Giorgia Meloni lancia un appello alla solidarietà politica sulla lotta ai femminicidi e dialogo con Macron ad Astana
Giorgia Meloni discute a Astana la lotta ai femminicidi, le sfide giovanili e i rapporti tra Italia e Francia, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione su temi cruciali.

Giorgia Meloni, ad Astana, ha affrontato femminicidi, sfide giovanili, rapporti Italia-Francia e trattative sui dazi Europa-USA, sottolineando l'importanza di collaborazione e dialogo. - Unita.tv
La premier Giorgia Meloni ha affrontato temi cruciali come la lotta ai femminicidi, le sfide delle nuove generazioni e i rapporti tra Italia e Francia durante un incontro con la stampa ad Astana, capitale del Kazakistan. Il suo intervento ha toccato la necessità di un impegno comune per contrastare la violenza sulle donne, la preoccupazione per i casi di suicidio giovanile e i rapporti diplomatici con Parigi. Meloni ha anche commentato le trattative sui dazi tra Europa e Stati Uniti, evidenziando elementi di distensione e collaborazione. Il contesto nasce dalla volontà di accendere un confronto aperto su temi di società e politica estera, in vista di prossimi eventi istituzionali.
Un appello a lavorare insieme contro i femminicidi
Giorgia Meloni ha rivolto un invito alla commissione Bicamerale per l’infanzia e a tutte le forze politiche per affrontare il tema dei femminicidi come una questione che supera gli schieramenti. La premier ha detto chiaramente che “non servono altri appelli ma una grande riflessione condivisa”, sottolineando la necessità di una collaborazione concreta. A margine, ha confidato di sentirsi spesso disarmata di fronte alle storie di violenza, come quella di Martina, che ha profondamente colpito l’opinione pubblica. Ha spiegato che in Italia le leggi e gli strumenti per contrastare la violenza sulle donne esistono, ma il problema è più ampio e difficile da comprendere a fondo.
La sfida delle nuove generazioni
Meloni ha evidenziato che la società rischia di non leggere con attenzione la realtà delle nuove generazioni, dove cresce il numero di episodi violenti e suicidi apparentemente privi di spiegazioni chiare. La premier ha ammesso di non avere risposte immediate, ma ha insistito sull’importanza di porsi le domande giuste per avviare soluzioni concrete. La chiamata a superare le divisioni politiche per affrontare la sfida è stata ripresa anche dalle parole di Elly Schlein, che aveva chiesto una collaborazione senza contrasti. Meloni ha ribadito la sua disponibilità al dialogo, precisando che “il tema è così grande che non può essere affrontato da una sola parte”.
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I rapporti con la francia, tra alleanze e divergenze
Durante lo stesso incontro ad Astana, Meloni ha commentato i rapporti tra Italia e Francia, dopo alcune tensioni che avevano fatto discutere. Ha chiarito che, nonostante le divergenze su alcuni dossier, i due Paesi mantengono una solida amicizia e collaborazione. La premier ha precisato che è normale che i leader possano confrontarsi e discutere in modo acceso senza compromettere l’intesa generale che lega Roma e Parigi. Ha ricordato i numerosi incontri con il presidente francese Emmanuel Macron e ha confermato la sua soddisfazione per la visita di Macron a Roma prevista a breve.
Un dialogo serrato ma costruttivo
Il confronto diretto, ha spiegato Meloni, offrirà l’occasione per affrontare con calma tutti i temi aperti, da quelli di politica europea a quelli internazionali. La leader italiana ha voluto sottolineare il ruolo importante del dialogo fra alleati in momenti di tensione. Ha inoltre mitigato le interpretazioni che volevano ricostruire uno scontro definitivo tra i governi. Secondo Meloni, la relazione italo-francese esprime più continuità che rotture, anche perché si parla di potenze europee che condividono molti obiettivi strategici.
Le questioni commerciali tra europa e stati uniti e i dazi
Infine la presidente del consiglio ha affrontato il tema delle trattative sui dazi tra Europa e Stati Uniti, un argomento che negli ultimi mesi ha creato tensioni e preoccupazioni. Meloni ha chiesto di non considerare queste dinamiche come una perdita di tempo, ma come un dialogo complesso che segue approcci differenti tra le due sponde dell’Atlantico. Ha spiegato che mentre gli Usa puntano a definire in dettaglio ogni punto, l’Europa preferisce un accordo più generale e di ampia cornice.
Un clima di confronto e collaborazione
Meloni ha evidenziato il ruolo positivo della Commissione europea e in particolare della presidente Ursula von der Leyen, oltre al contributo della diplomazia italiana, che ha favorito un clima di confronto. La trattativa prosegue su numerosi temi, dalla tecnologia all’industria, e richiede pazienza per trovare compromessi condivisi. La premier ha spiegato che è importante capire la portata dell’accordo da raggiungere e i settori su cui concentrarsi. Quel che emerge è una volontà comune di evitare conflitti di lungo termine e di trovare soluzioni che tutelino gli interessi di tutte le parti.
Le parole di Meloni ad Astana mettono in rilievo un quadro politico italiano impegnato su più fronti, che da un lato fa fronte ai problemi sociali interni con un invito all’unità e dall’altro prova a rafforzare le relazioni esterne con i partner europei e transatlantici.