la democrazia italiana in crisi, parla vincenzo de luca al festival delle regioni a venezia
Vincenzo De Luca, presidente della Campania, critica la crisi della democrazia in Italia al Festival delle Regioni di Venezia, sottolineando l’importanza delle autonomie regionali per il recupero della fiducia dei cittadini.

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca, al Festival delle Regioni di Venezia, ha criticato la crisi della democrazia italiana, sottolineando la perdita della separazione dei poteri e l’importanza di rafforzare le autonomie regionali per avvicinare le istituzioni ai cittadini. - Unita.tv
Il presidente della regione campania, vincenzo de luca, ha acceso un dibattito acceso sullo stato della democrazia in italia. Nel corso del festival delle regioni tenutosi a venezia, ha espresso un giudizio netto sul sistema democratico attuale. Le sue parole hanno messo in evidenza una perdita dei fondamenti tradizionali della democrazia e l’importanza di ripensare le autonomie regionali per recuperare il contatto con i cittadini.
La democrazia classica tra crisi e sparizione della separazione dei poteri
De luca ha preso come punto di partenza il concetto di democrazia classica. Ha sottolineato che molti elementi essenziali, a partire dalla separazione dei poteri, sembrano ormai scomparsi dalla scena politica italiana. In pratica, ha chiarito il presidente campano, si assiste a una forma di voto che non rappresenta più la partecipazione ampia e libera della popolazione, ma torna a essere appannaggio di un ceto ristretto. Questa osservazione tocca un nervo scoperto del sistema istituzionale italiano, segnando un ritorno a logiche lontane dall’idea di una democrazia aperta e pluralista.
L’assenza di un equilibrio reale tra i poteri dello stato porta a costruzioni istituzionali fragili. Secondo de luca, il fragile funzionamento della democrazia è evidente anche nell’incapacità di garantire un confronto serio e sostanziale tra le varie anime politiche e sociali. Questi squilibri rischiano di compromettere la fiducia dei cittadini verso le istituzioni e alimentare disaffezione politica.
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Il festival delle regioni a venezia: un contesto per riflettere sulle riforme istituzionali
L’intervento di de luca si è svolto durante il primo panel del festival delle regioni, manifestazione che riunisce esperti e rappresentati istituzionali di tutta italia per discutere temi rilevanti sulle autonomie territoriali e sulle governance locali. Venezia, scelta come sede, ha rappresentato un luogo simbolico per parlare di riforme e futuro delle amministrazioni regionali.
In questo contesto, de luca ha acceso un confronto aspro ma necessario sulle prospettive delle riforme politiche. Ha espresso la percezione che il dibattito istituzionale appare spesso limitato a una dimensione “provinciale”, cioè incapace di cogliere la complessità e la gravità della situazione democratica nel paese e nel mondo. La mancanza di una visione chiara delle sfide globali indebolisce le azioni politiche, compromettendo l’efficacia di ogni tentativo di modernizzazione.
Il valore delle autonomie regionali contro il centralismo illusorio
Un passaggio chiave delle parole di vincenzo de luca riguarda le autonomie regionali. Ha criticato apertamente chi ritiene di rafforzare la democrazia italiana sopprimendo le autonomie dei territori. Secondo lui, questo tipo di approccio dimostra ignoranza delle dinamiche politiche reali.
De luca ha indicato nelle autonomie locali un’opportunità concreta per avvicinare le istituzioni ai cittadini e per rendere la democrazia più reale e tangibile. Rafforzare le regioni, migliorare la loro capacità di agire e decisionale dovrebbe essere un obiettivo chiaro. Questo risponde a un’esigenza di rappresentanza più partecipata e a una gestione più attenta ai bisogni dei territori, specie in un momento in cui la sfiducia nelle istituzioni cresce.
Le regioni, quindi, devono diventare soggetti più forti e capaci di dialogare con le comunità locali, senza subire tagli o limitazioni che mortificano la loro funzione. Questo indirizzo è stato ribadito con forza anche come antidoto alle derive centraliste che storicamente finiscono per allontanare le persone dalla politica.
Tra sfide globali e crisi italiana il futuro della democrazia
De luca ha infine invitato a considerare la crisi della democrazia in un quadro più ampio, legato alle tensioni in corso in tutto il mondo. Ha osservato che la situazione italiana non è isolata ma fa parte di un fenomeno diffuso, che chiede risposte profonde e coraggiose.
Rivedere e valorizzare le autonomie territoriali appare quindi non solo un tema interno, ma una strategia necessaria per reagire alla difficoltà di rappresentanza e partecipazione attiva. Il richiamo alla crisi mondiale delle democrazie sottolinea la complessità del tempo presente e l’urgenza di misure capaci di rilanciare la fiducia e l’efficacia delle istituzioni pubbliche, da nord a sud del paese.
Il dialogo proposto a venezia rimane aperto e centrale, nella convinzione che rimodellare il rapporto tra stati centrali e territori possa ridare senso e vigore alla democrazia italiana.