
Nel centro di Orgosolo, un murale realizzato da donne locali con i colori della bandiera palestinese esprime solidarietà alla popolazione della Striscia di Gaza, unendo arte e impegno sociale in un forte messaggio di protesta. - Unita.tv
Nel centro di orgosolo, piccolo paese del nuorese, una grande gradinata si è trasformata in uno spazio di protesta e solidarietà. I colori della bandiera palestinese — rosso, nero, bianco e verde — accompagnano la scritta “Palestina Libera”, che domina la scena. L’opera è stata realizzata interamente da donne del luogo e vuole comunicare il sostegno alla popolazione civile della striscia di gaza gravemente colpita da recenti eventi.
L’origine e il significato del murale per palestina libera
L’iniziativa è nata da un’idea precisa, proveniente da lina sanna, artista e muralista con base a orgosolo. Già all’inizio dell’anno era prevista questa esecuzione. Le difficoltà meteorologiche, con piogge frequenti, hanno fatto slittare i lavori fino ai giorni recenti, quando il murale ha trovato finalmente spazio sulla gradinata di piazza gramsci.
In una lettera ufficiale inviata al comune di orgosolo, le promotrici del progetto avevano anticipato la volontà di creare un’opera di forte impatto, capace di esprimere un messaggio netto di solidarietà davanti alle evidenti sofferenze della popolazione palestinese. L’alto valore simbolico si lega al contesto drammatico della crisi attuale, che vede vittime civili nelle aree più colpite.
La partecipazione collettiva delle donne di orgosolo
La realizzazione non è frutto di un singolo intervento, ma di una collaborazione collettiva. Lina sanna stessa ha sottolineato che, pur essendo stata lei a proporre il progetto, la stesura finale è opera di un gruppo di donne del paese. La condivisione del lavoro ha permesso un risultato importante, che non sarebbe stato possibile senza l’impegno comune.
Le partecipanti al murale hanno voluto manifestare in modo concreto la loro indignazione verso le morti nella striscia di gaza, ma soprattutto mostrare affetto e vicinanza umana a chi sta vivendo una situazione terribile. Questo fatto assume un significato particolare in un paese come orgosolo, noto per la sua storia di murales e impegno sociale.
Il ruolo culturale e sociale della street art a orgosolo
Orgosolo è un centro noto per la tradizione dei murales, che da decenni raccontano storie di lotta, memoria e identità. Non a caso, la scelta di utilizzare proprio la gradinata di piazza gramsci per questo murale indica il desiderio di dare visibilità a una questione internazionale attraverso un linguaggio artistico familiare e ben radicato nel territorio.
La street art diventa così uno strumento di espressione collettiva e di denuncia civile. L’esempio di questa opera per la palestina libera conferma come l’arte pubblica sia in grado di coinvolgere la comunità, sensibilizzare il pubblico e costruire un legame diretto tra realtà locali e fatti globali. Le donne di orgosolo hanno fatto in modo che questa resistenza visiva risultasse immediatamente riconoscibile e coinvolgente.
Un segno di resistenza visiva
Questo murale rimane esposto in piazza gramsci come testimonianza di una volontà ferma, espressa senza parole ma con i colori e le immagini, a favore di una popolazione che attraversa un momento di dolore profondo. La sua presenza nel cuore del paese solleva attenzione e invoca un confronto su un tema di stretta attualità.