Indagine della Procura di Milano sulla vendita dello stadio San Siro a Milan e Inter

La Procura di Milano avvia un’indagine esplorativa sulla vendita dello stadio San Siro al Milan e all’Inter, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dal procuratore Marcello Viola.
Indagine della Procura di Milano sulla vendita dello stadio San Siro a Milan e Inter Indagine della Procura di Milano sulla vendita dello stadio San Siro a Milan e Inter
Indagine della Procura di Milano sulla vendita dello stadio San Siro a Milan e Inter - unita.tv

La Procura di Milano ha avviato un’indagine esplorativa riguardante la vendita dello stadio San Siro, noto anche come Meazza, da parte del Comune di Milano ai club calcistici Milan e Inter. Questo fascicolo, coordinato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dal procuratore Marcello Viola, è stato aperto a seguito di un esposto che denuncia un presunto danno erariale. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato, ma l’obiettivo è verificare eventuali danni per le casse pubbliche derivanti dalla procedura di vendita.

Dettagli dell’indagine esplorativa

L’indagine è stata iscritta a modello 45, una tipologia di fascicolo che viene utilizzata per indagini preliminari senza accuse specifiche. La Procura si concentra sulla possibilità che la vendita dello stadio possa comportare un danno economico per il Comune di Milano. Questo passaggio è fondamentale per garantire la trasparenza e la correttezza della transazione, soprattutto considerando l’importanza storica e culturale dello stadio per la città.

Il comitato Sì Meazza, guidato da Luigi Corbani, ex vicesindaco di Milano negli anni ’80, ha espresso forte opposizione alla vendita, definendola una “svendita” del patrimonio pubblico. Corbani e il suo gruppo sostengono che la cessione dello stadio non solo impoverirebbe la città, ma potrebbe anche compromettere l’accesso dei cittadini a uno spazio di grande rilevanza sociale e sportiva.

Le cifre della transazione

Secondo le informazioni trapelate, il valore della transazione per l’area dello stadio sarebbe di circa 124 milioni di euro, con ulteriori 72 milioni e 980 mila euro per la struttura stessa. Tuttavia, è importante notare che il Comune prevede uno “sconto” di 80 milioni di euro per coprire i costi legati alla rimozione delle macerie e alle bonifiche necessarie dopo la demolizione dell’impianto attuale. Questo aspetto solleva interrogativi sulla reale convenienza economica della vendita e sul possibile impatto sulle finanze pubbliche.

La giunta comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Sala, ha recentemente approvato una delibera contenente le linee d’indirizzo per i prossimi passi. Tra questi, l’avvio di una conferenza dei servizi e un avviso pubblico per sondare l’interesse di altri potenziali acquirenti. Questo processo mira a garantire che tutte le opzioni siano esplorate prima di procedere con la vendita definitiva.

Reazioni e prospettive future

Le reazioni alla notizia dell’indagine sono state varie. Mentre alcuni cittadini e gruppi di interesse sostengono la necessità di una maggiore trasparenza e di una valutazione approfondita della questione, altri vedono nella vendita un’opportunità per il rinnovamento e lo sviluppo dell’area. La questione dello stadio San Siro rappresenta un tema caldo per la città di Milano, che si trova a dover bilanciare l’interesse pubblico con le esigenze dei club calcistici.

Con l’indagine in corso, il futuro dello stadio e della sua gestione rimane incerto. La Procura di Milano continuerà a monitorare la situazione, mentre i club e il Comune si preparano a presentare le loro proposte e a rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla comunità.

Â