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Il sindaco di Lecco accetta le dimissioni dell’assessore durante dopo accuse di cyberbullismo

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Il caso che ha coinvolto Alessandra Durante, assessore del comune di Lecco, ha scosso la scena politica locale nelle ultime settimane. La vicenda nasce da un episodio sui social network in cui l’assessore avrebbe risposto in modo aggressivo a un cittadino che segnalava problemi nella manutenzione stradale. Dopo giorni di polemiche e pressioni, il sindaco Mauro Gattinoni ha ufficializzato l’accettazione delle dimissioni della sua collaboratrice mantenendo però al momento le sue deleghe.

La vicenda: come è nato il caso Durante

Tutto è iniziato con un post pubblicato da un cittadino lecchese su una piattaforma social dove veniva denunciata la scarsa manutenzione di una strada comunale. La risposta arrivata dall’account dell’assessore Alessandra Durante si è rivelata subito fuori tono: parole stizzite e maleducate che hanno attirato immediatamente l’attenzione degli utenti e dei media locali.

La situazione si è aggravata quando si è scoperto che quel commento era stato scritto in forma anonima, senza firmarsi ufficialmente come rappresentante istituzionale. Questo dettaglio ha alimentato ulteriormente la critica nei confronti dell’assessore, considerata poco rispettosa verso i cittadini e non adeguatamente responsabile nel suo ruolo pubblico.

Le reazioni sono state rapide: molti utenti hanno condannato il comportamento giudicandolo incompatibile con chi ricopre incarichi pubblici; altre forze politiche hanno chiesto provvedimenti immediati per tutelare l’immagine dell’amministrazione comunale.

La decisione del sindaco gattinoni e le motivazioni dietro le dimissioni

Durante una conferenza stampa convocata a Lecco nei giorni successivi all’accaduto, il sindaco Mauro Gattinoni ha preso parola chiarendo i fatti. Ha ammesso che l’atteggiamento tenuto dall’assessore rappresenta “un errore grave” ma non intendeva minimizzarlo o giustificarlo.

Gattinoni ha spiegato di essere rimasto sorpreso dalla reazione aggressiva perché conosce bene Alessandra Durante per aver lavorato insieme per cinque anni su progetti importanti legati alla città. Ha definito quell’episodio “estraneo” alla persona impegnata nel lavoro quotidiano a favore della comunità lecchese.

L’ex assessore si è subito scusata pubblicamente appena emersa la polemica ed ha deciso spontaneamente di presentare le dimissioni dal suo incarico politico. Il primo cittadino quindi ne ha accolto la richiesta pur mantenendo temporaneamente sotto controllo diretto alcune delle deleghe affidate a Durante quali politiche giovanili, comunicazione, rapporti con i cittadini ed evoluzione digitale.

Lo scontro politico tra maggioranza e opposizioni dopo lo scandalo

La vicenda non si è limitata ad avere riflesso solo nell’opinione pubblica ma anche all’interno del consiglio comunale dove sono emerse divisioni nette tra maggioranza ed opposizione.

Le forze contrarie all’amministrazione Gattinoni hanno presentato una mozione di sfiducia contro l’ex assessore accusando sia lei sia il sindaco stesso per gestione tardiva della crisi comunicativa causata dal post offensivo sui social network.

Secondo gli esponenti dell’opposizione infatti la risposta data dal primo cittadino sarebbe stata insufficiente e caratterizzata da toni troppo concilianti verso chi aveva commesso quello sbaglio pubblico così evidente. Hanno definito quelle dichiarazioni “una omelia funebre piena di lodi”, sottolineando invece come fosse necessaria maggiore fermezza nell’affrontare casi simili senza rischiare danno d’immagine al comune stesso.

Dall’altra parte invece alcuni membri della maggioranza hanno difeso Gattinoni evidenziando come abbia agito prontamente accettando subito le dimissioni senza indugi pur riconoscendo meriti passati all’ex assessora Durante durante gli anni trascorsi insieme al governo locale.

Implicazioni per amministrazione comunale e rapporto con i cittadini

Questo episodio mette in luce quanto delicati siano oggi i rapporti tra istituzioni locali e cittadini soprattutto attraverso canali digitali come i social media. Un singolo messaggio può provocare conseguenze rilevanti sulla reputazione degli amministratori se manca attenzione nel tono usato o nella trasparenza delle risposte date.

Il fatto che un assessore abbia risposto in maniera anonima aggiunge ulteriore preoccupazione circa modalità corrette nelle comunicazioni ufficiali, sollevando dubbi sul controllo interno alle figure pubbliche chiamate ad interagire direttamente con gli abitanti.

Per ora, mentre continuano discussioni politiche interne, resta aperta anche questione più ampia sul modo migliore per gestire segnalazioni dei residenti evitando incomprensioni e tensioni inutili. L’esperienza lecchese potrà servire da esempio concreto sulle difficoltà pratiche incontrate dalle amministrazioni davanti alle nuove sfide digitali in tema dialogo civico.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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