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Giorgia meloni difende trump e ribadisce il ruolo centrale della nato nel contesto internazionale

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La presidente del consiglio, giorgia meloni, ha preso la parola al senato per affrontare temi cruciali legati alla sicurezza globale e all’impegno dell’italia nell’ambito della nato. Tra le questioni più calde, la difesa del presidente americano donald trump rispetto alle tensioni mondiali e la posizione italiana sul rafforzamento delle spese militari hanno dominato il dibattito. Il discorso si è concentrato anche sull’attuale scenario mediorientale e sulle sfide che l’alleanza atlantica deve affrontare in un momento di crescenti instabilità.

La difesa di trump e l’importanza della nato per la sicurezza europea

meloni ha chiarito che il caos mondiale non è una novità né un effetto diretto delle politiche americane sotto trump. Secondo lei, attribuire a quel periodo responsabilità sull’attuale instabilità sarebbe fuorviante. Ha sottolineato come una difesa europea indipendente dalla nato rappresenterebbe un errore strategico: serve invece costruire una “colonna europea” all’interno dell’alleanza atlantica per garantire maggiore coesione nella risposta alle minacce esterne.

“si vis pacem para bellum” come modello strategico

Per spiegare questo approccio ha richiamato un antico detto romano, “si vis pacem para bellum”, cioè “se vuoi la pace prepara la guerra”. L’idea alla base è che avere sistemi di sicurezza solidi può evitare conflitti maggiori, rafforzando così il deterrente. Questa visione ha scatenato subito reazioni da parte dell’opposizione; elly schlein del pd ha replicato sostenendo che oggi servono politiche diverse dalla preparazione al conflitto, più orientate a prevenzione e diplomazia.

Lo scontro politico sulle spese militari e le firme sul 2% del pil

Un altro tema caldo sono state le spese militari fissate al 2% del pil come impegno verso gli alleati della nato. meloni ha rimarcato che quella firma rappresenta un impegno serio assunto in passato da chi era a palazzo chigi prima di lei: in particolare si riferiva a giuseppe conte quando era premier dei cinque stelle. conte però ha negato ogni responsabilità affermando che quel patto risale al 2014 ed è stato firmato ben prima della sua presidenza.

Il confronto tra i due leader politici si è acceso ma senza degenerare oltre certi toni istituzionali. La premier si è limitata a ricordare l’importanza di rispettare gli accordi internazionali mentre conte nega ogni coinvolgimento diretto nelle decisioni prese dopo quella data.

Dissenso ma toni istituzionali mantenuti

Nonostante le divergenze su questo punto, il dibattito è rimasto nei limiti del confronto politico civile.

Aggiornamenti sul medio oriente tra tregua fragile e divisione iraniana

Nel suo intervento meloni non poteva evitare di parlare dello scenario mediorientale attuale segnato da una tregua ancora incerta tra israeliani e palestinesi ma complicata dagli sviluppi successivi. Ha indicato come questa tregua sembrava andare nella direzione auspicata dall’italia ma ora sia nuovamente messa in discussione da nuove tensioni regionali.

Ha inoltre menzionato possibili divisioni nello scenario politico iraniano su cui bisogna mantenere alta l’attenzione perché potrebbero influenzare negativamente gli equilibri già fragili nell’area. Nonostante tutto resta fiduciosa sulla possibilità concreta di riprendere negoziati diplomatici efficaci nei prossimi mesi per cercare stabilità duratura nel medio oriente.

Europa indebolita dal suo interno con attenzione ai produttori nazionali ed europei

meloni critica apertamente ciò che definisce un indebolimento autonomo dell’unione europea senza attribuirlo direttamente ai fenomeni nazionalisti presenti negli stati membri. In questo contesto ribadisce quanto sia fondamentale aumentare gli investimenti nella difesa fino al 5% del pil richiesti dalla nato, sottolineando però l’impegno italiano ad assicurarsi che tali fondi vadano principalmente ad aziende italiane o europee.

Equilibrio tra sovranità industriale e collaborazione internazionale

Ha precisato inoltre come quando non sia possibile ricorrere solo ai produttori interni ci si debba rivolgere agli alleati per garantire forniture adeguate. Questa politica mira quindi a combinare sovranità industriale con collaborazione internazionale, soprattutto nel campo militare dove dipendenze esterne possono compromettere strategie nazionali.

Reazioni politiche interne fra critiche dure e sostegni moderati

L’intervento di meloni in aula senatoria non è passato inosservato alle opposizioni. Da parte loro sono arrivate critiche nette sulla scelta politica pro riarmo: francesco boccia accusa direttamente la premier di aver puntato tutto su trump portando secondo lui all’irrilevanza internazionale italiana. elisa pirro definisce questa linea politica contraria agli interessi italiani.

matteo renzi esprime dubbi sull’aumento d’autorevolezza rispetto alla gestione draghi mentre carlo calenda apprezza alcune posizioni espresse pur mantenendo riserve generali. forza italia con gasparri mette invece in evidenza l’impegno concreto dell’esecutivo attuale contro quelle degli avversari definitivamente poco seri.

Una giornata cruciale per gli equilibri politici e diplomatici

Fra ironie controllate, ringraziamenti parzialmente condivisi dall’opposizione e risposte misurate, meloni dimostra capacità diplomatica pur mantenendo fermezza sui punti chiave esposti davanti ai senatori italiani durante uno dei momenti decisivi prima dei prossimi vertici internazionali.

La giornata prosegue poi con appuntamenti istituzionali importanti: dopo il voto favorevole alla risoluzione proposta dal centrodestra insieme ad azione , meloni lascia palazzo madama diretta verso quirinale dove incontrerà il presidente della repubblica; seguiranno poi trasferimenti rapidi verso l’Aja per parteciparvi al vertice nato, infine bruxelles sarà tappa conclusiva dei suoi impegni europei imminenti.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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