Home Genova verso le elezioni comunali 2025: sette candidati in corsa per il sindaco tra spunti e tensioni

Genova verso le elezioni comunali 2025: sette candidati in corsa per il sindaco tra spunti e tensioni

Oltre 480 mila genovesi voteranno per le elezioni comunali del 2025, con sette candidati in competizione su temi cruciali come sanità, infrastrutture e servizi pubblici in un clima politico acceso.

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Le elezioni comunali 2025 a Genova vedono sette candidati sfidarsi su temi chiave come sanità, infrastrutture e servizi pubblici, in un clima politico teso e polarizzato. - Unita.tv

Oltre 480 mila genovesi sono chiamati alle urne per decidere chi guiderà la città nei prossimi anni. Le elezioni comunali del 2025 vedono sette candidati alla carica di sindaco, impegnati in una competizione serrata che tocca temi decisivi come la sanità, le infrastrutture e i servizi pubblici. Il clima politico si mostra acceso, con attacchi personali e un dibattito polarizzato che coinvolge anche esponenti nazionali. Nelle prossime settimane, la città dovrà confrontarsi con posizioni diverse su come affrontare le sfide che Genova si trova a vivere ogni giorno.

La campagna elettorale a genova: protagonisti e tensioni in vista del voto

La corsa per la guida di Genova coinvolge sette candidati che rappresentano forze molto diverse. Mattia Crucioli corre per Uniti per la Costituzione, Raffaella Gualco guida Genova Unita, Antonella Marras è la proposta di Sinistra Alternativa, mentre Pietro Piciocchi è il candidato del centrodestra. Cinzia Ronzitti si presenta per il Partito Comunista dei Lavoratori, Silvia Salis per il centrosinistra e Francesco Toscano per Democrazia Sovrana Popolare. Il confronto si concentra soprattutto sull’emergenza sanitaria, considerata particolarmente critica in Liguria, e sulle nuove opere infrastrutturali, come lo skymetro, che potrebbero cambiare l’assetto cittadino.

Confronto e dibattiti tra idee e attacchi

I candidati si confrontano in piazze e online, ma il tono spesso passa dalle idee agli attacchi. La discussione sui programmi fatica a trovare spazio nei dibattiti pubblici dominati dalla presenza di figure nazionali e dalla comunicazione social. La polarizzazione si riflette nel voto, con un elettorato chiamato a scegliere tra visioni opposte per una città con problemi complessi. Genova si presenta così a questa tornata elettorale in un clima che mescola speranze e tensioni, segnato da colpi duri tra avversari.

Silvia salis e il campo largo del centrosinistra tra sport, civismo e programmi sociali

Silvia Salis è il volto scelto dal centrosinistra che si presenta con un’alleanza larga includendo M5s, Avs e Italia Viva. La sua candidatura punta a rappresentare un modello di coalizione progressista, rafforzata dal sostegno di cinque liste diverse. Nata come atleta plurimedagliata e vicepresidente del Coni, Salis ha costruito la sua immagine unendo sport, impegno civico e istituzioni. Il suo progetto si concentra sulla ricostruzione del legame tra amministrazione e cittadini, con l’obiettivo di portare l’ente locale più vicino ai quartieri e di dare nuova linfa a una città divisa.

Radicamento civico e temi sociali

Il radicamento civico è al centro della sua proposta, che guarda anche a temi sociali, welfare e recupero urbano. Nei giorni della campagna, la candidata ha dovuto affrontare problemi organizzativi per il comizio finale, che ha spostato la sede da piazza Matteotti a piazza della Vittoria, a causa di eventi già programmati come la Genova Design Week 2025. Il Comune ha garantito il nuovo spazio su richiesta del Partito Democratico. Salis punta a superare la destra e riportare il centrosinistra al governo della città.

Pietro piciocchi e la coalizione di centrodestra: sicurezza, infrastrutture e gestione urbana

Per il centrodestra la candidatura è affidata a Pietro Piciocchi, figura nota per il suo ruolo presso l’ex sindaco e governatore Marco Bucci. Piciocchi ha ricoperto incarichi chiave nel Comune di Genova, gestendo ben 26 deleghe, alcune estremamente delicate. Il centrodestra si presenta compatto con liste come Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc e altre formazioni minori, tra cui Noi Moderati e Orgoglio Genova. In totale sono sette gli schieramenti che sostengono la sua corsa a sindaco.

Punti chiave della campagna di piciocchi

La campagna di Piciocchi si concentra su sicurezza, pulizia delle strade e infrastrutture strategiche, con attenzione al Terzo Valico e all’aeroporto, considerati nodi fondamentali per lo sviluppo dell’area. Sulla questione del comizio di Silvia Salis in piazza Matteotti, Piciocchi ha dichiarato che “non c’è stata alcuna revoca dell’autorizzazione da parte del Comune”. Ha precisato che il comizio era regolarmente permesso, ma gli organizzatori erano a conoscenza di altri eventi simultanei. A ogni modo, la competizione resta molto serrata e la partita elettorale molto combattuta.