Lunedì 19 giugno 2025, due esponenti del gruppo Verdi al Parlamento europeo hanno denunciato gravi abusi da parte delle autorità egiziane nei confronti di cittadini, inclusi europei, arrivati per partecipare alla Marcia globale per Gaza. La dichiarazione mette in luce presunte espulsioni, detenzioni senza comunicazione, e maltrattamenti fisici subiti dai manifestanti. Il tema richiama l’attenzione sulle responsabilità di rispettare gli accordi internazionali in materia di diritti umani, a fronte di eventi recenti che mettono in discussione il rispetto di questi impegni.
Le accuse di deportazione e maltrattamenti ai danni degli attivisti in egitto
Tineke Strik, relatrice speciale per l’Egitto e membro dei Verdi olandesi, insieme a Mounir Satouri, presidente della Sottocommissione ai diritti umani e membro dei Verdi francesi, hanno diramato un comunicato sulla situazione in Egitto. Secondo i rapporti raccolti, migliaia di attivisti provenienti da diverse parti del mondo sono stati soggetti a trattamenti arbitrari. Alcuni sono stati trattenuti senza possibilità di comunicare, altri hanno denunciato vessazioni fisiche, mentre non è mancata la negazione ingiustificata di ingresso nel Paese. In più, sono state sequestrate copie di passaporti e telefoni cellulari dei manifestanti. Questi fatti sono stati segnalati subito dopo l’arrivo dei partecipanti alla marcia, tenutasi nei giorni precedenti, con impatti immediati sulle libertà personali e sulla sicurezza dei cittadini coinvolti.
L’impegno dell’egitto e della ue verso i diritti umani negli accordi bilaterali
Il rapporto tra Unione europea ed Egitto si basa su un accordo di associazione entrato in vigore nel 2004, che impone a entrambe le parti l’osservanza dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali stabiliti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel 2024 è stata sottoscritta una partnership rafforzata che ha ribadito la cooperazione fondata sul rispetto reciproco e il sostegno ai diritti umani. La dichiarazione degli eurodeputati ricorda dunque l’obbligo degli organi egiziani di conformarsi a questi standard. Il contrasto tra i fatti recenti e gli impegni ufficiali apre una questione urgente sulla coerenza delle azioni delle autorità di Il Cairo dentro il quadro giuridico e politico internazionale.
La richiesta di trasparenza e rispetto dei diritti da parte degli eurodeputati verdi
I due rappresentanti del Parlamento europeo hanno sollecitato le autorità egiziane a far luce rapidamente sugli episodi denunciati. Hanno chiesto che vengano rispettati i diritti umani di tutti coloro che si trovano sotto la giurisdizione egiziana, inclusi i cittadini di paesi membri della UE. La comunicazione è stata trasmessa anche all’ambasciatore egiziano presso l’Unione europea, per formalizzare la richiesta e sollecitare un dialogo su queste questioni. Questo passo segna una richiesta formale di responsabilità e trasparenza, in risposta a fatti ritenuti incompatibili con gli obblighi internazionali. Restano attese reazioni ufficiali da parte del governo egiziano e una verifica indipendente degli episodi segnalati.
Contatti e riferimenti per approfondimenti in sede europea
Gli uffici di Tineke Strik e Mounir Satouri, gli europarlamentari che hanno rilasciato il comunicato, sono disponibili per fornire ulteriori informazioni e chiarimenti. Le loro sedi a Bruxelles possono essere contattate telefonicamente o via email. Queste informazioni facilitano un collegamento diretto con i rappresentanti impegnati sul tema dei diritti umani, utili per giornalisti o osservatori interessati a seguire gli sviluppi delle azioni europee nei confronti dell’Egitto. La trasparenza in questo ambito resta un elemento fondamentale per mantenere un dialogo costruttivo e per monitorare la tutela dei diritti fondamentali nelle relazioni internazionali.