Il parlamento europeo ha approvato modifiche significative alle leggi relative agli abusi sessuali su minori, aggiornando le norme per tener conto delle nuove tecnologie e rafforzando le punizioni. L’obiettivo è contrastare in modo più efficace sia gli abusi reali, sia quelli veicolati online tramite materiale falso ma realistico come i deepfake. La decisione riflette la necessità di adeguare il quadro giuridico alle sfide emergenti legate alla protezione dei minori.
Aumento delle pene e cancellazione dei termini di prescrizione per i reati su minori
Le modifiche proposte prevedono un incremento delle pene massime per diversi reati connessi agli abusi sessuali sui minori. Tra questi rientrano attività sessuali non consensuali con minori che hanno superato l’età di consenso, l’organizzazione di sfruttamento della prostituzione minorile, la detenzione e distribuzione di materiale pedopornografico e forme di corruzione legate a questi reati. L’inasprimento riguarda anche i casi in cui vengano offerte remunerazioni in cambio di atti di abuso.
Un altro punto rilevante riguarda la rimozione dei termini di prescrizione per tutti i delitti contemplati dalla legge aggiornata. Statistiche europee indicano che molte vittime denunciano solo dopo anni dall’accaduto, quindi non far scadere la possibilità di perseguire penalmente è una risposta concreta alle loro esigenze. Viene prevista inoltre la possibilità di chiedere risarcimenti economici senza limitazioni temporali, offrendo un sostegno legale e materiale più solido.
Crimini tecnologici e uso illecito dell’intelligenza artificiale
Una delle novità fondamentali riguarda l’inserimento della fattispecie di reato che riguarda l’uso di sistemi di intelligenza artificiale creati o adattati per commettere abusi su minori. Questo include la realizzazione, diffusione o circolazione di contenuti artificiali, come i deepfake, che riproducono pedopornografia in modo realistico. Viene esplicitamente vietata anche la trasmissione in diretta di abusi sessuali sui minori e la condivisione di materiale correlato su internet.
Strumenti investigativi rafforzati
Per rendere più efficaci le indagini giudiziarie, il parlamento ha autorizzato l’impiego di metodi investigativi più invasivi, come indagini sotto copertura o l’uso di sorveglianza segreta. Questi strumenti dovrebbero permettere di individuare e bloccare reti criminali operanti sull’area digitale prima che si verifichino ulteriori danni.
Definizione di consenso per minori e tutela degli scambi tra pari
È stata introdotta una definizione specifica di consenso per minori che hanno superato l’età legale per i rapporti sessuali. La norma mira a evitare che attività consensuali tra coetanei siano criminalizzate, a meno che non sussistano condizioni di dipendenza o sfruttamento di una posizione di fiducia. In questi casi si mantiene la discrezionalità per giudicare reati.
Inoltre, chiunque si finga un pari per ingannare un minorenne e facilitare abusi subirà un aggravante penale. Questa disposizione risponde a episodi in cui adescatori usano falsi profili per avvicinare le vittime sui social o nelle chat online.
Servizi di supporto e partecipazione di enti esterni nella denuncia
Le vittime di abusi sessuali minorili dovranno poter accedere gratuitamente a servizi di assistenza medica, esami forensi e cure orientate alle necessità di genere. Il parlamento sostiene l’adozione del modello barnahus, una struttura in cui sotto lo stesso tetto si riuniscono tutte le figure professionali in grado di fornire aiuto ai minori coinvolti, favorendo così il percorso di denuncia e recupero.
È stata inoltre estesa la facoltà di segnalazione alle organizzazioni della società civile, che da ora potranno denunciare casi sospetti alle autorità senza dover essere direttamente parte lesa.
Approvazione in parlamento e prossime fasi della legge europea
La posizione del parlamento europeo è stata approvata con un’ampia maggioranza: 599 voti favorevoli, 2 contrari e 62 astensioni. Si prevede che le trattative tra parlamentari e rappresentanti del consiglio dell’Unione europea inizino il 23 giugno, per definire il testo finale della normativa.
Questo pacchetto normativo mira a unificare le definizioni e le pene per crimini sessuali su minori in tutti i paesi dell’UE. Include reati sia offline sia online e si collega a una proposta separata che riguarda specificamente la diffusione di materiale pedopornografico in rete. Il parlamento aveva già espresso la sua posizione su questo ultimo regolamento nel 2023 e attende che il consiglio si allinei per proseguire l’iter legislativo.