La divisione Vittorio Veneto, con sede alla caserma Predieri di Firenze, ha preso il comando della componente terrestre dell’Allied Reaction Force , la forza ad alta prontezza della Nato. Questo ruolo prevede una responsabilità cruciale nella gestione delle risposte rapide a crisi globali in diversi ambiti operativi. Il passaggio del comando segna un momento importante per l’Italia all’interno dell’Alleanza Atlantica.
Dal primo luglio 2025, la divisione Vittorio Veneto guiderà per un anno l’impiego delle forze terrestri che i paesi membri Nato mettono a disposizione per l’Arf. La caserma Predieri di Firenze ospita il quartier generale da cui si coordineranno le attività operative e tattiche. Questo incarico sostituisce quello precedentemente affidato alla prima divisione del Regno Unito .
L’Esercito Italiano ha sottolineato su X che questa nomina conferma il ruolo attivo e credibile delle forze armate italiane nel contesto internazionale Nato. La guida italiana include anche unità come la brigata alpina “Julia“, parte integrante delle truppe terrestri sotto controllo diretto del comando italiano.
L’Arf rappresenta una forza militare pronta a intervenire rapidamente in situazioni di crisi ovunque nel mondo, coprendo tutti i domini operativi: terra, aria, mare e spazio cibernetico. I comandi e le unità assegnate all’Arf provengono da vari paesi membri con un sistema rotativo che assicura continuità ed equità tra gli alleati.
Il comandante supremo alleato in Europa può ordinare lo schieramento immediato dell’Arf quando si presenta una minaccia o emergenza internazionale urgente. In questo quadro operativo dinamico, il ruolo del land component command diventa essenziale per coordinare efficacemente le truppe terrestri impiegate nelle missioni.
La scelta di affidare alla divisione Vittorio Veneto questo incarico evidenzia la fiducia riposta nelle capacità operative italiane dalla Nato. Il comando non solo gestisce risorse militari ma contribuisce anche a mantenere stabile l’equilibrio geopolitico europeo attraverso interventi tempestivi.
Questa funzione rafforza inoltre il legame tra difesa nazionale e valori costituzionali italiani poiché ogni azione è svolta nel rispetto dei principi democratici fondamentali sanciti dalla carta costituzionale italiana. L’impegno richiesto richiede precisione nei piani d’intervento oltre ad alta preparazione tecnica da parte degli uomini coinvolti nella catena di comando.
In definitiva questa esperienza rappresenta uno snodo significativo per le forze armate italiane impegnate sul piano internazionale garantendo visibilità al paese come protagonista attivo nella sicurezza collettiva europea ed extra-europea.
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