio diplomatico e collaborativo.