La Bolivia ha un nuovo volto al ministero della Giustizia. Luis Arce, presidente del paese, ha scelto Jessica Paola Saravia Atristaín per guidare il dicastero più delicato del sistema legale nazionale. La nomina arriva in un momento teso, subito dopo le dimissioni dell’ex ministro César Siles, coinvolto in uno scandalo che ha scosso la politica locale. Scopriamo chi è la nuova ministra e quali sono le sue esperienze che la portano a questo incarico chiave.
Il contesto della nomina e la crisi politica legata alle dimissioni di cesar siles
Venerdì scorso César Siles ha lasciato il suo ruolo di ministro della Giustizia in Bolivia, pochi giorni prima della diffusione di un audio che lo coinvolge in un presunto caso di manipolazione giudiziaria. Il ministro ha affermato che il materiale fosse stato manipolato e denunciato un tentativo di delegittimare la sua figura. La vicenda ha innescato una crisi interna al governo di Luis Arce, spingendo alla ricerca di un nuovo responsabile per il ministero.
La necessità di rassicurare l’opinione pubblica e stabilizzare il sistema giuridico è stata urgente. In questo clima, la nomina di Saravia rappresenta un tentativo di riportare ordine e professionalità all’interno del ministero della Giustizia, dopo uno scandalo che ha avuto forti ripercussioni tra gli addetti ai lavori e nella politica boliviana in generale.
Il profilo professionale di jessica paola saravia atristaín, avvocato esperto in diritto e amministrazione pubblica
Jessica Paola Saravia Atristaín è un avvocato con esperienza consolidata nel campo giuridico e amministrativo. Entrata nella pubblica amministrazione nel 2005, vanta una carriera che si estende dalla formazione universitaria, dove ha insegnato Diritto, fino a incarichi di rilievo in vari settori dello Stato.
Si è specializzata in audit giuridico, un ambito che controlla la regolarità e trasparenza degli atti amministrativi, e ha acquisito conoscenze importanti in amministrazione pubblica. Queste competenze si riflettono nella sua operatività quotidiana e nella gestione degli incarichi affidati.
L’esperienza didattica, infatti, le ha permesso di consolidare una visione attenta alle regole e orientata alla formazione, mentre il lavoro nel settore pubblico ha affinato la sua capacità di operare in contesti complessi, caratterizzati da esigenze di controllo e trasparenza, ambiti cruciali per la funzione a cui è stata chiamata.
Incarichi e ruoli precedenti, dalla lotta alla corruzione alla supervisione del gioco d’azzardo
Tra il 2012 e il 2016, Saravia ha ricoperto il ruolo di Vice Ministra della Lotta alla Corruzione presso il ministero della Trasparenza Istituzionale e della Lotta alla Corruzione. Questo incarico ha segnato una tappa fondamentale della sua carriera, impegnandola in iniziative contro le pratiche illegali e in azioni a favore di una maggiore onestà nella pubblica amministrazione.
La sua esperienza si è ulteriormente consolidata in ambiti di controllo e vigilanza, ricoprendo due volte l’incarico di Direttrice esecutiva dell’Autorità di vigilanza sul gioco: dal 2016 al 2019 e, successivamente, tra il 2020 e il 2023. In questi ruoli ha diretto e coordinato le attività di regolamentazione sul settore del gioco, un ambito dove la prevenzione di azioni illecite è particolarmente sensibile.
Questi incarichi mostrano come Saravia conosca territori delicati per l’amministrazione pubblica e sappia muoversi tra norme, controlli e procedure, qualità che risultano cruciali per chi guida il ministero della Giustizia in un paese come la Bolivia.
Il giuramento davanti al presidente arce e le dichiarazioni di saravia sulla giustizia e l’uguaglianza
Jessica Paola Saravia Atristaín ha prestato giuramento oggi pomeriggio davanti al presidente Luis Arce, nella capitale La Paz. Nel suo discorso ha messo in risalto il valore della formazione giuridica come percorso verso la ricerca dell’uguaglianza.
Ha detto che chi si forma in legge deve puntare a garantire diritti e giustizia, soprattutto per chi è più vulnerabile nella società boliviana. Queste parole indicano l’orientamento che la nuova ministra intende seguire nelle sue funzioni.
Il riferimento all’uguaglianza appare non casuale, dato il momento storico e le tensioni politiche legate ai recenti eventi giudiziari. Saravia sembra voler sottolineare l’importanza della giustizia come strumento di equità e non come strumento di potere o manipolazione, un messaggio che si rivolge sia ai cittadini sia a chi opera nel sistema giudiziario.
L’insediamento coincide con la volontà di mettere ordine e rafforzare la credibilità della giustizia, operando in un contesto che attende risposte concrete per recuperare fiducia nelle istituzioni.