Il presidente mattarella a modena per la cerimonia del mak π 100 all’accademia militare del 205esimo corso fierezza
A Modena, la cerimonia del “Mak π 100” celebra i cento giorni alla promozione a sottotenente per il 205esimo corso “Fierezza” dell’Accademia Militare, con la presenza di Sergio Mattarella e Guido Crosetto.

A Modena, nella storica piazza d’armi del Parco Novi Sad, si è svolta la cerimonia "Mak π 100" dedicata agli allievi ufficiali del 205° corso “Fierezza” dell’Accademia Militare, con la partecipazione del presidente Mattarella e delle alte autorità militari, che celebra i cento giorni prima della loro promozione a sottotenenti. - Unita.tv
A Modena, nella storica piazza d’armi del Parco Novi Sad, si è svolta la cerimonia del “Mak π 100” dedicata agli allievi ufficiali del 205esimo corso “Fierezza” dell’Accademia Militare. Questo evento segna il traguardo dei cento giorni che mancano alla promozione al grado di sottotenente per i cadetti dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. La presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito un’importanza particolare alla giornata. Accanto a lui, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e i massimi vertici militari hanno assistito alla celebrazione che unisce tradizione, disciplina e attività fisica.
La cerimonia del mak π 100: cosa rappresenta e da dove nasce la tradizione
Il “Mak π 100” rappresenta un momento cruciale nel percorso formativo degli allievi ufficiali dell’Accademia Militare, arrivata a celebrare il centesimo giorno prima della loro promozione a sottotenenti. Questa cerimonia è più di un semplice rito, si lega a un simbolismo antico che riporta alle origini della formazione militare italiana. Il gesto di passare la tradizionale “Stecca Accademica” da un gruppo di cadetti a un altro affonda le radici nel 1840. Questa stecca, realizzata in legno, è la riproduzione ingrandita di uno strumento un tempo usato per lucidare i bottoni metallici sulle uniformi senza rovinare il tessuto. Ai giorni nostri, questo scambio stabilisce un legame solido tra le generazioni di allievi e sottolinea l’eredità di impegno e disciplina che ogni ufficiale deve portare avanti.
L’evento si svolge in un contesto militare di grande rilevanza storica, ovvero l’Accademia Militare di Modena, uno degli istituti più antichi d’Europa dedicati alla formazione degli ufficiali. Questo particolare momento riassume non solo gli sforzi compiuti nella preparazione al comando ma anche il passaggio simbolico della responsabilità e del dovere verso il futuro. La tradizione mantiene intatto il suo valore educativo e trasmette la consapevolezza della professionalità necessaria per servire nelle forze armate italiane.
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La partecipazione del presidente mattarella e delle autorità militari più alte
L’arrivo del presidente Sergio Mattarella ha dato risalto all’evento quotidiano della vita accademica ma carico di significati storici e istituzionali. Mattarella ha passato in rassegna i reparti degli allievi, un gesto che nel contesto militare indica il riconoscimento diretto degli sforzi e della preparazione dei futuri ufficiali. Non era solo: con lui c’erano il ministro della Difesa Guido Crosetto e due figure di primo piano nelle forze armate: il generale Carmine Masiello, capo di stato maggiore dell’Esercito, e il generale Luciano Portolano, capo di stato maggiore della Difesa. Questa compresenza conferma il valore istituzionale dell’evento e l’attenzione dello Stato verso la formazione militare.
La visita del capo dello Stato a questa cerimonia non si limita a una semplice presenza formale. È la testimonianza concreta del legame tra le Istituzioni civili e militari. La cerimonia alla piazza d’armi rientra nel calendario delle tante occasioni in cui vengono riconosciuti i risultati raggiunti e viene sottolineata l’importanza della disciplina e del servizio. Mattarella, durante la sua visita, ha potuto osservare da vicino lo spirito, la preparazione e l’impegno che contraddistinguono gli allievi, simbolo di un futuro dedicato alla responsabilità e alla difesa della Repubblica.
Le attività dimostrative degli allievi: addestramento e sport al centro della formazione
Durante la cerimonia, gli allievi ufficiali hanno mostrato sul campo alcuni aspetti concreti del loro addestramento. Presso l’Accademia Militare di Modena, uno degli istituti più noti per la formazione degli ufficiali in Italia e nel mondo, la preparazione non si limita solo allo studio e alla disciplina formale. È fondamentale l’attività fisica e ginnico-sportiva, parte integrante del lavoro quotidiano di ogni cadetto. Le dimostrazioni pratiche hanno offerto uno spaccato delle tecniche di addestramento, basate su esercizi che potenziano il corpo e sviluppano la resistenza indispensabile all’attività militare.
Quest’attenzione allo sport rappresenta un totale impegno verso la formazione dell’individuo come soldato capace di affrontare condizioni difficili e stressanti. Le dimostrazioni includevano movimenti e sequenze ginniche studiate per mantenere alta la preparazione fisica. L’Accademia, riconosciuta come uno dei posti più antichi per la formazione militare, ha messo in luce così la continuità di un metodo che affianca impegno teorico e attività pratica. Questo connubio serve anche a rafforzare lo spirito di gruppo e sviluppare le qualità indispensabili per un ufficiale.
Modena e il ruolo centrale nella formazione militare
Modena attraverso questo evento conferma la sua posizione centrale nei percorsi formativi dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. Tra tradizione e rigore, il 205esimo corso “Fierezza” ha mostrato il senso di responsabilità e la preparazione necessari per l’imminente salto di grado al sottotenente, traguardo che segna un passo decisivo nella carriera militare.