
Nel giugno 2025 si svolgono importanti elezioni comunali in diverse città italiane, tra cui Taranto, Matera, Nuoro, e comuni in Lombardia e Calabria, con sfide decisive tra centrosinistra, centrodestra e movimenti civici. - Unita.tv
Nel giugno 2025, diversi comuni italiani si preparano a decidere i nuovi sindaci, con particolare attenzione verso i ballottaggi a taranto e matera. Si tratta di elezioni decisive per città importanti, alcune da anni governate dallo stesso schieramento politico. La tornata amministrativa coinvolge inoltre altri centri in sardegna e lombardia, chiedendo un nuovo consenso elettorale a schieramenti e candidati locali.
La situazione politica a taranto: il centrodestra prova a interrompere due decenni di centrosinistra
Dopo più di vent’anni di amministrazione affidata al centrosinistra, taranto si trova di fronte a un turno di ballottaggio molto serrato. Piero Bitetti, candidato del centrosinistra, ha ottenuto al primo turno il 37,39% dei voti. ha avuto l’appoggio esterno del movimento 5 stelle, che però ha scelto di non entrare formalmente in coalizione, invitando i propri sostenitori a votare bitetti per evitare la vittoria della destra.
Il centrodestra si presenta unito intorno a Francesco Tacente, leader di una coalizione civica che al primo turno ha raggiunto il 26,14%. La candidatura di Tacente ha raccolto il sostegno ufficiale di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi moderati, schieramenti che avevano spostato i voti dal terzo candidato sindaco Luca Lazzaro, fermo a circa il 19,40%. La Lega, pur senza simbolo, ha appoggiato Tacente all’interno della lista civica “Prima Taranto”, mentre l’UDC ha confermato il suo sostegno.
Il movimento 5 stelle, che aveva conseguito un buon 11% con Annagrazia Angolano, ha ribadito la sua linea di autonomia rimanendo all’opposizione ma suggerendo di votare Bitetti per evitare una svolta di destra. La sfida di taranto resta aperta e riflette una profonda divisione su prospettive e priorità per la città, impegnata a superare le emergenze sociali e ambientali accumulate negli ultimi anni.
A matera la sfida al ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra si gioca voto per voto
Matera, conosciuta a livello internazionale per il suo patrimonio culturale, si appresta a un ballottaggio con un margine ristretto di consensi. Al primo turno, Roberto Cifarelli, consigliere regionale vicino al PD ma senza simbolo dem, ha raccolto il 43,5%, mentre Antonio Nicoletti, ex direttore dell’APT Basilicata a capo della coalizione di centrodestra, si è fermato al 37%. L’affluenza al voto si è attestata al 65,2% sui circa 50mila aventi diritto.
Il centrosinistra ha tentato di compattarsi dopo l’apparentamento di Cifarelli con la lista “Democrazia Materana” di Luca Prisco, che al primo turno aveva ottenuto il 4,3%. I tentativi di aggregare anche l’area del movimento 5 stelle e di Progetto Comune si sono però arenati, poiché entrambe le forze hanno declinato l’offerta, imputando a Cifarelli un’apertura eccessiva ad alcuni ex appartenenti a forze di destra regionale, come ex forzisti e Azione.
Domenico Bennardi e Vincenzo Santochirico hanno espresso riserve importanti, ritenendo non superata la linea di esclusione di partiti di destra nel fronte progressista. Il PD, seppur senza aver presentato liste proprie, si è schierato apertamente per il consigliere regionale, garantendo un sostegno formale attraverso il segretario regionale Giovanni Lettieri.
La partita a Matera resta incerta e potrebbe risolversi con un voto molto concentrato tra sabato e domenica, proprio mentre si svolgono anche referendum nazionali. Si attende dunque un’affluenza più bassa rispetto al primo turno, con la sfida che rimane viva fino all’ultimo momento.
Nuoro e altre città coinvolte: il primo turno tra candidati e liste civiche
Nella provincia di Nuoro, l’8 e 9 giugno 2025 si tiene il primo turno delle elezioni comunali. Qui la competizione è centrata soprattutto tra il deputato del movimento 5 stelle Emiliano Fenu e l’ex senatore PD e IV, Giuseppe Luigi Cucca, oggi candidato per Azione e sostenuto da alleanze civiche di centrodestra senza simboli ufficiali.
Il primo schieramento raggruppa sette liste e 145 candidati, mentre Cucca ha sei liste civiche dietro e 123 aspiranti consiglieri. Due candidati esterni portano alternative che potrebbero influenzare il voto: Lisetta Bidoni con la lista “Progetto per Nuoro” e Domenico Mele con “Democrazia Sovrana Popolare”.
Questa tornata rappresenta per il movimento 5 stelle in Sardegna un momento delicato. La presidente della regione, Alessandra Todde, originaria di Nuoro, vive controversie legate a una possibile decadenza del suo mandato, su cui l’opposizione continua a chiedere chiarimenti e dimissioni. La vittoria di Fenu significherebbe abbandonare la Camera dei Deputati per dedicarsi all’amministrazione locale in un clima politico molto acceso.
Oltre a Nuoro, in Sardegna si vota in altri comuni più piccoli come Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Soleminis e Luras. Per questi comuni, con popolazione sotto i 15mila abitanti, non è previsto il ballottaggio ma il verdetto finale al primo turno.
Urne aperte in lombardia e calabria: saronno, cernusco sul naviglio e lamezia terme puntano al secondo turno
In Lombardia, i comuni di Saronno e Cernusco sul Naviglio arrivano al secondo turno del voto. Le sfide coinvolgono elettori con priorità locali che oscillano tra politica tradizionale e liste civiche nate negli ultimi anni.
La Calabria vede lo scontro a Lamezia Terme, altra città che arriva al ballottaggio. Le elezioni in questa zona sono sempre osservate con attenzione, vista la storia di instabilità amministrativa e la necessità di risposte ai problemi economici e sociali della comunità.
Questi secondi turni, fissati tra l’8 e il 9 giugno, rappresentano momenti decisivi per delineare nuovi assetti nelle amministrazioni locali, con risultati che peseranno sulle dinamiche regionali e su scenari politici più ampi. Gli scrutini evidenzieranno gli equilibri reali tra coalizioni e liste civiche sul territorio.