Il presidente della repubblica, Sergio mattarella, ha scelto il Lussemburgo per ribadire la necessità di affrontare le nuove sfide internazionali con spirito di cooperazione e fermezza sui valori. Durante la sua visita ufficiale nel piccolo granducato, cuore politico e geografico dell’Europa, mattarella ha ricordato a quanti dimenticano il ruolo fondamentale dell’Unione europea nella pace e nella prosperità del continente. Il suo discorso ha sottolineato le radici profonde del progetto europeo nei diritti umani, nella democrazia e nella libertà, ribadendo a più riprese il valore di questi principi per l’Italia e per tutti gli Stati membri.
Valori fondanti dell’europa al centro del discorso di mattarella
Durante la cena offerta dal granduca Enrico di lussemburgo, mattarella ha fatto un richiamo forte su ciò che rende l’Europa una realtà solida e credibile. Ha ricordato che pace, prosperità e giustizia sociale trovano senso solo se radicate nei princìpi democratici, nel rispetto dei diritti umani e nella libertà per ogni popolo. La sua proposta ha messo al centro l’integrità di questi valori oggi messi alla prova da tensioni internazionali di grande portata. Il presidente ha ribadito che il percorso europeo si è costruito superando ferite profonde e divisioni, e che proprio questo passato deve guidare l’azione presente e futura dell’Unione. Le parole di mattarella evidenziano un richiamo alla responsabilità condivisa degli stati membri per garantirsi un avvenire stabile e pacifico.
L’appello alla cooperazione e alla difesa del sistema multilaterale
Mattarella ha concluso il suo intervento con un appello all’unità e alla responsabilità collettiva. Ha ricordato che l’Europa e l’Italia hanno da sempre lavorato per superare divisioni e conflitti, sia attraverso la Nato sia tramite i trattati europei, a partire da quelli di roma del 1957. L’auspicio è di mantenere saldo un sistema internazionale che sostenga la libertà degli ordinamenti democratici, garantendo un quadro di regole condivise. La realtà attuale, però, presenta grandi difficoltà e il multilateralismo appare in fase di erosione. Il presidente ha invitato l’Unione a trovare la determinazione necessaria per non arrestare un cammino che da decenni ha offerto pace e stabilità ai suoi cittadini. Il messaggio torna così a sottolineare che solo rimanendo fedeli alla cooperazione e ai valori comuni si potrà affrontare il futuro con speranza.
Il lussemburgo tra i pilastri dell’unità europea
Il Lussemburgo, pur essendo uno degli stati europei più piccoli per dimensioni e popolazione, non ha mai perso la sua importanza all’interno dell’Unione. Con circa 600 mila abitanti, il granducato si è distinto per il suo ruolo politico e istituzionale. Mattarella ha richiamato l’attenzione sulla presenza nel paese di istituzioni fondamentali come la Corte di giustizia europea, la Corte dei conti e la Banca europea degli investimenti. Questi enti confermano la posizione del Lussemburgo come una delle capitali politiche dell’Europa unita. Il capo dello stato ha evidenziato come il paese abbia puntato sull’integrazione e sulla convivenza come elementi chiave della sua identità. Il Lussemburgo è riuscito a trasformare la diversità in un punto di forza, favorendo la coesione tra comunità e nazionalità diverse.
La presenza italiana e l’integrazione nel granducato
Il Lussemburgo ospita una significativa comunità italiana, testimone di una storia lunga più di un secolo. Mattarella ha voluto esprimere un riconoscimento esplicito a quanti, fin dall’inizio del Novecento, arrivarono per lavorare nelle miniere e nelle acciaierie. Oggi, gli italiani e i loro discendenti costituiscono circa il 5 per cento della popolazione lussemburghese e sono parte integrante del tessuto sociale e lavorativo del paese. Il presidente si è soffermato sulla crescita di un “caleidoscopio di talenti” che ha trovato in questo angolo d’Europa una nuova casa. Questo esempio di integrazione conferma come il granducato riesca a fare convivere diverse identità, promuovendo coesione e sviluppo al suo interno.