L’evento Eye2025, che si è svolto il 13 e 14 giugno a Strasburgo, ha riunito migliaia di ragazzi e ragazze dai 16 ai 30 anni. In programma ci sono state centinaia di attività diverse, tra dibattiti, workshop pratici, quiz, tour e spettacoli. Le sessioni online hanno raggiunto un altro migliaio di persone connesse da remoto. L’evento, fortemente voluto dal Parlamento Europeo, ha rappresentato un’opportunità concreta per far dialogare i giovani con chi prende le decisioni nell’UE.
Uno sguardo dietro le quinte : un evento pensato dai giovani per i giovani
Eye2025 non è stato solo un evento dal pubblico passivo. Le attività sono state create insieme a altre istituzioni europee, organizzazioni internazionali, realtà della società civile e soprattutto dai partecipanti stessi. Questo ha permesso di dare spazio a proposte nate direttamente dalla comunità giovanile, dando valore a esperienze e bisogni reali. Una parte del programma si è svolta anche all’aperto, nel cosiddetto “Eye Village”, coordinato dal Forum Europeo Della Gioventù. Qui si poteva partecipare a iniziative più informali, scambiarsi idee e fare networking.
L’attenzione negli incontri è stata puntata sull’UE e sul lavoro quotidiano dei politici europei, per aiutare i ragazzi a comprendere meglio come funziona l’Unione e quali strumenti hanno a disposizione per influenzare le decisioni. Sono stati coinvolti circa quaranta europarlamentari, che hanno interagito direttamente con i partecipanti fra workshop e dibattiti, creando così un confronto molto concreto.
Le voci dei vicepresidenti e il ruolo del Parlamento Europeo
L’apertura ufficiale di Eye2025 è stata affidata a Sabine Verheyen, vicepresidente del Parlamento Europeo per il gruppo EPP, che ha sottolineato l’importanza di creare connessioni con i giovani. Nicolae Stefănuță, vicepresidente per i Verdi, ha invece preso parte a un incontro dedicato al prossimo bilancio europeo a lungo termine. La chiusura dell’evento è stata affidata a Pina Picierno, vicepresidente per il gruppo S&D, che ha voluto ribadire la necessità di considerare la spinta innovativa dei giovani nei processi decisionali.
Picierno ha dichiarato nel corso della cerimonia di chiusura che il parlamento crede molto nella forza e nella creatività dei giovani, e che dare loro voce è fondamentale per il futuro e la legittimità della Democrazia Europea. “Quando ascoltiamo i giovani, non sentiamo solo idee, ma anche energia e diversità”, ha spiegato. Questo punto di vista sottolinea come la partecipazione della società più giovane sia centrale per costruire un’Europa più vicina ai suoi cittadini.
Un progetto innovativo per mettere i giovani al centro della politica europea
Sabine Verheyen ha portato un annuncio interessante sull’eventuale implementazione di un “youth check” nel Parlamento Europeo. L’idea è di selezionare un gruppo di giovani che possa partecipare alle sedute delle commissioni parlamentari per dare il proprio parere sulle proposte legislative. Questo nuovo approccio mira a far sentire la voce delle nuove generazioni direttamente dove si discute e si decide, senza mediazioni.
Il progetto è ancora in fase di studio, ma è già stato avviato un lavoro di confronto anche con altre istituzioni europee, per capire come rendere stabile e continuativa questa innovazione. Secondo Verheyen, questo “controllo giovanile” potrebbe evitare che le politiche europee si allontanino dalle esigenze reali dei giovani, aiutando a costruire norme più vicine alle loro aspettative e bisogni.
Eye2025 ha creato uno spazio dove i giovani hanno potuto testare le proprie idee, mettersi in gioco e dialogare con chi lavora all’Unione europea. L’ampiezza delle attività, dal confronto diretto nelle aule parlamentari, fino agli eventi creativi nel villaggio all’aperto, ha offerto un’esperienza a tutto tondo. Sono state 450 le attività complessive, che hanno riempito due giorni intensi.
Non sono mancati momenti più leggeri come i quiz e le performance artistiche, perché la partecipazione fosse non solo un impegno, ma anche un momento di svago e socialità. Con quasi 10 mila giovani in presenza e oltre 1.000 online, Eye2025 ha confermato che esiste un interesse concreto per L’Europa, soprattutto se raccontata in modo diretto e con spazi di interlocuzione reale. L’evento si inserisce nel percorso più ampio di avvicinamento della politica europea ai cittadini più giovani.
