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Governo conferma impegno per la sicurezza sul lavoro con aumento dei controlli e dialogo con le parti sociali

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Il governo italiano, guidato dalla ministra Marina Calderone, punta a migliorare la sicurezza sul lavoro nel 2025 attraverso un aumento dei controlli ispettivi e un dialogo continuo con sindacati e imprese, promuovendo una nuova cultura della prevenzione basata su dati Inail e collaborazione tra le parti sociali. - Unita.tv
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La sicurezza nei luoghi di lavoro resta una delle priorità per il governo italiano nel 2025. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha aggiornato il Senato sullo stato attuale analizzando i dati Inail e gli interventi ispettivi svolti negli ultimi anni. Nonostante i progressi, la situazione richiede ulteriori azioni e un dialogo costante con sindacati e imprese. Questo articolo approfondisce le ultime cifre, le strategie del governo e il ruolo delle istituzioni nel ridurre gli infortuni sul lavoro in Italia.

Dati inail e aumento dei controlli ispettivi tra il 2022 e il 2024

Negli ultimi mesi sono emersi dati significativi sulle denunce di infortunio sul lavoro raccolti da Inail, aggiornati al primo quadrimestre del 2025. Questi numeri mostrano un trend in miglioramento rispetto agli anni precedenti, offrendo qualche segnale positivo. Tuttavia, Marina Calderone ha sottolineato in Aula al Senato che questi risultati sono ancora insufficienti per garantire una reale sicurezza su larga scala.

Incremento dei controlli e ruolo degli ispettori

Alla luce di questi dati, si registra un aumento netto delle attività ispettive. Secondo le cifre citate dalla ministra, i controlli effettuati dall’Ispettorato nazionale del lavoro, Inps e Inail sono cresciuti di circa il 60% tra il 2022 e il 2024. Questo incremento ha un ruolo fondamentale nel monitorare il rispetto delle norme, nel verificare le condizioni di lavoro e nel prevenire situazioni di rischio. I controlli più intensi aiutano a individuare irregolarità e a intervenire tempestivamente, rafforzando la tutela dei lavoratori.

Il governo considera questo incremento non solo come un dato statistico ma come un indicatore di impegno concreto. Gli ispettori restano in prima linea per raccogliere informazioni, fare verifiche e sensibilizzare le imprese. I controlli contribuiscono a mantenere alta l’attenzione sulle criticità e a fare emergere condizioni lavorative non conformi, che potrebbero altrimenti rimanere nascoste.

Dialogo con le parti sociali: un percorso per contrastare gli infortuni

Un punto chiave rimane il rapporto tra governo, datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori. Il dialogo con le parti sociali si conferma la strada privilegiata per migliorare la sicurezza. Calderone ha spiegato che l’esecutivo vuole mantenere un confronto continuo e proficuo con sindacati e organizzazioni imprenditoriali. Questa collaborazione si traduce anche nella creazione di tavoli tecnici dedicati ai vari aspetti della sicurezza, progettati per studiare soluzioni e politiche pratiche.

Il confronto costante punta a condividere problemi, raccogliere feedback dai lavoratori e dalle imprese e calibrare gli interventi sulle necessità reali. “Lavorare insieme permette di evitare provvedimenti calati dall’alto e di favorire soluzioni più efficaci sul campo.”

Non a caso, il governo ha voluto mettere la sicurezza sul lavoro tra le priorità programmatiche, soprattutto dopo i gravi incidenti verificatisi nei primi mesi dell’attuale legislatura. La ministra ha rimarcato che “questo tema non riguarda solo numeri o regolamenti, ma riguarda la vita delle persone e la dignità di ogni lavoratore.”

La sicurezza sul lavoro nella costituzione e il bisogno di una nuova cultura

Calderone ha ricordato l’articolo della Costituzione italiana che impone l’obbligo di garantire condizioni dignitose e sicure in ogni posto di lavoro. Questa norma costituzionale fornisce il quadro giuridico e morale entro cui muoversi. Tuttavia, oggi permangono molte difficoltà nel tradurre questi principi in pratiche quotidiane solide.

La ministra ha parlato della necessità di una “nuova cultura” della sicurezza e della salute in ambito lavorativo. Questo significa promuovere consapevolezza e responsabilità tra tutti gli attori coinvolti: dipendenti, datori di lavoro, organizzazioni e istituzioni. Solo un cambiamento culturale può abbattere la riluttanza a rispettare le regole o a intervenire prontamente in caso di rischi.

Tutta la strategia del governo punta a rafforzare questa cultura con azioni concrete che vadano oltre la semplice repressione. Iniziative formative, campagne informative e tavoli di confronto sono strumenti con cui il governo intende favorire un atteggiamento collettivo che dia priorità alla sicurezza senza compromessi.

I dati parlano chiaro: la strada per ridurre gli infortuni è ancora lunga. Ma l’aumento dei controlli e la volontà di mantenere vivo il dialogo con le parti sociali costruiscono una base solida su cui lavorare nei prossimi mesi e anni.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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