Giorgia Meloni al Meeting Di Rimini tra crisi internazionali, economia e politica nazionale: i temi del suo primo intervento da premier

Giorgia Meloni al Meeting di Rimini, focus su crisi globale ed economia. - Unita.tv

Elisa Romano

27 Agosto 2025

Giorgia Meloni torna al centro dell’attenzione partecipando al Meeting di Rimini, evento organizzato da Comunione e Liberazione che mette insieme politica e cultura. La sua presenza segna la prima uscita ufficiale dopo l’estate, in un momento delicato per la politica italiana, tra questioni internazionali, misure economiche e le tensioni nel centrodestra in vista delle elezioni regionali.

La prima volta di Giorgia Meloni al Meeting di Rimini come presidente del Consiglio

Il Meeting di Rimini del 2025 vede Giorgia Meloni salire sul palco da capo del governo per la prima volta. La premier, che ha trascorso la pausa estiva tra le isole greche e gli ulivi pugliesi, arriva all’evento dopo una missione diplomatica a Washington. Qui ha preso parte a colloqui centrati sulla guerra in Ucraina, con leader tra cui Donald Trump e rappresentanti europei, sottolineando il ruolo dell’Italia nelle crisi globali.

L’ultima partecipazione di Meloni al Meeting risale all’estate 2022, quando, in qualità di leader di Fratelli d’Italia, prese parte a un dibattito con altri esponenti di centrodestra e centrosinistra durante la campagna elettorale. Questa volta il discorso assume un significato diverso. Previsto per le 12 e introdotto da Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting, si concentrerà sulle tensioni internazionali, con particolare attenzione a Ucraina e Gaza, oltre a temi economici come i dazi e i rapporti con gli Stati Uniti.

Sul fronte interno, la premier dovrebbe affrontare i punti principali della prossima legge di bilancio, con misure rivolte al ceto medio e alle famiglie, temi molto sentiti dalla platea del Meeting. Questa prima uscita al Meeting da premier rappresenta un momento importante per chiarire le priorità del governo su più fronti.

Matteo Salvini e la sfida delle infrastrutture nel pomeriggio del Meeting

Dopo l’intervento mattutino di Meloni, la giornata proseguirà con Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, che parlerà alle 17:30. Il suo intervento sarà incentrato su un tema cruciale per lo sviluppo del Paese: i “deserti” della modernità, ovvero le aree carenti di servizi e tecnologia. Salvini parteciperà a un panel con rappresentanti di realtà come Infratel e il Gruppo FS Italiane, coordinato dal direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani.

Negli ultimi mesi il ministro è stato protagonista di episodi che hanno attirato l’attenzione politica. Tra tensioni diplomatiche legate a uno scontro con Emmanuel Macron e confronti con Antonio Tajani sul tema delle banche, Salvini mantiene un ruolo centrale nel governo, soprattutto sul fronte della modernizzazione delle infrastrutture e del sostegno alle zone meno servite.

Durante il panel interverranno anche Alfredo Maria Becchetti, presidente di Infratel, e Stefano Antonio Donnarumma, Ad e Dg del Gruppo FS, chiamati a illustrare dati e prospettive sulle sfide e le possibilità di intervento sul territorio. Sul palco saliranno così figure chiave della strategia infrastrutturale per ridurre il divario interno al Paese.

Le tensioni interne alla maggioranza tra dossier vaccini e scelte politiche regionali

La maggioranza di governo deve affrontare questioni ancora aperte che influenzano il quadro politico. Tra queste, la revoca della Commissione NITAG da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci, decisione che ha suscitato dibattito per la presenza nella commissione di medici contrari alle vaccinazioni. L’atto, adottato senza il consenso di Palazzo Chigi, ha provocato malumori, in particolare tra i vertici di governo.

Sul piano politico emergono divisioni anche nella scelta dei candidati per le prossime elezioni regionali. Dopo l’investitura del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, come candidato di centrodestra in Toscana, restano da definire alcune regioni strategiche. Il Veneto è al centro delle incertezze: Fratelli d’Italia ha mostrato apertura verso un candidato leghista, ma si attende un confronto tra i leader per una decisione definitiva.

Campania e Puglia rappresentano ulteriori nodi da sciogliere. In Campania circolano i nomi di Edmondo Cirielli e Giosy Romano per la corsa regionale, mentre in Puglia Forza Italia sostiene Mauro D’Attis, deputato e figura di rilievo del partito. Questi passaggi confermano un clima di trattative e tensioni interne al centrodestra che influenzeranno le prossime mosse elettorali e la stabilità della maggioranza.

Il contesto internazionale al centro del discorso della premier: focus su Ucraina, Gaza e rapporti con gli Usa

L’agenda internazionale sarà al centro del discorso di Giorgia Meloni al Meeting. Le tensioni in Ucraina restano elevate, e l’Italia conferma il proprio impegno nel sostegno alla diplomazia e nei rapporti con i vari attori coinvolti nel conflitto. Le crisi in Medio Oriente, in particolare nella striscia di Gaza, rappresentano un altro tema delicato seguito con attenzione dai vertici italiani.

I rapporti con gli Stati Uniti, pilastro della politica estera italiana negli ultimi decenni, saranno un punto chiave, soprattutto in relazione ai dazi commerciali e alla cooperazione strategica. L’Italia cerca un equilibrio tra il rafforzamento del dialogo con Washington e il mantenimento di legami solidi con gli altri partner europei. Nei mesi scorsi personalità come Mario Draghi hanno sottolineato la necessità di una posizione europea più coesa e autorevole, un tema che potrebbe emergere anche nel discorso della premier.

Questo scenario internazionale si intreccia con le scelte interne del governo e i piani per la legge di bilancio, che saranno decisivi per sostenere il Paese in un contesto globale sempre più complesso. Meloni sembra intenzionata a mantenere alta l’attenzione sul quadro geopolitico, mentre affronta le sfide economiche e politiche italiane in una fase di continui cambiamenti.


La giornata del Meeting di Rimini 2025 si conferma un appuntamento importante per la politica italiana. Con due figure chiave del governo che intervengono mentre si intrecciano dossier interni ed esterni, Rimini resta il luogo dove si misurano le tensioni e si delineano le traiettorie future del Paese.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Elisa Romano