Oggi, la Corte d’Appello di Londra esamina il ricorso del principe Harry contro la decisione dell’Home Office britannico che ha ridotto la sua scorta di polizia durante le visite nel Regno Unito. La questione, che si svolgerà in parte a porte chiuse per tutelare informazioni sensibili, segna un altro capitolo nella complessa relazione tra il duca del Sussex e la famiglia reale. La disputa legale ha radici profonde, risalenti alla rottura di Harry con la monarchia nel 2020 e al suo trasferimento negli Stati Uniti.
La decisione dell’Home Office e le sue conseguenze
Il governo britannico ha stabilito che, a seguito della sua uscita dalla famiglia reale, il principe Harry non avrebbe più avuto diritto allo stesso livello di protezione finanziata con fondi pubblici durante le sue visite nel Regno Unito. Questa decisione è stata presa nel contesto di un cambiamento significativo nel suo status, avvenuto dopo la sua rinuncia ai doveri reali. Harry ha contestato questa scelta, sostenendo che la riduzione della sicurezza ha avuto un impatto diretto sulla sua capacità di visitare la sua patria e di sentirsi al sicuro.
Dopo la prima sentenza sfavorevole, il principe ha deciso di presentare ricorso, ritenendo che il ministero dell’Interno avesse agito in modo ingiusto. La sua posizione è supportata dalla convinzione che il Regno Unito rappresenti una parte fondamentale della vita e dell’eredità dei suoi figli. In un’udienza del 2023, Harry ha dichiarato: “Il Regno Unito è casa mia. Non posso mettere mia moglie in pericolo e, date le mie esperienze di vita, sono riluttante a mettere inutilmente in pericolo anche me stesso”.
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La battaglia legale e il contesto attuale
La controversia legale si concentra sulla decisione del febbraio 2020, quando il ministero dell’Interno ha deciso di ridurre il livello di sicurezza di Harry. Questa scelta è stata presa da un comitato responsabile della protezione dei reali e delle personalità pubbliche, il quale ha ritenuto che la protezione dovesse essere adattata alle circostanze individuali. L’Alta Corte britannica ha già stabilito che il governo ha agito nel rispetto della legge, ma Harry e i suoi legali sostengono che ci siano stati difetti procedurali che rendono la decisione illegittima.
Nel febbraio 2024, l’Alta Corte ha confermato la sua posizione, respingendo il caso di Harry e ordinandogli di coprire spese legali significative, pari a circa 1.000.000 di sterline. Tuttavia, un giudice ha successivamente aperto la possibilità per Harry di contestare la decisione presso la Corte d’Appello, dando nuova speranza al principe.
Le implicazioni della riduzione della sicurezza
La questione della sicurezza per Harry e la sua famiglia è diventata centrale nel dibattito pubblico, specialmente considerando le esperienze passate del principe, che ha affrontato minacce alla sua sicurezza in diverse occasioni. La decisione di ridurre la scorta di polizia ha sollevato interrogativi non solo sulla protezione personale, ma anche sul diritto di Harry di tornare nel Regno Unito senza timori per la sua sicurezza e quella dei suoi cari.
Harry e Meghan, ora residenti in California, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla loro sicurezza, affermando che la mancanza di protezione adeguata ha limitato le loro visite nel Regno Unito. La questione si intreccia con le dinamiche familiari e le tensioni esistenti con la monarchia, rendendo il caso non solo una questione legale, ma anche un riflesso delle relazioni familiari e delle responsabilità pubbliche.
La Corte d’Appello di Londra si prepara a esaminare il ricorso di Harry, un passo che potrebbe avere ripercussioni significative non solo per il principe, ma anche per il futuro delle relazioni tra la famiglia reale e i Sussex.