Giorgia Meloni: “Affrontiamo una nuova sfida, ma abbiamo le risorse per superarla”

Giorgia Meloni, durante il Consiglio dei ministri, analizza l’impatto dei dazi statunitensi sull’economia italiana e europea, sottolineando la necessità di mantenere calma e affrontare la situazione con pragmatismo.
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Giorgia Meloni: "Affrontiamo una nuova sfida, ma abbiamo le risorse per superarla" - unita.tv

La premier Giorgia Meloni ha affrontato la questione dei dazi statunitensi nel corso di una riunione del Consiglio dei ministri, sottolineando l’importanza di mantenere la calma e di evitare il panico. Le sue dichiarazioni si sono concentrate sull’impatto che le nuove misure commerciali potrebbero avere sull’economia italiana e sull’Unione europea. Meloni ha evidenziato che, sebbene i dazi possano avere effetti negativi, è fondamentale non amplificare la situazione e mantenere una visione realistica del problema.

L’impatto dei dazi sulle economie europee

Durante l’incontro, Meloni ha citato un recente intervento della presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che ha avvertito che un dazio del 25% sulle importazioni europee potrebbe ridurre la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. La premier ha chiarito che, sebbene un dazio del 20% possa comportare una diminuzione del PIL europeo, l’impatto è gestibile. Tuttavia, ha avvertito che il vero rischio deriva dalla creazione di un clima di panico tra i consumatori, il quale potrebbe portare a una contrazione dei consumi e degli investimenti.

Meloni ha ribadito che il compito delle istituzioni, non solo del governo, è quello di mantenere la discussione focalizzata sulla reale dimensione del problema, evitando di lasciarsi sopraffare da allarmismi infondati. La premier ha affermato che è prematuro valutare le conseguenze effettive dei dazi sull’economia italiana, ma ha espresso preoccupazione per le politiche protezionistiche adottate dall’amministrazione Trump, sottolineando la forte interconnessione delle economie occidentali.

La posizione dell’Italia nel commercio internazionale

La premier ha messo in evidenza come l’Italia, con la sua lunga tradizione commerciale, possa subire effetti negativi da qualsiasi ostacolo agli scambi internazionali. Le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti rappresentano circa il 10% del totale, e Meloni ha avvertito che l’introduzione di dazi potrebbe ridurre questa quota, ma è ancora presto per quantificare l’impatto reale. Ha sottolineato l’importanza di non amplificare l’effetto delle decisioni americane e di mantenere un approccio pragmatico.

Meloni ha anche evidenziato la forza del Made in Italy, sottolineando che i dazi tra economie simili non sono mai una buona notizia per il nostro Paese. La premier ha ribadito la necessità di un’analisi approfondita per comprendere quali settori potrebbero essere maggiormente danneggiati e ha annunciato l’intenzione di sviluppare un piano d’azione per sostenere le filiere colpite.

La strategia del governo per affrontare la crisi

Per affrontare la questione dei dazi, Meloni ha annunciato l’intenzione di convocare i due vicepremier e i ministri competenti per discutere l’impatto della situazione sull’economia italiana. Ha richiesto che ciascun ministro porti uno studio specifico per analizzare le conseguenze delle nuove misure commerciali. Inoltre, ha previsto un incontro con i rappresentanti delle categorie produttive, convocati a Palazzo Chigi, per trovare soluzioni efficaci.

La premier ha sottolineato l’importanza di avviare trattative con gli Stati Uniti per affrontare questa nuova sfida. Ha evidenziato che la crisi attuale, che segue la pandemia e il conflitto in Ucraina, potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Unione europea di affrontare questioni trascurate, come le regole del Green Deal e la competitività delle imprese. Meloni ha concluso affermando che è fondamentale riflettere su questi aspetti, che hanno di fatto rappresentato dei “dazi” autoimposti dall’Unione europea.