In un incontro con i giovani a Tor Vergata, il Papa ha parlato dell’importanza dell’amicizia e della verità. Durante la veglia, ha spiegato come il legame tra le persone sia essenziale per costruire un clima di pace. Ha poi citato il beato Pier Giorgio Frassati, invitando i ragazzi a vivere con fede e a cercare davvero la verità per dare senso alla propria vita.
Amicizia, la chiave per costruire la pace
Nel corso della veglia, il Pontefice ha messo l’amicizia al centro del suo discorso, definendola una forza capace di cambiare il mondo. Ha detto che creare rapporti sinceri e solidali è un modo concreto per raggiungere la pace. L’amicizia, ha aggiunto, costruisce fiducia e comprensione, superando barriere culturali e sociali. Rivolgendosi ai giovani, ha ricordato che da queste relazioni possono nascere gesti e dialoghi in grado di spezzare conflitti e pregiudizi.
Il Papa ha invitato tutti a coltivare amicizie vere, basate sull’ascolto e il rispetto reciproco. Ha sottolineato che la strada verso una convivenza pacifica passa dalla volontà di mettersi in gioco e di costruire ponti con chi sembra diverso. È un impegno che va oltre la superficie delle relazioni e richiama a una responsabilità sociale condivisa.
Questo richiamo all’amicizia come via per la pace fa parte di un messaggio più ampio, che vede nelle relazioni umane il cuore per costruire comunità più giuste e solidali. Solo attraverso l’esperienza concreta della comunione tra le persone si aprono spazi di dialogo capaci di ridurre tensioni e creare un clima di serenità.
Pier Giorgio Frassati, esempio di fede e impegno
Nel suo discorso, il Papa ha ricordato Pier Giorgio Frassati, giovane beato noto per il suo impegno sociale e religioso. Ha citato una frase che lo rappresenta: “Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere, ma vivacchiare”. Un monito per spronare i giovani a non accontentarsi di una vita superficiale o senza scopo.
Il messaggio è chiaro: la vita deve poggiare su valori forti, con la fede come guida. La lotta per la verità non è solo un impegno spirituale, ma anche civile. Difendere la verità significa sostenere principi fondamentali, fare scelte consapevoli e mettere le proprie energie nel costruire un mondo più giusto.
L’invito è rivolto a chi vuole dare un senso profondo al proprio percorso. La vita non è una routine da vivere a metà; deve essere una ricerca attiva e coraggiosa di ciò che è vero e giusto, sostenuta dalla forza della fede. L’esempio di Frassati resta un modello di coerenza e dedizione.
Verità E Menzogna: come riconoscere la realtà
Il Papa ha parlato anche della verità, sottolineandone il ruolo fondamentale per i giovani. Cercare la verità con passione non significa solo accumulare informazioni, ma trasformare la realtà con scelte concrete e coerenti. La verità, ha spiegato, unisce parole e fatti, nomi e volti; crea un legame corretto tra ciò che si dice e ciò che si vive.
Al contrario, la menzogna rompe questo legame e genera confusione. Quando le parole si allontanano dalla realtà, nascono equivoci e si fatica a capire e a fidarsi. Questo provoca disagio e può portare a decisioni sbagliate. Il Papa ha ricordato quanto sia importante distinguere il vero dal falso, soprattutto oggi, in un mondo dove le informazioni girano velocemente e non sempre in modo chiaro.
Rispondendo alle domande dei giovani, ha incoraggiato a mantenere un atteggiamento critico verso quello che si ascolta. La verità non è un’idea astratta, ma un legame che dà senso alle nostre scelte e ai rapporti con gli altri. Cercarla richiede impegno e coerenza, ma è indispensabile per vivere in modo autentico e responsabile.
L’appello finale è stato a mettersi in gioco personalmente nella ricerca della verità, senza lasciarsi ingannare da falsità o illusioni. Solo così ogni parola e ogni gesto potranno riflettere davvero ciò che si vive ogni giorno.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Luca Moretti