Il Piemonte si distingue a livello nazionale per l’impegno nel supporto alle persone non autosufficienti ospitate nelle strutture sanitarie convenzionate. Con un finanziamento di 18 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo , la regione potenzia i servizi dedicati agli anziani e ai soggetti fragili, senza gravare sulle famiglie. Questa iniziativa rappresenta un passo importante nella gestione delle risorse per l’assistenza, confermando la centralità del Piemonte nella tutela sociale.
Un finanziamento europeo che rafforza le cure nelle rsa piemontesi
La Regione Piemonte ha ottenuto dall’Unione europea un contributo significativo tramite il Fondo sociale europeo per incrementare i fondi destinati alle persone non autosufficienti già accolte nelle residenze sanitarie assistenziali . Il presidente Alberto Cirio ha presentato personalmente questa misura a Bruxelles, incontrando rappresentanti della Commissione europea che ne hanno riconosciuto l’ammissibilità. L’obiettivo è rendere operativa la misura entro luglio, definendo nel dettaglio gli aspetti tecnici e organizzativi.
Questa somma aggiuntiva di 18 milioni si affianca ai fondi regionali già stanziati per migliorare la qualità dell’assistenza. L’iniziativa vuole garantire più risorse senza aumentare le rette delle famiglie né gravare sulle strutture stesse, che negli ultimi anni hanno dovuto far fronte a costi crescenti. In questo modo le rsa potranno offrire più attenzioni e servizi mirati agli anziani ospiti.
Incremento costante dei fondi regionali dedicati all’assistenza sanitaria
Il nuovo stanziamento di 18 milioni si aggiunge ai 22,4 milioni messi a disposizione dalla Regione nel corso del 2024 per gli enti gestori delle rsa piemontesi. A questi vanno sommati altri 14 milioni destinati al sostegno della disabilità, salute mentale, dipendenze e minori: complessivamente si tratta di una crescita significativa dei finanziamenti pubblici rispetto all’anno precedente.
Dal 2019 infatti il bilancio regionale ha visto un aumento progressivo delle risorse dedicate alle residenze sanitarie assistenziali: da 268 milioni nel 2018 sono saliti a quota 300 milioni nel 2023 fino ad arrivare a oltre 322 milioni previsti quest’anno. Questo trend testimonia una priorità consolidata nell’offrire supporto concreto ai soggetti fragili attraverso investimenti mirati sul territorio.
Impatto concreto sulle famiglie e sulle strutture convenzionate con il servizio sanitario regionale
La misura “Protezione sociale” punta direttamente ad alleviare l’onere economico che grava spesso su chi assiste familiari non autosufficienti in struttura sanitaria o socio-assistenziale. Non solo evita aumenti delle rette ma fornisce anche liquidità aggiuntiva agli enti gestori affinché possano migliorare qualità e quantità dei servizi offerti quotidianamente.
Le strutture convenzionate con il servizio sanitario regionale beneficeranno così di maggior margine operativo per affrontare spese crescenti legate alla cura degli ospiti anziani o con patologie complesse senza dover trasferire questi costi sui cittadini o ridurre standard assistenziali fondamentali.
Un modello di integrazione sociale e sanitaria
Questo approccio integra politiche socialmente responsabili con esigenze pratiche del sistema sanitario locale creando condizioni più sostenibili sia dal punto di vista economico sia umano nella gestione dell’assistenza territoriale piemontese.