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La nato e il ruolo globale secondo il ministro della difesa guido crosetto, sfide e scenari attuali

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Il ministro della difesa Guido Crosetto ha messo in discussione la necessità della Nato nello scenario mondiale contemporaneo, durante un incontro a Padova. Ha evidenziato come i riferimenti geopolitici e i centri di potere si siano spostati rispetto al passato, chiedendo un ripensamento delle alleanze tradizionali e del loro funzionamento in relazione ai nuovi equilibri globali. Questa riflessione apre il dibattito sulle trasformazioni della politica internazionale e sulla posizione dell’Europa e dell’Occidente nel mondo.

La trasformazione del centro geopolitico dal atlantico al globale

Crosetto ha sottolineato che l’antico fulcro d’interesse – l’oceano Atlantico e con esso la relazione tra Stati Uniti ed Europa – ha perso centralità. “Una volta USA ed Europa erano il centro, ora c’è tutto il resto con cui va costruito un rapporto”, ha detto. Questo significa che i paesi di Africa, Asia, America Latina e altre regioni detengono un peso che non si può più ignorare. La suddivisione fra blocchi tradizionali perde così rilievo davanti a un mondo multipolare dove si intrecciano interessi molto diversi.

Sicurezza e mutua difesa in un contesto più ampio

Il concetto di sicurezza e mutua difesa, su cui si fonda la Nato, deve estendersi quindi a contesti più allargati, dialogando con realtà diverse dal passato. Per Crosetto, se la Nato dovesse restare ancorata a uno schema fisso e limitato ai paesi atlantici difficilmente potrà raggiungere l’obiettivo di una pace che segua regole applicabili a tutti. Questo nuovo modello richiede una visione inclusiva, anche se comporta una profonda revisione dell’organizzazione.

L’europa oggi: un ruolo politico ed economico in evoluzione

Il ministro ha criticato la percezione dell’Europa come protagonista globale. Ha osservato come spesso si parli dell’Europa come se contasse molto, mentre la sua influenza concreta si è ridotta negli ultimi decenni. “Forse un tempo avrebbe potuto contare se si fosse data un ruolo politico, una difesa comune”, ha spiegato. Il fatto che questo non sia avvenuto ha lasciato lo spazio ai paesi con politiche estere più autonome.

Debolezza militare e diplomatica dell’europa

La debolezza delle istituzioni europee in campo militare e diplomatico ha paralizzato la capacità di agire in modo coerente e indipendente nel mondo. Crosetto ha affermato con franchezza che il tempo dell’Europa come centro del potere è finito, una realtà osservabile con dispiacere ma senza illusioni. Questo dato implica anche che altre potenze – come Cina, India o Israele – abbiano superato le nazioni europee come soggetti decisivi nel quadro globale.

Onu tra crisi d’identità e ruolo marginale

La riflessione del ministro si è estesa anche all’Onu, altra organizzazione internazionale in crisi. Ha definito l’Onu come un attore con peso ridotto rispetto a molte nazioni, mettendolo a confronto con paesi come Cina e India. Questo calo di influenza dipende da una incapacità dell’Onu di adattarsi ai nuovi scenari e di imporre una leadership efficace.

L’organizzazione, nata per gestire la pace e la cooperazione, è oggi spesso vista come un forum dove gli interessi nazionali prevalgono senza una visione comune. Questa situazione si traduce in una limitata capacità di risolvere conflitti o di garantire sicurezza internazionale. Il ruolo marginale dell’Onu si inserisce in un quadro più ampio, dove anche le alleanze tradizionali devono ridefinire le proprie funzioni.

Basi militari americane in medio oriente: nessuna richiesta attuale dall’italia

Riguardo l’ipotesi di utilizzo di basi militari americane in Medio Oriente, Crosetto ha chiarito che al momento non esistono richieste ufficiali. Ha ricordato l’esistenza di un quadro normativo che disciplina l’uso di queste strutture, specificando che devono servire a scopi diversi da quelli usuali. La prudenza nel parlare di questo tema è stata esplicita, evitando speculazioni su una possibilità non concreta.

Ha inoltre evidenziato come il Parlamento italiano abbia sempre ricevuto rapporti quando si è trattato di missioni estere, sottolineando che questa trasparenza è un obbligo istituzionale. Il ministro ha quindi respinto l’idea di iniziative in corso riguardo alle basi, pur mantenendo la disponibilità a rispettare gli impegni parlamentari e nazionali qualora dovessero emergere novità.


Crosetto ha fotografato un contesto internazionale in cui le tradizionali certezze appaiono superate. Il ruolo della Nato, dell’Europa e dell’Onu viene messo alla prova dall’avanzare di nuove potenze e dalla necessità di costruire equilibri più ampi. Il dibattito sui rapporti globali e sugli strumenti di difesa rimane aperto e richiede decisioni precise negli anni a venire.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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